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Libreria Volante, la libreria ”chilometro zero” che mette in contatto i lettori con chi i libri li fa

Un punto d'approdo, per i lecchesi e per chi viene da fuori, capace di mettere in contatto chi i libri li fa (scrittori, ma anche editor, redattori, grafici, promotori editoriali) con i lettori. Con questo obiettivo nascerà così il prossimo 13 giugno nel cuore di Lecco la Libreria Volante...

In questa intervista Serena Casini, una delle fondatrici della libreria, ci illustra progetti ed iniziative della nuova realtà che sta per nascere nel cuore di Lecco

MILANO – Un punto d’approdo, per i lecchesi e per chi viene da fuori, capace di mettere in contatto chi i libri li fa (scrittori, ma anche editor, redattori, grafici, promotori editoriali) con i lettori. Con questo obiettivo nascerà così domani 13 giugno nel cuore di Lecco la Libreria Volante, da un idea di Serena e Andrea, poco più di trent’anni entrambi ma con una decina di anni d’esperienza nel mondo dell’editoria. La libreria nasce perché “siamo convinti che dei libri bisogna parlare direttamente a chi i libri li legge, e a chi fa i libri potrebbe fare un gran comodo ascoltare il punto di vista dei lettori. In questa intervista Serena Casini, una delle fondatrici della libreria, ci illustra progetti ed iniziative della nuova realtà che sta per nascere nel cuore di Lecco.

 

Come nasce la Libreria Volante?

Era una mattina di metà marzo, stavamo uscendo dalla biblioteca di Lecco, ci siamo affacciati al Punto Einaudi di via Bovara. Andrea voleva entrare a salutare il libraio, Bruno. Per me si trattava di una scoperta: vivevo a Vercurago da neanche un mese.

Ma dentro una sorpresa: la libreria stava chiudendo, Bruno aveva deciso di godersi la pensione e svendere gli ultimi libri. Quegli scaffali si sarebbero svuotati e quei locali sarebbero presto diventati qualcos’altro. Oppure diventati niente.

“Perché non la prendiamo noi?”

Non so se quelle parole sono state un’intuizione o un gioco, oppure hanno dato forma al desiderio di fare qualcosa di bello e farlo solo con le nostre forze. Abbiamo provato a dimenticarcene, tornando alle nostre scrivanie in casa editrice (Chiarelettere io, Rcs Andrea) però quell’idea cresceva, alimentata dalla convinzione che i libri non basta farli, neanche farli bene, non basta neppure pianificare la loro diffusione o promozione. Per vendere i libri bisogna avere buoni librai e belle librerie, luoghi accoglienti e rasserenanti. Inoltre se fossi davvero diventata libraia, avrei potuto accorciare la filiera: parlare dei libri non più agli agenti, che hanno poi la missione di parlarne ai librai e quelli ai lettori, ma direttamente alle persone, ai singoli lettori, spiegare loro le potenzialità di ogni testo. Saltare i passaggi per andare direttamente al cuore della questione. Perché non farlo?

 

In che senso vi definite una “libreria chilometro zero”?

Sia io che Andrea lavoriamo da anni in casa editrice, dove chi fa libri (li idea, li lavora fianco a fianco con l’autore) “racconta” questi stessi libri alla rete commerciale, ovvero ai promotori editoriali, i quali poi hanno il compito di illustrare i volumi in uscita ai librai, che decidono quante copie ordinarne. Una volta arrivate in libreria, è cura del libraio proporle ai lettori.

Questa la filiera. Noi proviamo ad accorciarla: una volta al mese, a partire da settembre, un attore della filiera (editore, editor, redattore, promotore) verrà in libreria a spiegare ai lettori le potenzialità del libro, con classiche presentazioni o diventando “libraio per un giorno”. Saltare i passaggi per andare direttamente al cuore della questione, secondo noi questo è fondamentale non solo per i lettori, che avranno l’opportunità di farsi raccontare il libro da chi il libro l’ha voluto pubblicare, ma anche per gli editori, che potranno trarre spunti importanti dai commenti dei lettori.

 

Quali iniziative avete in programma?

Prima di parlare del futuro, facci fare un breve cenno alla prima presentazione della Libreria Volante: il 26 maggio, a 18 giorni dall’apertura, abbiamo presentato Alessandro Robecchi al Palazzo delle Paure, a Lecco. Tante le persone presenti, la conversazione con Robecchi piacevole e stimolante. Abbiamo in forse un’altra sorpresa che, se tutto va secondo i piani, vi racconteremo tra qualche giorno.

Ma di sicuro vi aspettiamo sabato 13 giugno all’inaugurazione della Libreria Volante (in via Bovara 30, Lecco) a partire dalle 16 con il laboratorio di filosofia per bambini dei Ludosofici; un assaggio di vini dell’azienda agricola Tosca, alle ore 18 (perché in libreria venderemo anche vini); e un saluto di Andrea Vitali, alle ore 20. Il tutto accompagnato dagli intermezzi musicali del gruppo jazz Trio Magolfa.

Mentre il sabato successivo, 20 giugno, la Libreria Volante partecipa a Letti di notte, la notte bianca delle librerie d’Italia organizzata da Letteratura Rinnovabile . Lo faremo con Enrico Pandiani e il suo nuovo noir PIU’ SPORCO DELLA NEVE (Rizzoli), alle 18.30, con Michele Sasso (L’Espresso) come moderatore; i consigli sul libro da mettere in valigia con i BeBookers (al secolo, Leonardo Merlini e Marianna Albini), alle ore 21; il corso di scrittura notturna ‘one shot’ tenuto da Davide Mosca.

Inoltre saremo aperti tutti i giovedì fino a fine luglio, con iniziative ogni volta diverse. La prima sarà il 25 giugno, una sorta di gioco letterario pieno di sorprese, ma ve ne parleremo la prossima volta….

 

Cosa vi spinge ad aprire oggi la vostra attività in un momento di crisi per le librerie, in cui molte delle quali, soprattutto indipendenti, rischiano di chiudere o chiudono?

Siamo convinti che vendere i libri bisogna avere buoni librai e belle librerie, luoghi accoglienti e rasserenanti. Magari luoghi piccoli, perché siamo convinti che le persone hanno bisogno di persone. Se negli Stati Uniti le librerie indipendenti stanno avendo la loro rivincita (dal 2009 a oggi sono cresciute del 20%), forse anche qui è giunto il momento di sfidare la crisi e farlo con un progetto “indipendente” che metta insieme un format antico come uomini e libri con le risorse che il presente ci offre. Alla base la passione. Se penso che nel 1929 Valentino Bompiani ha aperto la sua casa editrice, non vedo perché noi non dovremmo avere lo stesso coraggio e la stessa fiducia in noi stessi.

 

In cosa si differenziano le librerie di quartiere-indipendenti rispetto ai multicenter ed all’offerta delle librerie online-multistore?

Libreria indipendenti, multicenter e store online: si vendono sempre libri, ma in maniera completamente diversa. Gli store online sono utilissimi, mandano libri ovunque in poco tempo e scontati, ma che succede se il lettore è indeciso? E’ sempre giusto affidarsi a un algoritmo? I multistore hanno offerta ampissima e spesso sconti invitanti, ma pochissima libertà di personalizzare la proposta e inserire corsi o incontri in libreria. E viene da chiedersi quanto siano stimolati i librai quando si sentono trattati forse solo da commessi, senza la possibilità di proporre iniziative originali perché quasi tutto viene deciso dalla sede centrale.

Poi ci siamo noi. Noi che ci alziamo la mattina con la voglia di tirare su la serranda (nel nostro caso attaccare l’insegna volante). Che dobbiamo farci venire un’idea ogni giorno per riuscire a far quadrare i conti, ma che siamo felici di mettere in pratica e provare tutto quello che ci viene in mente. Perché avere libertà stimola idee.

E vogliamo mettere le persone al centro e i libri tutti intorno, ovvero seguire con attenzione i lettori, proporre una selezione originale di titoli dando spazio anche a piccoli editori introvabili, fare proposte originali in merito a incontri, corsi e presentazioni. Avremo connessione wi-fi per tutti, spazio di lettura, servizi come i libri (e i librai) a domicilio, ma anche corsi di scrittura per grandi e piccoli, corsi di lettura e gruppi di lettura. E incontri dentro e fuori la libreria, con gli scrittori ma anche con chi i libri li fa: gli editor e gli editori, i grafici, i redattori. E oltre ai libri, una selezione di vini e di terrecotte imprunetine.

 

 

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