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Lella Costa, ”Dalle donne ci si aspetta sempre di più”

Presto in libreria il saggio di Lella Costa sull'ironia annunciato ormai da un paio d'anni anche nelle precedenti edizioni di Anteprime...

PIETRASANTA – Presto in libreria il saggio di Lella Costa sull’ironia annunciato ormai da un paio d’anni anche nelle precedenti edizioni di Anteprime e finalmente vicino alla stampa. Il titolo sarà ‘Che bello essere noi’ in cui il noi ovviamente sono le donne, fuori dallo stereotipo comune delle donne che non sanno fare squadra o vivere al plurale divise da invidie.

 

IL TITOLO Dopo anni da quando la Piemme  mi ha chiesto di scrivere un saggio sull’ironia finalmente adesso vi è un titolo ‘Che bello essere noi’ . Un titolo che coglie un momento perfetto, innanzitutto il senso della condivisione. Mi intriga il noi. Se ne sente la mancanza della prima persona plurale, la mia generazione ha avuto un noi. Il noi per me è solo al femminile, lo sguardo delle donne sul mondo. È la cosa che conosco meglio con tutte le inadeguatezze del caso. È vero che ho pubblico di donne, ma il 70 per cento del pubblico del teatro è femminile e così tra i lettori che sono in prevalenza donne. Ci sono in molto uomini segni di ribellione a stereotipi che il maschile si portano dentro. Molte donne hanno fatto propri alcuni stereotipi al maschili. Noi donne abbiamo  maggiore velocità a decifrare le situazioni. Questo pensare al plurale è delle donne. Gli uomini prendono la malattia in modo lamentoso subito pessimisti. Le donne pensano ad una soluzione con una capacità di fare più cose insieme con entusiasmo. Forse siamo arrivate dopo alla vita pubblica.

 

LA TELEVISIONE – Lella Costa e la TV. Mi piacciono molto le vendite di abiti da sposa. Il mio archetipo è Cenerentola di Walt Disney che ho visto tantissime volte. Il momento epico non è quando va al ballo e sposa il gay travestito del principe, ma quando la Fata Smemorina trasforma due stracci nel vestito. Il vestito è il passaporto per l’altrove. Mi piacciono quei programmi sulle spose in cui si capisce che gli uomini non conoscono le donne. Il problema è che talvolta il catering, l’abito, la location non percepiti come mezzi per la relazione. Si fa confusione sul fatto che degli  strumenti divengano dei fini.

 

LE DONNE Dalle donne ci si aspetta sempre di più. Negli uomini non c’è solidarietà maschile. Se siamo più brave e da noi vi aspettate di più perché non ci affidate il destino del pianeta? Nel libro si parlerà anche della prostituzione: non mi capacito che oggi con i cambiamenti sia in crescita. Gli uomini che abitualmente sono dediti alla prostituzione sono 9 milioni. Nella zona di Milano 150.000 incontri sessuali con prostitute. ma la gente quando lavora? Il mercato è fiorentissimo. È bello essere noi, che triste essere voi!!! Si parlerà anche di quello.

 

PROGETTI – L’Expo e le donne. Ero contraria all’Expo perché hanno senso nei luoghi di espansione. Vi sarà una sezione che si chiamerà ‘Nutrire il pianeta’, che sarà gestito da Women in Expo, We, di cui sarò la portavoce. Mi stuzzica l’idea di raccogliere la voce delle altre.

Michele Morabito

6 luglio 2014

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