Il 28 giugno del 1867 nasceva ad Agrigento Luigi Pirandello, figura cardine della letteratura italiana e del teatro mondiale.
Ancora oggi, le sue opere parlano alle inquietudini contemporanee: chi siamo davvero? Possiamo mai liberarci della maschera che indossiamo? Siamo uno, nessuno o mille volti diversi?
In occasione del suo anniversario, abbiamo selezionato otto libri imperdibili per esplorare le molte anime di Pirandello.
La selezione alterna romanzi celebri, racconti folgoranti, testi teatrali fondamentali e anche una biografia preziosa per guardare oltre le quinte.
8 libri per riscoprire o incontrare per la prima volta Luigi Pirandello
Riscoprire Luigi Pirandello significa confrontarsi con ciò che cambia, con l’inafferrabile, con la necessità e il rischio di essere sempre “altro” da sé.
Che tu voglia iniziare con una novella, tuffarti in un romanzo, mettere in scena una commedia o capire la sua visione del mondo, in questa selezione troverai la tua porta d’ingresso.
Leggere Pirandello oggi è esercizio di sguardo, è attualità travestita da classico, è un modo per vedere meglio noi stessi.
È il romanzo più radicale e vertiginoso di Pirandello, scritto nel pieno della maturità letteraria e pubblicato nel 1926. Il protagonista, Vitangelo Moscarda, si scopre “altro da sé” per via di un dettaglio insignificante: il naso leggermente storto.
Da lì si apre un percorso impietoso che scardina ogni certezza. Moscarda si accorge di essere una persona diversa per ciascuno di quelli che lo circondano e, peggio ancora, non riesce più a rintracciare un sé autentico. Il romanzo è costruito come una spirale che smonta la realtà, un capolavoro di introspezione filosofica e psicologica che ancora oggi scuote il lettore.
Romanzo celeberrimo del 1904, racconta la vicenda di Mattia Pascal, un uomo qualunque la cui esistenza mediocre e infelice prende una piega imprevista: viene creduto morto e decide di non smentire la notizia, scegliendo di rinascere sotto falso nome.
Ma la nuova identità, invece di liberarlo, lo imprigiona ancora di più. Pirandello costruisce un romanzo ricco di ironia amara e riflessioni sul libero arbitrio, sul peso della società, sull’impossibilità di sfuggire al proprio passato.
È una lettura scorrevole ma densissima, perfetta per chi vuole avvicinarsi alla poetica dell’autore partendo da una storia vivida e avvincente.
“Sei personaggi in cerca d’autore”
Un’opera teatrale che ha rivoluzionato la scena europea del Novecento. Andata in scena per la prima volta nel 1921, fu accolta con scandalo e stupore.
Sei personaggi incompiuti, “nati dalla fantasia di un autore” che ha abbandonato il loro dramma, irrompono su un palcoscenico e pretendono di raccontare la loro storia. Pirandello gioca con i confini tra realtà e finzione, tra attori e personaggi, tra vita e rappresentazione.
“Sei personaggi in cerca d’autore” è un’opera metateatrale, complessa e profondissima, che pone domande ancora attualissime sul senso dell’identità e del racconto. Imperdibile per chi ama il teatro, ma anche per chi cerca esperienze letterarie che scuotono.
In questo saggio, pubblicato nel 1908, Luigi Pirandello espone le basi della sua poetica. Il testo, limpido e ragionato, è incentrato sulla distinzione tra comico e umoristico: mentre il primo fa ridere, il secondo fa riflettere, suscitando una forma di empatia malinconica.
L’umorismo, secondo Pirandello, è “il sentimento del contrario”, e per comprenderlo è necessario “sentire oltre” l’apparenza.
Questo scritto è una chiave di lettura imprescindibile per comprendere la sua produzione narrativa e teatrale, ma è anche un’affascinante riflessione sul modo in cui guardiamo il mondo. Essenziale per chi vuole andare oltre il testo e addentrarsi nella mente dell’autore.
Un progetto grandioso e incompiuto: Pirandello voleva scrivere 365 novelle, una per ogni giorno dell’anno. Ne completò oltre 250, raccolte in quindici volumi. Questa edizione integrale rappresenta un tesoro letterario.
Le novelle, brevi e spesso sorprendenti, sono finestre su esistenze comuni che rivelano, all’improvviso, l’incongruenza e il mistero del vivere. Tra le più celebri: “La patente”, “Ciaula scopre la luna”, “Il treno ha fischiato”, “La carriola”.
La forma breve consente una lettura frammentata, ideale anche per chi desidera un approccio episodico ma profondo al pensiero pirandelliano.
Tra le opere teatrali più affascinanti e cupe di Pirandello, “Enrico IV” narra la storia di un uomo che, caduto da cavallo durante una rappresentazione storica, crede di essere l’imperatore tedesco del Medioevo.
Attorno a lui, amici e parenti mettono in scena una farsa per assecondarlo, ma la linea tra follia e consapevolezza è sempre più labile. L’opera riflette con sconcertante lucidità sul tema dell’identità imposta, della finzione volontaria e della verità come costrutto.
La tensione drammatica è alta, il linguaggio è raffinato e il sottotesto filosofico è tra i più densi della sua produzione teatrale.
“I vecchi e i giovani” è forse il romanzo più ambizioso di Luigi Pirandello per ampiezza e respiro narrativo.
Ambientato nella Sicilia post-unitaria, racconta il declino delle illusioni risorgimentali e lo scontro generazionale tra padri idealisti e figli disillusi.
Il romanzo è un affresco sociale e politico, ma anche un’intensa esplorazione dei sentimenti, della delusione, del peso della storia sulle vite individuali.
Lontano dai suoi romanzi più “metafisici”, “I vecchi e i giovani” ci mostra un Pirandello cronista del suo tempo, attento osservatore delle fratture italiane.
“Pirandello. L’impossibile finale” di Beatrice Alfonzetti
Infine, una biografia critica scritta con eleganza e rigore da Beatrice Alfonzetti, studiosa e profonda conoscitrice dell’opera pirandelliana.
Il libro non si limita a raccontare la vita di Luigi Pirandello, ma cerca di comprenderne le ossessioni creative, i nodi tematici ricorrenti, l’impossibilità di concludere, di “chiudere” davvero una storia. Da qui il titolo: “L’impossibile finale”.
Attraverso carteggi, documenti e analisi puntuali, Alfonzetti ci restituisce l’immagine di un autore diviso tra bisogno di ordine e fascinazione per il caos. È il volume ideale per chi, dopo aver letto le sue opere, vuole incontrare l’uomo dietro le maschere.