Sei qui: Home » Libri » Le tecnologie digitali allontanano i bambini dalla lettura

Le tecnologie digitali allontanano i bambini dalla lettura

Ipad, ipod, tablet, smartphone e computer scandiscono ormai le ore delle nostre giornate. Whatsapp, Facebook, Angry Birds e Ruzzle sono accessori di cui non possiamo fare a meno, in ogni momento e in ogni luogo abbiamo l'impellente bisogno di connetterci, giocare, superare un livello, postare e twittare...
The Bookseller, settimanale inglese, pubblica i risultati di una recente ricerca su 12 famiglie britanniche. I lettori del futuro, bambini oggi di 7/8 anni, rischiano di diminuire drasticamente per colpa del dilagare del digitale
ROMA – Ipad, ipod, tablet, smartphone e computer scandiscono ormai le ore delle nostre giornate. Whatsapp, Facebook, Angry Birds e Ruzzle sono accessori di cui non possiamo fare a meno, in ogni momento e in ogni luogo abbiamo l’impellente bisogno di connetterci, giocare, superare un livello, postare e twittare. Purtroppo questa smania non colpisce più solo gli adulti stressati dal lavoro o gli adolescenti interessati a mettersi in mostra e in contatto con i coetanei; oggi anche i bambini non possono fare a meno del digitale, anche i più piccoli sanno sbloccare lo schermo di un iphone e scaricare le app di loro interesse. Grazie all’estrema intuitività del nuovo mondo digitale, della connessione mondiale, anche loro, i nostri figli e nipoti sono in grado di apprendere in poco tempo l’arte del cybernauta. 
LA RICERCA – The Bookseller, importante settimanale inglese che riporta notizie editoriali e curiosità legate al mondo del libro, ha pubblicato pochi giorni fa una ricerca fatta su 12 famiglie inglesi provenienti da quattro regioni del Regno Unito (Bristol, Edimburgo, Londra e Manchester). Secondo l’ultimo rapporto fatto da Egmont, chiamato ‘Lettura e mondo digitale’, il contatto con supporti digitali in tenera età e la scarsa presenza nelle giornate di momenti di tranquillità – gli inglesi li chiamano ‘quiet time’ – portano ad una scarsa capacità di lettura negli anni seguenti, quando i bambinicompiono circa 7 o 8 anni. Vengono infatti meno quei momenti in cui i bambini possono sfogliare un libro illustrato, ascoltare una favola letta dal nonno e volare con la fantasia, senza bisogno di schermi su cui compaiano personaggi variopinti e in continuo movimento, immaginando fate, principesse e draghi, foreste e cieli stellati, a modo loro, ognuno nella sua mente, seguendo solo l’istinto e la fantasia.
Proprio a causa di tablet, giochi e social network i bambini tendono così a leggere meno a casa e a scuola, riescono a concentrarsi su testi sempre più brevi e, soprattutto, amano sempre meno leggere. 
GENITORI TROPPO BUONI – All’età di sette o otto anni, i bambini sarebbero ormai in grado di leggere autonomamente, testi via via sempre più complessi, i genitori però , è stato dimostrato, proprio a questa critica età, cedono alle richieste dei figli e li lasciano con ipad e smartphone in mano, forse per concedersi anche quel poco tempo per loro corroso dalla vita lavorativa di tutti i giorni. Proprio in questo momento infatti il digitale chiama a gran voce, i bambini vogliono essere uguali ai compagni di scuola, mai sentirsi divers,i e per questo accedere a giochi, sms e piattaforme social: ogni modo è occasione di gioco e scambio sociale. E i genitori inevitabilmente cedono a preghiere, suppliche e a volte pianti. 
POSSIBILI SOLUZIONI – La nuova frontiera dell’ebook potrebbe avvicinare digitale e lettura e ritagliare quindi uno spazio fra le tante app per leggere qualche bella storia prima di andare a dormire. Il mondo, lanciato da poco, dell’ebook ritarda però ancora a decollare – sono stati venduti 3 milioni di ebook nel 2012 a dispetto dei 73 milioni di libri a stampa – inoltre i genitori, in maggioranza, tendono a valutare negativamente il supporto elettronico per la lettura (il 34% ritiene che i bambini spendano già troppo tempo sui tablet e il 74% dei genitori preferisce che il loro figlio legga un libro stampato). 
Il futuro lascia però spazio all’ottimismo per gli inglesi, da settembre 2014 ci sarà un programma nazionale per incentivare il piacere della letteratura. Inoltre la fiducia verso la lettura sul digitale apre qualche spiraglio, questa offre infatti molte occasioni accessorie alla lettura, come la condivisione, la personalizzazione e l’interazione con la storia. 
NON DIMENTICHIAMO LA FANTASIA – Il problema è ormai mondiale e anche l’Italia non rinuncia alla presenza di tablet e pc nelle case e i bambini, troppo spesso, ne approfittano. La sera però, i nostri bambini hanno ancora bisogno di ascoltare una favola, per non fare brutti sogni, di sfogliare le pagine di un libro impolverato ereditato dai fratelli più grandi e scorgervi all’interno un mondo meraviglioso, magico e colorato, animato e divertente, senza bisogno di schermi, app e giochi. Perché la lettura è il viaggio di chi non può prendere il treno: si può immaginare un veliero avvolto dalla tempesta, una giungla gocciolante umidità o una farfalla dalle ali brillanti che vola su prati fioriti, si può immaginare tutto ciò che si desidera, ovunque e in qualsiasi momento.
Claudia Paccosi

11 novembre 2013
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione Riservata