MILANO – Ottenere il potenziamento e lo sviluppo di biblioteche scolastiche, assicurarsi la presenza stabile di un bibliotecario scolastico in ogni istituto e reperire maggiori risorse finanziarie annuali per ogni scuola. Sono alcuni dei punti contenuti all’interno della petizione ”Per leggere e fare ricerca nelle scuole italiane come in Europa”, lanciata da Torinoretelibri, la rete di biblioteche scolastiche del capoluogo piemontese, rivolta alle istituzioni nazionali e che verrà presentata nel corso del prossimo Salone del Libro di Torino.
LA PETIZIONE – Pubblichiamo di seguito parte della petizione, a cui si può aderire firmando sul sito qui.
Crediamo che :
• la scuola sia un’occasione unica per imparare a leggere e formarsi come lettori critici e cittadini consapevoli e attivi;
• saper leggere, saper capire, saper fare ricerca, saper pensare in maniera critica e creativa, saper prendere decisioni informate siano competenze che aiutano il cittadino per l’intera vita;
• esista, come dimostrano varie ricerche basate su evidenze, una correlazione stretta tra la qualità dei servizi bibliotecari scolastici e la migliore riuscita formativa degli allievi;
• una “buona scuola” sia una scuola che insegna a leggere, ricercare e collaborare e, a tale scopo, assicura tempi, risorse e spazi adeguati.
Constatiamo invece:
• il progressivo impoverimento culturale e materiale della scuola italiana, che dispone di sempre minori risorse umane e finanziarie;
• la carenza di personale specializzato che si occupi di “lettura” e di educazione all’uso esperto, creativo ed etico dell’informazione in stretta collaborazione con il lavoro dei docenti;
• l’interruzione del servizio nelle biblioteche scolastiche dei docenti inidonei all’insegnamento, destinati ad altri incarichi a seguito dell’applicazione della Legge n.128/2013;
• l’assenza di ogni riferimento alla lettura e alle biblioteche scolastiche nel documento “La Buona Scuola”;
• la mancanza di un quadro legislativo organico relativo all’organizzazione delle biblioteche scolastiche.
Riteniamo che:
• i tagli su istruzione, scuola e biblioteca siano un pericolo per il Paese;
• il volontariato per promuovere la lettura e tenere aperte le biblioteche scolastiche, che alcuni docenti praticano da decenni, non sia sufficiente;
• un’attività seria e imprescindibile in biblioteca – costituita dalla lettura e dalla ricerca – non possa essere affidata alla buona volontà dei singoli docenti o alla sensibilità di alcuni Dirigenti scolastici, ma debba essere una modalità didattica riconosciuta e normata condotta da professionisti formati, capaci di attuare una pratica esercitata con costanza;
• le iniziative di promozione della lettura, realizzate sporadicamente nella scuola da vari enti e istituzioni, non siano sufficienti a raggiungere risultati duraturi e significativi;
• solo un percorso ininterrotto di educazione alla lettura e alla media and information literacy, ai molteplici alfabetismi del 21° secolo, caratterizzato da sistematicità e processualità, dal primo all’ultimo ciclo di studi, in collaborazione con le attività dei Sistemi bibliotecari territoriali, possa consentire di formare dei lettori competenti e degli abili ricercatori, capaci di muoversi in maniera autonoma e critica su carta, su digitale, in rete, e di lavorare sia individualmente sia in gruppo.
Ci pare dunque indispensabile giungere, con un dispositivo di legge, al riconoscimento della biblioteca scolastica, intesa come spazio educativo innovativo, come ambiente (anche multimediale e digitale) e servizio per l’apprendimento. Luogo destinato alla promozione della lettura e della media and information literacy che contribuisce, con i suoi servizi, risorse, programmi e attività all’innalzamento della qualità dell’istruzione, all’inclusione e al contenimento della dispersione scolastica.
Pertanto Torinoretelibri, rete di biblioteche scolastiche, lancia la presente petizione per richiedere:
1) il potenziamento e lo sviluppo di biblioteche scolastiche, innovative per tutte le scuole d’Italia;
2) la presenza stabile del bibliotecario scolastico – docente documentalista, opportunamente formato e reclutato, in ogni scuola, come nella maggior parte degli altri Paesi europei;
3) il reperimento di risorse finanziarie annuali per ogni scuola:
· per l’acquisto di libri e di altre risorse informative e documentarie, a stampa e digitali, e delle tecnologie necessarie per il loro accesso e la loro fruizione;
· per il miglioramento degli spazi della biblioteca scolastica, per favorire l’accoglienza, il comfort, la permanenza, e attuare le attività di lettura, studio e ricerca in un ambiente sicuro, stimolante e accogliente;
· per il sostegno di attività permanenti di promozione alla lettura per gli studenti e le loro famiglie;
4) l’approvazione, in tempi brevi, di una legge che stabilisca e definisca il ruolo della biblioteca scolastica e del bibliotecario scolastico e il loro rapporto con i servizi bibliotecari di pubblica lettura presenti sul territorio.
2 marzo 2015
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