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Le 5 cose che i lettori non vorrebbero mai sentirsi dire di venerdì

Aspetti che arrivi il weekend per poter leggere ma poi qualcuno ti chiama e... Ecco le 5 cose che i lettori non vorrebbero mai sentirsi dire di venerdì

MILANO – E’ venerdì. Il weekend è alle porte. Ancora qualche ora e potrai dedicarti a ciò che più ti piace fare: leggere. Potrai finalmente stenderti, metterti in una posizione comoda, prepararti un caffè o un tè caldo, prendere il libro, aprirlo dove ti indica il segnalibro e ricominciare a leggere. Non che non tu abbia letto durante la settimana, ci mancherebbe, però sei riuscito/a a farlo solo in modo frammentario e poco continuativo: sulla metro la mattina, sull’autobus la sera, qualche pagina in pausa pranzo, la sera prima che la stanchezza ti facesse svenire dal sonno. La storia ha ingranato e non vedi l’ora di sapere come andrà a finire. Però poi succede – più spesso di quanto ti piaccia ammettere – succede che qualcuno ti dica o ti chiami per dirti… E tutto il tuo programma, così a lungo meditato, va a rotoli. Ecco le 5 cose che i lettori non vorrebbero mai sentirsi dire di venerdì.

1. “Andiamo a fare il weekend fuori città”

Le previsioni sono buone e ti propongono di andare fuori città. Certo, è una bellissima idea. Respirare un po’ di aria buona, a chi non piacerebbe? Però provi a inventarti qualsiasi scusa possibile e immaginabile: un improvviso colpo della strega, un dolore al tallone, mal di stomaco. Ma non c’è niente da fare. Si parte. Totale di pagine lette nel weekend: 3.

2. “Ti ricordi che domani è il compleanno di Anna e domenica è quello di Angelo?”

Non te ne ricordavi proprio. Eri così immerso nei tuoi sogni a occhi aperti che ti era proprio passato di mente il compleanno di tua sorella o del tuo migliore amico. Sai che se andrete fuori a pranzo, alla fine, perderai tutta la giornata. Provi a inventarti una scusa per non andare ma non fai che peggiorare la situazione. “Ma come facciamo ad andare? Non abbiamo neppure preso il regalo!”. “Hai ragione” ti risponde il tuo partner, “domattina facciamo un giro e lo andiamo a comprare”. Totale di pagine lette nel weekend: 7.

3. “Sono tuoi questi occhiali?” ti dice un collega mostrandoti gli occhiali che hai comprato settimana scorsa. Hanno le lenti frantumate.

Non li togli mai. Li hai sempre addosso, semplicemente perché non ne puoi fare a meno. Leggere diventa estremamente faticoso senza gli occhiali. Eppure stamattina li hai tolti, ti facevano male gli occhi. Vai in bagno, ti lavi la faccia e torni a riprenderli ma scopri che qualcuno li ha rotti. Ci ha messo il piede sopra. Li porti la sera stessa dall’ottico, anche perché non hai mai avuto occhiali di scorta e le lenti ti fanno bruciare gli occhi. Ma la notizia terribile arriva, inesorabile: “Saranno pronti per settimana prossima”. Totale pagine lette nel weekend: 0.

4. “Il libraio è malato, rientra martedì”

Ogni lettore ha un libraio di fiducia, al quale si rivolge con regolarità per chiedere consigli. Tu hai il tuo e tutti i sabati – cascasse il mondo – ci vai a scambiare due chiacchiere. Quando leggi su Facebook che è malato e rimarrà a casa tutto il weekend ci rimani male. Pensi di andarlo a trovare a casa, di portargli delle brioche, dei biscotti, di fargli la spesa. Qualsiasi scusa per andarlo a trovare può essere buona. Lo chiami ma non risponde. Così cominci a leggere quanto più lentamente ti è possibile, per fare in modo di non finire il libro prima di sabato prossimo, quando potrai incontrarlo e scegliere insieme a lui un nuovo libro.. Totale pagine lette nel weekend: 70.

5. “L’uscita del venerdì è saltata”

Questo è un mito da sfatare: non è affatto vero che ai lettori non piace far festa, soprattutto il venerdì sera. Chi si immagina i lettori forti come persone noiose, con un piede nella fossa, sbaglia di grosso. Certo, è sempre meglio non tornare all’alba per non perdere la mattinata del sabato, però uscire il venerdì è essenziale. Totale pagine lette nel weekend: 250.

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