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Le 4 eroine letterarie protagoniste nelle librerie che hanno deluso al cinema

E’ universalmente riconosciuto che il libro è sempre meglio del film o delle serie tv che ne sono tratti. Ma qual è l’aspetto che rende i libri migliori?

Quando le protagoniste dei libri sono migliori della loro trasposizione cinematografica. Dal sito bookriot ecco  4 esempi di personaggi cinematografici ispirati a grandi libri che hanno deluso le aspettative non solo dei lettori.

 

MILANO – E’ universalmente riconosciuto che il libro è sempre meglio del film o delle serie tv che ne sono tratti. Ma qual è l’aspetto che rende i libri migliori? In alcuni casi la risposta è che il libro contiene la storia originale così come è stata pensata dall’autore, quindi magari non sono presenti fastidiosi cambiamenti della trama per la produzione cinematografica o televisiva. Altre volte, invece, la motivazione risiede in una scelta superficiale dell’attrice o nella scelta registica di diluire il personaggio per renderlo più semplice e comprensibile. Ma altre volte ancora la motivazione è semplicemente la maggior capacità dei libri di saper meglio caratterizzare la protagonista principale. Il sito bookriot.com ci propone qualche esempio in merito.

 
Milady de Winter di “I tre moschettieri

 

 
Milady de Winter è forse la protagonista letteraria più furba di tutti i tempi. Prima di tutto ottiene quello che vuole. E’ più intelligente di qualsiasi altro uomo che si trova nelle sue vicinanze e lo sa e, soprattutto, sa come sopravvivere da sola. Se si trova davanti a una situazione difficile sa come tirarsi fuori, girando la situazione a suo vantaggio. Nessun film o serie tv su “I tre moschettieri” è mai riuscito a catturare questi aspetti della sua personalità, preferendo sottolineare il suo status di Femme Fatale. Sebbene la sua aggressività sessuale sia straordinaria, questa è difficilmente l’aspetto più importante che la contraddistingue.

 
Isabelle de “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret

 

 
Nel libro di Brian Selznick, Isabelle è una piccola bambina furba e intelligente che svolge un ruolo molto importante alle spalle del protagonista principale Hugo che salva da parecchie situazioni pericolose. Nell’adattamento cinematografico, diretto da Martin Scorsese, Isabelle è marginalizzata e messa ai margini della storia, si può descrivere al massimo come coraggiosa.

 
Bella Swan di “Twilight

 

 
Lo sappiamo. Ultimamente Bella Swan è diventata per le ragazze il simbolo principale del moderno anti-femminismo. La versione cinematografica del romanzo di Stephenie Meyer rafforza questa visione. Non solo l’attrice Kristen Stewart nel film perchè sia poco femminile, sia per come la storia è raccontata sembra una protagonista passiva della sua stessa vita, una spettatrice. Nel libro, invece, molto più attiva e propositiva. Punta i piedi per ciò che crede sia giusto, sa cosa vuole e lotta per ottenerlo contro tutte le difficoltà. Un messaggio molto forte da trasmettere che non emerge completamente nella trilogia che è stata realizzata.
 
Mary Jane da “Spiderman

 

 
Quando Mary Jane fu introdotta ufficialmente dalla Marvel negli anni ’60 era una tutte curve, indipendente aggressiva ragazza dai capelli rossi che aveva stravolto la vita di Peter Parker. Ma le sue vicende non erano mai troppo legate a quelle di Peter, forse perché originariamente non era stata pensata per essere l’unico grande amore dell’uomo ragno. Lei aveva la sua vita, lui la sua. Nei film è molto più legata, quasi indissolubilmente, al protagonista. E’ diventata la ragazza della porta accanto e con Peter ha formato una coppia iconica. Noi preferiamo la Mary Jane originale.
 

8 luglio 2015

 

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