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L’albero delle parole celebra i vincitori del Premio Cortina d’Ampezzo

Nasce L'Albero delle Parole, per un Premio Cortina d'Ampezzo che vuole diventare sempre più green...

I vincitori del Premio Cortina d’Ampezzo hanno piantato due esemplari di pino cembro dedicati ai libri che si sono aggiudicati questo prestigioso riconoscimento

MILANO –  Nasce L’Albero delle Parole, per un Premio Cortina d’Ampezzo che vuole diventare sempre più green. Alle pendici delle magiche Cinque Torri di Cortina, sul territorio delle Regole d’Ampezzo, tra il verde e le rocce dolomitiche, a 2.200 metri d’ altitudine sono stati messi a dimora lo scorso 29 agosto due esemplari di pino cembro dedicati ai libri che hanno vinto la terza edizione del Premio Cortina d’Ampezzo 2013.

DUE PINI PER RICORDARE I VINCITORI – A piantare i due esemplari di pino cembro materialmente sono stati gli stessi autori vincitori del Premio, Cristina Comencini, vincitrice con “Lucy”, e Roberto Santachiara, vincitore con “Point Lenana”. Con l’aiuto del direttore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, Michele Da Pozzo, hanno poi apposto una targa che ricorda titolo e Autore dell’opera. Il pino cembro, albero secolare, è un simbolo della Natura cortinese e al tempo stesso della persistenza della memoria. L’iniziativa L’Albero delle Parole nasce da un’idea originale di Alessandro Mazzucato, ed è realizzata in collaborazione con le Regole d’Ampezzo (Foto Giacomo Pompanin).

IL PREMIO – Il Premio Cortina d’Ampezzo, giunto alla terza edizione, premia la migliore opera di narrativa e il miglior libro che parla di Montagna. Il riconoscimento letterario intitolato alla Regina delle Dolomiti, voluto da Vera Slepoj e da Francesco Chiamulera. Presidenti delle due Giurie d’eccellenza del Premio sono Gian Arturo Ferrari e Arrigo Petacco.

31 agosto 2013

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