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La top ten delle biblioteche più belle al mondo

Scolpiscono nello spazio fisico la grandiosità di uno spazio mentale, la monumentalità della conoscenza e del pensiero umani. Sono le biblioteche, che da tempo immemore raccolgono e tramandano i tesori di quell'impresa collettiva che è il sapere. Da un monitoraggio su testate e siti internazionali che si sono occupati dell'argomento, abbiamo selezionato la top ten delle biblioteche più belle al mondo...

Dal Mediterraneo all’Estremo Oriente passando per le Americhe, un viaggio attraverso le biblioteche più belle del pianeta

MILANO – Scolpiscono nello spazio fisico la grandiosità di uno spazio mentale, la monumentalità della conoscenza e del pensiero umani. Sono le biblioteche, che da tempo immemore raccolgono e tramandano i tesori di quell’impresa collettiva che è il sapere. Da un monitoraggio su testate e siti internazionali che si sono occupati dell’argomento, abbiamo selezionato la top ten delle biblioteche più belle al mondo.  


LA BIBLIOTHECA ALEXANDRINA
– È quasi d’obbligo iniziare con la Bibliotheca Alexandrina, la nuova biblioteca di Alessandria d’Egitto, che ha voluto restituire alla città un centro di studi che raccogliesse il prestigio, tramandatosi nei secoli, di quello antico. Costruita attorno al III secolo a.C., la Biblioteca di Alessandria era a quell’epoca la più grande e la più ricca al mondo, ma è nadata purtroppo distrutta. Nel 1990, durante una conferenza ad Assuan, sono stati stanziati i finanziamenti per la costruzione della Biblioteca – una cifra di 65 milioni di dollari, raccolti soprattutto grazie ai Paesi Arabi. I lavori sono iniziati nel 1995 e nel 2002 è stata inaugurata la nuova biblioteca, che con i suoi 70 mila metri quadrati su undici piani e 8 milioni di volumi è la maggiore del bacino mediterraneo e una delle più grandi al mondo. Anche la struttura architettonica esterna, orientata verso il mare e dalla forma che richiama quella di una meridiana, è enormemente suggestiva.

LA BIBLIOTECA ANGELICA DI ROMA – Sempre nel bacino del Mediterraneo, grembo vitale di grandi culture, troviamo tra le biblioteche più belle e famose al mondo la Biblioteca Angelica di Roma. Inaugurata nel 1604 grazie al lascito del vescovo Angelo Rocca, che donò la sua collezione libraria ai frati del suo ordine , fu la terza biblioteca di pubblica lettura in Italia. In seguito alle successive acquisizioni e all’ampliamento del patrimonio, l’architetto Luigi Vanvitelli ne sistemò il salone monumentale – lavori ultimati nel 1765. La Biblioteca Angelica possiede oggi 2.700 manoscritti latini, greci ed orientali, 24 mila documenti sciolti, più di 1.100 incunaboli, ossia libri stampati della seconda metà del Quattrocento, e 20 mila cinquecentine, ovvero libri stampati del Cinquecento, oltre ovviamente ai libri contemporanei.

LE ALTRE BIBLIOTECHE EUROPEE – Risalendo verso nord troviamo la Nuova Biblioteca di Stoccarda, in Germania, progettata nel 2009 dal coreano Eun Youn Yi. L’architettura è impressionante: vista da fuori ha la forma di un gigantesco cubo bicromatico, all’interno presenta un ambiente minimalista e monocromatico, bianco, disposto su undici piani – di cui due sotterranei. Come non citare poi, nel nostro viaggio, la Biblioteca del Trinity College a Dublino, di cui tutti hanno presente, almeno per averla vista in fotografia, la “Long Room”, famosissima per la sua storia, la sua solenne bellezza, i suoi busti di marmo e la sua collezione di 200 mila libri antichi. La sala, 64 metri circa di lunghezza, fu costruita nel 1712 e ristrutturata nel 1860, quando venne innalzato il tetto e creato il livello superiore delle libreria. Oltre ai busti di marmo tutt’attorno alla sala, che raffigurano personalità illustri del Trinity College e i più grandi scrittori e filosofi del mondo, i tesori della Long Room includono un arpa del 15simo secolo e una copia rara della Proclamazione della Repubblica d’Irlanda del 1916.

IN AMERICA DEL NORD -Sorvolando l’oceano Pacifico fino al Canada, un altro tesoro architettonico, oltre che scrigno di gemme preziose della produzione letteraria mondiale, è la Biblioteca centrale di Vancouver, in Canada. Inaugurata nel 1867, raggiunse l’aspetto attuale nel 1995, grazie al progetto dell’architetto candese Moshe Safdie. All’esterno ha un’aria di familiarità con il Colosseo, di cui ricorda la struttura. All’interno, su sette diversi piani, conserva un patrimonio librario ricchissimo, e vi si possono trovare anche i giornali di tutto il mondo. Ospita inoltre un laboratorio dove si studiano ed esercitano varie lingue straniere.

NEGLI STATI UNITI – Trasferendoci negli Stati Uniti, è d’obbligo far tappa alla New York Public Library, che conserva più di 44 milioni di articoli (libri, videocassette, mappe…), di cui quasi 16 milioni sono libri. Si tratta in realtà di un sistema di 87 biblioteche, ma la più famosa è quella che si trova a Manatthan. La sale principale è un vero incanto, oltre a essere una delle più famose al mondo per le sue apparizioni in molti film di Hollywood – è una delle ambientazioni chiave dei film "The Day After Tomorrow" e "Ghostbuster". E’ una vera meraviglia anche la Seattle Central Library, che ha aperto nel 2004 e presenta una bellissima struttura a specchi e dal design moderno, progettata dagli architetti Rem Koolhaas e Joshua Prince-Ramus. L’obiettivo era realizzare uno spazio aperto e arioso, rompendo con la tradizionale immagine delle massicce biblioteche tetre e polverose e richiamando così – questa è la speranza – nuovi frequentatori, in fasce della popolazione prima non “iniziate” a questi ambienti.  

IN BRASILE – In America del Sud, da non perdere è la suggestiva Real Gabinete Português de Leitura di Rio de Janeiro, in Brasile, aperta nel 1837 e ancora poco nota nel mondo. Oltre al pregio dell’architettura, ha un patrimonio librario di 350 mila volumi, con opere del XVI, XVII e XVIII secolo.

IN ESTREMO ORIENTE – Nel nostro giro attorno al mondo ci spostiamo poi in Giappone, dove a sorpresa, nella città di Kanazawa, in un quartiere povero di edifici culturali e spazi pubblici sorge la splendida Biblioteca Umimirai, progettata dagli architetti Kazumi Kudo e Hiroshi Horiba. È costituita da un’unica sala, che gli architetti hanno concepito come un ambiente destinato all’incontro, alla socializzazione e al relax. La sala è ampia 25 x 25 metri e alta 12 metri, il soffitto sostenuto da 25 pilastri. L’aspetto ricorda un tranquillo bosco, anche grazie alla luce soffusa che penetra dalle 6 mila piccole aperture lungo le pareti. Facciamo infine tappa in Taiwan, nella particolarissima Biblioteca Pubblica di Taipei. Inaugurata nel 2006 a opera dell’architetto Kuo Ying-chao, è la prima biblioteca ecologica del pianeta, che usa come fonte l’energia solare e ricicla l’acqua piovana – ha ottenuto infatti il certificato di architettura verde.


7 giugno 2013

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