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La top ten dei libri più noiosi di sempre secondo i cibernauti

Dalla saga di “Twilight” all’opera magistrale di Proust, “Alla ricerca del tempo perduto”, il sito  “shareranks” propone la classifica dei libri più noiosi di tutti i tempi secondo chi naviga in rete
MILANO – Talvolta sono dei best seller, spesso sono addirittura considerati grandi capolavori della letteratura, eppure leggerli è una gran fatica. Li prendiamo in mano convinti che sapremo apprezzare la grandezza del libro e riusciremo nell’impresa di arrivare alla fine. E invece dopo qualche pagina iniziamo a sbadigliare, arranchiamo, sentiamo calare la palpebra. Niente da fare, sono troppo noiosi! Dopo quella delle favole più amate, il sito “shareranks”, che aggrega le opinioni e le preferenze degli utenti di Internet, propone la classifica dei libri più noiosi di sempre, di cui qui di seguito riportiamo la top ten – che considera però soltanto quelli editi in Italia.
TWILIGHT, LA SAGA PIÙ NOIOSA DI SEMPRE – Prima in classifica, incredibilmente, è “Twilight”, la saga di Stephenie Meyer che racconta dell’amore tra i giovani Isabella Swan, umana, ed Edward Cullen, vampiro. Più frequentemente chiamata Bella o Bells, Isabella è una ragazza che attira guai, un po’ goffa, ma dotata di un potere straordinario: uno scudo protegge i suoi pensieri, rendendola immune alla telepatia di Edward o ad altri superpoteri che riguardino la mente. Edward, dal canto suo, appartiene a una famiglia di vampiri “vegetariani”, che anziché di sangue umano si nutrono di quello animale. I libri di “Twilight” hanno venduto migliaia e migliaia di copie in tutto il mondo, e della storia esiste anche una versione cinematografica di grande successo interpretata da Kristen Stewart e Robert Pattinson. Eppure in Internet i lettori non risparmiano la saga vampiresca e, a quanto si legge in rete, eleggono i libri della serie come i più noiosi di sempre. Tra i commenti, c’è addirittura una bambina di 10 anni che definisce la saga “completa spazzarura”.
IL PODIO – Al secondo posto – e la cosa stupisce un po’ meno – troviamo “La lettera scarlatta” di Nathaniel Hawthorne, romanzo del 1850 considerato un classico della letteratura americana. Il libro racconta la storia di un’adultera, Hester Prynne, che dopo aver concepito una figlia illegittima cerca di ricostruire la propria vita sul pentimento. “Dovevamo leggerlo per un compito in classe”, scrive qualche studente di letteratura inglese. “Il massimo che riuscivo ad affrontare era un capitolo al giorno, dopo di che il mio cervello cercava di fuggirmi dalle orecchie per la noia”. Sul terzo gradino del podio si piazza un altro classico molto in voga quest’anno, per via dell’uscita in sala della versione cinematografica diretta da Baz Luhrmann e interpretata da Leonardo Di Caprio. Stiamo parlando de “Il grande Gatsby” naturalmente, il libro di Francis Scott Fitzgerald. Sul suo inserimento in classifica però i commenti sono discordi: c’è chi lo definisce “il libro più noioso che abbia mai letto”, ma anche chi si schiera in sua difesa e dice di averlo adorato.
IL RESTO DELLA TOP TEN – Il resto della classifica presenta un’altra straordinaria sorpresa: la saga di “Harry Potter” di J.K. Rowling in settima posizione. Difficile davvero credere che i libri sul maghetto, con l’incomparabile successo planetario ottenuto, possano essere considerati noiosi – e difatti un lettore commenta: “State scherzando, vero?!”. In quarta posizione si piazza un grande classico della letteratura per ragazzi, “Moby Dick” di Herman Melville, seguito da “La mia Antonia” della scrittrice americana Willa Cather – “Non succede assolutamente niente”, scrive un lettore. Non stupisce che possa essere considerato “un mattone” “Guerra e pace” di Tolstoj, sesto. Sebbene sia un capolavoro della letteratura mondiale, si tratta pur sempre di un libro molto lungo e impegnativo. In ottava posizione troviamo “Walden ovvero Vita nei boschi” dello scrittore e filosofo statunitense Henry David Thoreau, un resoconto della propria ricerca di un rapporto intimo con la natura. Chiudono la classifica l’“Ulisse” di James Joyce, un complicato capolavoro in cui l’autore si abbandona alla sperimentazione risultando spesso arduo alla lettura, e l’opera magistrale di Marcel Proust, “Alla ricerca del tempo perduto”, che un lettore definisce “il più grande e il più noioso romanzo mai scritto” e un altro giudica “magnificamente e credo intenzionalmente noioso. Quest’ultimo aggiunge di aver iniziato “All’ombra delle fanciulle in fiore” mentre si trovava su un vulcano in eruzione e raccomanda l’esperienza – forse per rendere il tutto un po’ più avvincente?”.
1. Twilight – Stephenie Meyer
2. La lettera scarlatta – Nathaniel Hawthorne
3. Il grande Gatsby – Francis Scott Fitzgerald
4. Moby Dick – Herman Melville
5. La mia Antonia – Willa Cather
6. Guerra e pace – Lev Tolstoj
7. Harry Potter – J.K. Rowling
8. Walden –  Henry David Thoreau
9. Ulisse – James Joyce
10. Alla ricerca del tempo perduto – Marcel Proust
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