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La tecnologia rischia di uccidere gli eroi dei libri della nostra infanzia

Vi è capitato di dire ai vostri figli che, come loro, da piccoli amavate alcuni personaggi che per voi erano solo letterari – ad esempio l'elefantino Babar o Winnie the Pooh – e sentirvi rispondere quale puntata o film è il vostro preferito? Sì? Allora siete in ottima compagnia...

I ragazzini di oggi sempre più spesso conoscono i protagonisti dei libri che abbiamo amato da bambini solo attraverso cartoni animati, videogiochi e app a questi ispirati. Sui media internazionali si discute se questo non rischi di uccidere la fantasia

MILANO – Vi è capitato di dire ai vostri figli che, come loro, da piccoli amavate alcuni personaggi che per voi erano solo letterari – ad esempio l’elefantino Babar o Winnie the Pooh – e sentirvi rispondere quale puntata o film è il vostro preferito? Sì? Allora siete in ottima compagnia. Jamie Krug, in un articolo ripreso dall’Huffington Post, riflette proprio su quanto la tecnologia stia influenzando – e forse uccidendo – i personaggi letterari della letteratura per l’infanzia.

IL VIDEO SOSTITUISCE LA FANTASIA – Oggi la situazione è fuori controllo: tantissimi personaggi dei libri per bambini sono adesso protagonisti di show e film. Il problema è che il video prende il posto della fantasia. Prima erano i lettori a immaginarsi l’aspetto, il tono di voce, il modo in cui i personaggi interagivano con gli amici, oggi lo sforzo non serve più. Ai bambini viene tolta la gioia e l’emozione di conoscere da soli, la televisione fa tutto il lavoro.

L’ESPERIENZA VIDEO EQUIVALE A QUELLA DELLA LETTURA? – Comportarsi da dittatori e porre il veto ai cartoni animati non sembra la soluzione al problema. È vero che un genitore ha il diritto e il dovere di decidere cosa i figli possano o meno vedere in tv, ma per quanto si amino i libri, far finta di non capire come il mondo sia diverso oggi non ha senso. È anche vero che il piccolo schermo, soprattutto quando i bambini non sanno ancora leggere, è un prezioso alleato per mamme e papà indaffarati. E se un libro illustrato riesce a mantenere l’attenzione di un bambino di 5 anni per non più di qualche minuto, un cartone in tv invece… C’è chi cerca di compensare la visione leggendo per i figli ad alta voce. Anche se questa è un’ottima pratica, in termini di tempo, purtroppo, il confronto non regge.  È vero che i programmi e le app dedicate all’infanzia sono sempre più interattive, e coinvolgono il giovane pubblico non solo con immagini, ma anche con giochi e domande. Ma se la componente educativa sembra garantita, i genitori si chiedono se tutti questi supporti tecnologici – per quanto utili e accattivanti – regalino davvero ai figli la stessa esperienza di lettura che hanno avuto loro o se invece cambino le cose in modo irreparabile.

PERSONAGGI LETTERARI VS STAR DELLA TV – Per di più noi da piccoli amavamo i personaggi dei libri soprattutto perché li consideravamo amici e potevamo evocarli quando volevamo per immaginarci storie e via dicendo. Oggi quasi tutti questi eroi hanno una loro serie tv, quindi i bambini conoscono prima la versione animata e poi, sempre che ne sentano il bisogno, quella letteraria. La domanda è: la televisione, con la sua offerta sempre più ricca, può far innamorare ancora dei personaggi? Oppure i programmi sono così tanti che i bambini non considerano più Winnie the Pooh o chiunque altro un vero e proprio amico, ma semplicemente uno dei tanti? Per sapere se la tecnologia finirà per uccidere gli eroi della nostra infanzia oppure darà loro una vita ancora più ricca e reale non resta che aspettare e vedere. Eppure non possiamo non sperare che gli abitanti del Bosco dei 100 acri e tutti gli altri continuino ad affascinare anche su carta e non solo in tv.

Roberta Turillazzi

31 gennaio 2014

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