Arrivato in libreria a inizio mese, “La profezia del povero Erasmo” è il nuovo, imperdibile romanzo di Andrea Vitali: un giallo storico delicato e malinconico che si legge tutto d’un fiato. Scopriamolo più da vicino.
“La profezia del povero Erasmo” di Andrea Vitali
La sinossi del libro
Anni Trenta. Un corpo senza identità ritrovato sulla riva di un lago non è mai un buon segno, ma quello che Ariella Achermann ritrova in una nebbiosa mattina di novembre porta con sé più di un mistero.
Tre anni prima, a Bellano, dopo il funerale dell’onesto fruttivendolo Erasmo Siromalli, l’annoiato e gaudente figlio Cletto non ha alcuna intenzione di prendere in mano il negozio del padre: non si sente fatto per la monotona esistenza di un bottegaio, in quel paesino di poche case affacciato sul lago.
Sembra destino quando, durante un viaggio a Lecco per stringere un accordo con un losco rivenditore, incontra per caso Gioietta Vendoli, operaia col sogno di Cinecittà che farebbe di tutto per sfuggire alla madre Castica.
Cletto, quasi per gioco, si finge un prospero grossista, mentre anche lei millanta una posizione sociale più elevata.
È solo l’inizio di una serie di bugie, fraintendimenti e imbrogli che porteranno i due giovani, in un’escalation comica e terribile, a una fuga rocambolesca con conseguenze funeste per i malcapitati che incroceranno il loro cammino…
In una strepitosa tragicommedia dal ritmo serrato, Andrea Vitali dà vita a una coppia di sfaccendati Bonnie e Clyde di provincia, irresistibili nella loro scelleratezza. Li racconta con l’arguzia e il gusto per l’assurdo che lo hanno reso uno degli autori più amati in Italia: trascinandoci insieme verso il baratro, con il sorriso.
Un romanzo che pulsa di vita
In “La profezia del povero Erasmo”, Andrea Vitali torna a incantare i suoi lettori con una storia intessuta di ironia e malinconia, ambientata in quell’affascinante mondo di provincia che l’autore conosce e restituisce come pochi altri.
Siamo trasportati in un’epoca passata, dove la vita si snoda lenta, intrisa di riti quotidiani, voci di paese e segreti sussurrati dietro le persiane socchiuse.
Il povero Erasmo, figura dolente e tenera, si fa portavoce di una profezia che, tra il serio e il faceto, sconvolge la quiete apparente della comunità.
Il romanzo si regge sulla forza di una scrittura lieve, che sa accarezzare l’animo del lettore senza mai appesantirlo, e sulla capacità di Vitali di tratteggiare personaggi vivi, autentici, capaci di strappare un sorriso e, subito dopo, un moto di dolcezza.
Il vero incanto di questo libro sta nel suo saper raccontare la tragicità della vita senza perdere mai il senso della meraviglia, come un narratore antico che, davanti al fuoco, intreccia favole amare e piene di vita.
Il binomio giallo e romanzo storico
Nel solco della sua migliore tradizione, Andrea Vitali coltiva il fortunato binomio tra la narrativa gialla e il romanzo storico, creando un intreccio che seduce e avvolge.
La trama, che si muove tra presagi oscuri e piccole investigazioni domestiche, non perde mai il passo della narrazione storica: ogni gesto, ogni parola, ogni ambiente restituisce il respiro di un tempo lontano, con una precisione che non è mai pedante ma calda, partecipe.
Come un investigatore del cuore, Vitali esplora l’animo umano attraverso indizi minuscoli: una parola non detta, uno sguardo sfuggente, un biglietto anonimo. Il mistero è lieve, quasi sorridente, eppure capace di raccontare tensioni antiche, paure collettive, quel bisogno tutto umano di cercare risposte nell’inspiegabile.
In questo gioco sottile tra sospetto e nostalgia, “La profezia del povero Erasmo” diventa non solo un giallo da risolvere, ma un viaggio emozionante nel passato, dove ogni pagina è una finestra che si spalanca su un mondo perduto.
Andrea Vitali
Andrea Vitali, con la sua penna gentile e arguta, si è conquistato un posto d’onore nella narrativa italiana contemporanea.
Nato a Bellano, piccolo borgo affacciato sul lago di Como, ha sempre tratto linfa vitale dal suo paese natale, rendendolo protagonista discreto e universale delle sue storie. Medico di professione e scrittore per vocazione, Vitali possiede il raro talento di trasformare la semplicità quotidiana in letteratura luminosa, capace di parlare al cuore senza artifici.
Nei suoi romanzi si respira l’odore delle strade di paese, si ascoltano i pettegolezzi nei cortili, si avverte il battito di vite ordinarie che diventano straordinarie nella loro umanissima imperfezione. Con “La profezia del povero Erasmo”, Vitali conferma ancora una volta il suo dono: quello di raccontare la vita con leggerezza e profondità, come un artista che sa cogliere la bellezza struggente delle piccole cose.