Promette di ammaliare con la sua originale personalità il nuovo personaggio anto dalla penna di Luca Mercadante che, finalmente, ci regala un romanzo giallo: “La fame del Cigno”, dal 14 gennaio disponibile in tutte le librerie italiane.
“La fame del Cigno” di Luca Mercadante
La sinossi del libro
Domenico Cigno, cinquantenne obeso e redattore sportivo dell’edizione del sud di un importante quotidiano, vive di grandi abbuffate e articoli copia-incolla.
Senza moglie né figli, un passato da pugile aspirante olimpionico e un inizio di carriera giornalistica di tutto rispetto, Cigno ha già lasciato il meglio della vita dietro di sé. Ora abita in una cascante villetta con giardino sul litorale domitio, un tratto della costa campana che da Napoli arriva fino al confine col Lazio ricalcando in parte il percorso dell’antica via Domitiana.
Sono circa 50 chilometri bassi e sabbiosi, stretti tra un mare che d’inverno diventa gelido e poco frequentato e campagne paludose. Qualcuno la considera la Louisiana del Sud, coi suoi canali limacciosi eredità della bonifica secentesca.
Oggi è territorio di immigrazione clandestina, bande camorristiche poco organizzate e sistematica rovina. In uno dei canali, a pochi giorni dal Natale, viene ritrovato il corpo di una ragazza.
Potrebbe trattarsi di una studentessa universitaria torinese, attivista e influencer da centinaia di migliaia di follower, venuta in questa provincia desolata per indagare la condizione delle donne nigeriane. È scomparsa da qualche giorno e tutta Italia la sta cercando. Cigno è accidentalmente il primo ad arrivare sul posto, e questa è forse una chance di riscatto.
Decide di indagare, è come un dinosauro che prova a non estinguersi, e si attacca a questa storia con tutte le sue forze. Che non sono molte.
Un “detective” fuori dagli schemi
Lo sfondo su cui si muove è oscuro, misterioso, quasi come se fosse un terreno melmoso pronto a rivelare insidie ogni istante, in cui nulla è certo, nulla è sincero.
Lui è astuto, empatico, intelligente. Ma è anche goffo, incredibilmente disordinato, poco organizzato. E non ha certo l’aria del classico detective. Anzi, non lo è affatto: sono le circostanze a renderlo tale.
Questi sono i primi tratti , quelli che emergono dalla sinossi, dalla descrizione della casa editrice e dalle prime pagine di estratto, che ci permettono di farci subito un’idea precisa di Domenico Cigno: è un protagonista di gialli sui generis.
Un uomo che decide di indagare per curiosità e istinto, non per professione, e che diventa strumento privilegiato di un autore che, attraverso questo interessante romanzo, vuole non solo raccontare l’oscurità grottesca in cui viviamo, ma anche tracciare un percorso di sopravvivenza attraverso un’umana solidarietà. Sellerio lo ha annunciato con queste parole:
“Un nuovo autore si unisce al catalogo della casa editrice con un personaggio letterario che ha tutte le caratteristiche per entrare subito nel cuore dei lettori insieme a Rocco Schiavone, Petra Delicado, Saverio Lamanna e agli altri detective di casa Sellerio con cui ha esordito in Animali in giallo”.
Luca Mercadante
Classe 1976, Luca Mercadante è nato a Caserta. Ha studiato Giurisprudenza, laureandosi con una tesi sulla laicità dello Stato. È sempre stato affascinato dalle arti e dalla creatività. Ha intrapreso, infatti, una formazione di tipo teatrale e ha collaborato con il Piccolo Teatro Caligola.
Nel 2018 ha pubblicato, insieme a Luca Trapanese, “Nata per te”, da cui nel 2023 è stato tratto un adattamento cinematografico. Con il suo romanzo successivo, “Presunzione”, ha ottenuto successi e riconoscimenti. Si diletta da tempo nella stesura di racconti gialli, pubblicati ultimamente anche nelle antologie di Sellerio. Parallelamente alla scrittura, tiene corsi di scrittura creativa e di coaching narrativo.