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“Istella mea”, il romanzo di Ciriaco Offeddu sospeso fra sogno e realtà

Con “Istella mea”, Ciriaco Offeddu e la sua scrittura evocativa e poetica ci trasportano in una Sardegna sospesa fra sogno, mito e realtà.

È arrivato in libreria lo scorso 12 febbraio, incantando i lettori che hanno già avuto modo di scoprirlo. “Istella mea” è l’ultimo romanzo di Ciriaco Offeddu. È uscito per Giunti ed è un libro particolarissimo, in cui si mescolano il realismo magico, le storie di personaggi che sembrano raccontare le nostre vite e le immagini di una Sardegna che cattura lo sguardo ed il cuore.

“Istella mea” di Ciriaco Offeddu

La sinossi del libro

Nuoro, anni Sessanta: in una Sardegna popolata di cavalieri, pastori e leggende la giovanissima Rechella scopre l’amore grazie all’incontro con Martino, un ragazzino dalla fantasia fervida, capace di prodigi come quello di alzarsi in volo e spingere lo sguardo fino al mare.

Martino è stato abbandonato dai genitori e vive con sua nonna Jaja, donna rispettata e temuta, narratrice di storie favolose, che nella sua cantina nasconde qualcosa di oscuro e potente…

Dalla Sardegna magica e ventosa fino all’Argentina malinconica degli emigrati, questo romanzo segue il destino di donne e uomini dominati da amori e odi inestinguibili.

A fronteggiarsi sono due opposti modelli di femminilità, quello della sùrbile – maestosa incarnazione leggendaria di colei che, come una vampira, succhia le migliori energie di chi le sta vicino – e quello di una donna innamorata, determinata a vendicare e salvare la “stella” perduta della sua vita.

“Istella mea” è un romanzo nel quale la tradizione letteraria del realismo magico si mescola a una riflessione sul male e sulla possibilità del bene. Ma è soprattutto una grande avventura in cui cadere, come in un sogno.

Sardegna-Argentina, amore e realismo magico

“L’amavo come si ama a tredici anni, con stupore, perché il primo amore taglia il respiro. L’amavo con dedizione assoluta e con l’incrollabile fiducia che il tempo, infinito, sarebbe stato un’argilla da plasmare, una creazione tutta nostra. Con i pensieri rivolti sempre a lui, ogni minuto, ogni secondo.

Aveva il dono, Martino, di attirare minute e stupefacenti vicende e far incastrare singolari circostanze. Sempre al centro delle cose che succedevano, mai fermo, spinto da qualcosa che urgeva e lo accendeva come un fiammifero – da quanto non sento in gola l’odore dello zolfo?”

Per Ciriaco Offeddu è la prima pubblicazione con una grande casa editrice. “Istella mea” ha il sapore di un romanzo d’esordio. La storia, che si dipana fra la Sardegna e la lontana Argentina, ha un carattere particolare, originale, che insieme alla scrittura poetica ed evocativa di Offeddu rende questo libro prezioso.

Al tema sentimentale, affrontato con un occhio di riguardo nei confronti della prospettiva femminile, si unisce il tema dello scorrere del tempo e quello della migrazione, dell’allontanamento dallo spazio consueto per garantirsi la sopravvivenza.

La chiave è quella di un realismo magico che, adagiandosi sull’ambientazione sarda, crea un’atmosfera in cui l’occhio del lettore si perde, immaginando una terra in bilico fra il sogno e la realtà, fra l’immaginazione e la concretezza, fra il passato mitico e il presente.

Chi è Ciriaco Offeddu

Classe 1948, Ciriaco Offeddu è un ingegnere elettronico che ha lavorato come manager per diverse multinazionali in Italia e all’estero. Ha quindi viaggiato molto, fermandosi poi in Asia, dove ha frequentato un corso di scrittura creativa ottenendo un master in Creative Writing alla City University di Hong Kong con una tesi su “Il Maestro e Margherita” di Bulgakov.

Dopo aver lavorato come manager, advisor finanziario e consulente, ha quindi dedicato gli ultimi anni alla scrittura e alla produzione di documentari, fra cui uno dedicato a Grazia Deledda. Da quattro anni è editorialista de “L’Unione Sarda”. Ha pubblicato otto romanzi, di cui tre in lingua inglese.

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