Intervista a Lily King e al suo “Cuore. l’innamorato” romanzo in vetta alle classifiche

12 Dicembre 2025

"Cuore l’innamorato" di Lily King è un romanzo intenso sull’amore, l’amicizia e le scelte che segnano una vita. Una storia che attraversa il tempo, tra ambizione intellettuale, desiderio e rimpianto, firmata da una delle voci più sensibili della narrativa americana contemporanea.

Intervista a Lily King e al suo "Cuore. l'innamorato" romanzo in vetta alle classifiche

“Cuore l’innamorato” di Lily King, pubblicato in Italia da Fazi Editore, appartiene a una categoria rara: un libro che osserva l’amore da vicino, con lucidità e tenerezza insieme, e lo mette in relazione con l’amicizia, l’ambizione intellettuale e il peso delle scelte compiute, o mancate. In un’intervista, l’autrice esplora questi temi con profondità.

La protagonista del romanzo è una donna che conosce profondamente le storie d’amore: aspirante scrittrice, è capace di riconoscerne i meccanismi, i segreti, i sottotesti, gli alti e bassi. Eppure, la sua storia più importante, quella vissuta in prima persona, non ha mai seguito le regole. È da questa frattura iniziale che prende forma un romanzo stratificato, che attraversa decenni e ritorna ossessivamente su un nodo irrisolto: quanto di ciò che siamo dipende dalle scelte fatte da giovani?

Questo romanzo, oggetto di molte discussioni, è stato anche al centro di un’intervista che ha rivelato dettagli inediti sulla scrittura di Lily King.

Cuore l’innamorato: quando l’amore diventa memoria, scelta e ferita

“Cuore l’innamorato” è un romanzo che resta. Non per la forza degli eventi, ma per la verità delle emozioni che mette in scena. È una storia sull’amore e sull’amicizia, ma soprattutto sul tempo e su ciò che ci portiamo dietro, anche quando crediamo di aver voltato pagina.

Lily King conferma, con questo libro, la sua capacità di raccontare l’umano senza scorciatoie emotive, offrendo al lettore un’esperienza di lettura intensa, silenziosa e profondamente coinvolgente. Un romanzo che non chiede di essere divorato, ma ascoltato, come una voce che parla direttamente alle nostre scelte più intime.

“Cuore l’innamorato” si apre negli ultimi mesi di college della protagonista, in un autunno che ha il sapore delle grandi svolte. È qui che incontra Sam e Yash, due studenti modello del corso di Letteratura, amici inseparabili, brillanti, carismatici. Vivono fuori dal campus, nell’elegante casa di un professore in anno sabbatico, e sembrano incarnare una vita fatta di fermento intellettuale, dialoghi serrati, giochi di carte, ironia e ambizione.

I due accolgono la protagonista nel loro mondo con naturalezza, la ribattezzano “Jordan” e la trascinano in una dimensione nuova, dove l’amicizia si intreccia con l’amore e l’ammirazione diventa desiderio. È un universo seducente, colto, vibrante, che promette tutto ciò che una giovane aspirante scrittrice può desiderare: stimoli, riconoscimento, possibilità.

Al centro del romanzo si sviluppa un triangolo amoroso complesso, mai riducibile a una dinamica semplice. Lily King evita accuratamente ogni stereotipo: non c’è competizione esplicita, non c’è melodramma, ma un lento scivolamento emotivo che coinvolge tutti e tre i personaggi.

La passione giovanile è imprevedibile, e proprio per questo destabilizzante. Le scelte che sembrano temporanee si rivelano definitive, mentre ciò che appare chiaro si offusca. In questo spazio fragile, la protagonista inizia a sperimentare non solo l’amore, ma anche il tradimento, la lealtà, la paura di perdere e il desiderio di essere vista e riconosciuta.

Uno degli elementi più potenti di Cuore l’innamorato è la sua struttura temporale. Il romanzo non si limita a raccontare una stagione della vita, ma la mette in dialogo con il futuro. Decenni dopo, Jordan sta vivendo la vita che sognava: il successo è arrivato, i giorni vulnerabili della giovinezza sembrano lontani, quasi innocui.

Eppure, basta una visita inattesa e una notizia improvvisa perché il passato irrompa nel presente, costringendo la protagonista a tornare in quel mondo che aveva lasciato alle spalle. È qui che il romanzo rivela la sua vera natura: non solo una storia d’amore, ma una riflessione profonda sulla memoria e sul rimpianto.

Lily King esplora con straordinaria finezza il modo in cui le decisioni prese da giovani continuano a risuonare nel tempo. Jordan è costretta a confrontarsi con gli inganni, le omissioni e le verità parziali che hanno segnato la sua formazione emotiva. Il passato non viene idealizzato, ma osservato con uno sguardo maturo, consapevole delle ferite e delle responsabilità.

Il romanzo suggerisce una verità semplice e dolorosa: non si torna mai davvero indietro, ma alcune scelte restano con noi per sempre.

La forza di “Cuore l’innamorato” risiede anche nella scrittura di Lily King, una prosa che unisce sagacia, delicatezza e precisione emotiva. Ogni personaggio è costruito con pochi tratti distintivi, ma risulta vivo, credibile, imperfetto. Le emozioni non vengono mai spiegate, ma lasciate emergere attraverso dialoghi, silenzi, dettagli minimi.

Non sorprende che la critica abbia accolto il romanzo come un nuovo capolavoro dell’autrice. Le parole di Daria Bignardi, Madeline Miller, David Nicholls ed Emma Straub convergono nel riconoscere in Lily King una narratrice capace di raccontare l’esperienza umana con una profondità rara, senza mai perdere accessibilità.

Chi è Lily King

Nata nel 1963 in Massachusetts, Lily King ha costruito un percorso letterario solido e coerente, fondato su una profonda conoscenza della letteratura e della scrittura creativa. Ha conseguito un Bachelor in letteratura inglese all’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill e un Master in scrittura creativa all’Università di Syracuse.

Prima di esordire nella narrativa nel 1999, ha vissuto per anni con la sorella, lavorando in un ristorante e in una libreria: esperienze che hanno contribuito a formare il suo sguardo attento alle relazioni umane e alle dinamiche quotidiane.

Il suo primo romanzo, “The Pleasing Hour”, è stato pubblicato dopo numerosi rifiuti editoriali, diventando il punto di partenza di una carriera che l’ha portata a scrivere quattro romanzi e una raccolta di racconti, oltre a numerosi articoli apparsi su riviste e antologie come Ploughshares.

Con il tempo, Lily King si è affermata come una delle più autorevoli croniste dell’esperienza emotiva contemporanea, capace di raccontare amore, amicizia, ambizione e perdita con una voce sempre riconoscibile.

L’intervista

1.
La storia di Jordan esplora il modo in cui giovinezza, ambizione e vulnerabilità emotiva si scontrano in un momento formativo della sua vita. Che cosa l’ha ispirata a raccontare questa fase di transizione con un’intensità così forte?

“Mi interessava creare un momento nella vita di qualcuno che cambiasse la direzione della vita stessa. Ce ne sono tantissimi, ma pochi che possiamo identificare chiaramente. Per me, intensità è sinonimo di scrittura. Non mi interessa mettere nero su bianco momenti che non siano intensi o aprire la strada a un’intensità futura.”

2.
Il romanzo restituisce l’atmosfera inebriante della vita accademica, fatta di amicizie, scoperte intellettuali e della libertà tipica della prima età adulta. In che modo le sue esperienze personali hanno contribuito a dare forma a questo ambiente?

“Per me, come per Jordan, l’università è stata un periodo di crescita intellettuale e di crescente curiosità. Ho attinto alle mie emozioni e alla mia immaginazione per creare queste scene. Non pensavo di riuscire a tornare indietro e a rivivere quei tempi lontani, ma una volta iniziato a scrivere ho iniziato a ricordare cosa si provava a essere di nuovo all’università.”

3.
Jordan si ritrova coinvolta in un complesso triangolo amoroso che mette in discussione la sua identità e il suo desiderio. Che cosa voleva indagare sulle relazioni sentimentali e sulla conoscenza di sé attraverso questa dinamica?

“Penso che ciò che mi ha interessato di più è stato il modo in cui Yash e Jordan sono riusciti a creare un’amicizia prima in quella casa fuori dal campus in cui lui e Sam vivono. Jordan esce con Sam, quindi lei e Yash sono off-limits l’uno per l’altro romanticamente e possono conoscersi meglio di quanto possano fare lei e Sam, possono essere più naturali senza le pressioni che derivano da una relazione.”

4.
Anni dopo, Jordan è costretta ad affrontare le conseguenze delle scelte passate quando qualcuno riappare inaspettatamente nella sua vita. Perché per lei era importante mostrare come le emozioni irrisolte possano riaffiorare nell’età adulta?

“Penso che tutti noi ci confrontiamo con situazioni irrisolte del nostro passato, e questo mi affascina. Per uno scrittore, quel tipo di tensione, e quell’intrusione del passato nel presente, sono oro colato in termini di tensione e possibilità. Jordan ha nascosto informazioni importanti a Yash per anni ed è quasi straziante vederla continuare a nasconderle.”

5.
“Cuore l’innamorato” affronta il tema del perdono in modo silenzioso ma potente. Che cosa significa per lei il perdono e quale ruolo ha nel percorso di crescita di Jordan come personaggio?

“Tutti questi personaggi hanno molto da perdonarsi a vicenda. Credo che il perdono sia liberatorio, sia per chi perdona che per chi riceve il perdono. Lei ha bisogno di perdonare ed essere perdonata alla fine. Ci vuole molto tempo perché alcune persone imparino a perdonare. Penso che sia una forma di crescita e di saggezza. La resistenza al perdono può scatenare rabbia e caos, ma ferisce soprattutto la persona che non perdona.”

 

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