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I cani sono i migliori alleati dei ragazzi per aiutarli a leggere di più

Dagli Stati Uniti programmi di volontariato volti a portare i cani nei principali luoghi di lettura, per permettere ai bambini di imparare a leggere divertendosi

MILANO – Gli animali domestici sono ottimi ascoltatori, e non giudicano. Come riporta il sito d’informazione americana Standard Digital Media un numero sempre crescente di biblioteche e librerie negli Stati Uniti sta sperimentando programmi che coinvolgono bambini e animali domestici con l’obiettivo di incentivare l’attività della lettura nei più piccoli. Dopo i buoni risultati ottenuti da R.E.A.D, il progetto lanciato nelle scuole e in altri contesti educativi dall’associazione statunitense no profit Itermountain Therapy Animals (ITA) per aiutare i bambini a superare le loro difficoltà nella lettura, del quale avevamo già parlato in un precedente articolo, aumentano le iniziative che vedono protagonista i nostri amici a quattro zampe.

LE INIZIATIVE
– Molte biblioteche hanno avviato tali iniziative invitando i proprietari di cani addestrati a portarli nei principali luoghi di lettura, con lo scopo di aiutare i bambini ad imparare a leggere: il presupposto è che gli animali domestici possano calmare i bambini iper-attivi che faticano a concentrarsi ma possano anche stimolare quelli che si annoiano, e aiutare i più piccoli ad accrescere le loro competenze di lettura attraverso il divertimento.

PAWS TO READ
– Alla maggior parte delle biblioteche negli Stati Uniti, in particolare a Washington DC, di solito c’è una lista d’attesa per il programma “Paws to Read,” con i bambini che stringono i libri fuori dalla stanza aspettando di entrare e trascorrere qualche momento in compagnia dei simpatici amici a quattro zampe. Molti i miglioramenti rilevati sui ragazzini che, stando a ciò che viene riportato  dalle fonti, avevano inizialmente notevoli difficoltà di apprendimento; i genitori hanno appoggiato l’iniziativa, ritenendo che l’esercizio svolto in luoghi dove i loro figli non si sentissero giudicati avrebbe sicuramente giovato. I programmi hanno coinvolto anche i ragazzini che stavano imparando la lingua inglese e ai quali risultava molto più semplice esprimersi davanti agli animali rispetto ai compagni di classe pronti a ridere o storcere il naso di fronte a una pronuncia scorretta. Altri hanno superato la loro timidezza, perché rassicurati da una presenza fida e costante.

GRUPPI DI VOLONTARIATO – “I bambini, appena si siedono con gli animali, si divertono così tanto – queste le parole del bibliotecario Ginny Rawls che ha aderito all’iniziativa – E’ davvero un meraviglioso programma”. Cynthia Power è un insegnante e volontario di “People Animals Love, un gruppo no-profit che già aveva ideato programmi volti a portare cani ben educati alle case di cura e in altri luoghi, così commenta l’avvio dei programmi degli animali nelle biblioteche: “I bambini, ni classe o a casa, non hanno la possibilità di leggere senza che qualcuno dica loro che hanno pronunciato male una parola o saltato una parte della storia, davanti a un animale invece nessuno si sente intimidito e giudicato”.  In questo modo, oltre a esercitarsi, i più piccoli avrebbero la possibilità di godersi il vero piacere della lettura.

 

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