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Il sangue, l’amore, le pagine

Mentre la campagna Books & Pets sulle nostre pagine social prosegue, la giornalista Elena Gaiardoni ci regala un altro suo racconto sull'amore - quello a volte fugace, tra uomo e donna, e quello, eterno, per i libri - e su un gatto ''gentiluomo''...
Una donna e un uomo, distesi sul tappeto del salotto, consumavano l’amplesso del giorno. 
“Ti amo! Vorrei dirtelo, come vorrei che anche tu pronunciassi questa eternità ma il nostro è un racconto di pochi minuti. Le parole hanno bisogno di tempo”, pensava la donna. 
Sul divano riposavano la gatta di casa, distesa come un metro per fortuna non prendeva la misura di niente e si lavava quieta con la lingua magica, e un vecchio libro dalle pagine sottili, ancora unite a due a due. 
Prima di andarsene in silenzio come uccelli migratori che appartengono a stormi diversi, la donna s’accorse d’aver lasciato una macchia sul tappeto. 
Strappò alcune pagine del vecchio librò e assorbì il liquido. 
Il libro e il micia rimasero soli; nel silenzio la gatta ascoltò le lacrime di dolore del libro. 
Nel più antico paese del mondo si dice che i gatti siano nati per asciugare le lacrime. 
La micia scese dal divano e cominciò a leccare le pagine, lasciate sul tappeto raggrinzite, fino a renderle nuovamente distese, ma le parole s’erano cancellate. 
La sera la donna tornò e lo stupore la prese quando s’accorse che le pagine, svanite nei caratteri, erano di nuovo attaccate al libro. 
Per sincerarsi di questa stranezza, fece per strapparle nuovamente ma la gatta le graffiò la mano. 
Le gocce di sangue caddero sul libro e andarono a riscrivere le parole. 
“Ti amo” disse la donna con inconsapevole naturalezza, quasi la frase pensata di giorno dovesse uscire allora. 
Accarezzò la micia e andò a prendere un coltello in cucina con cui tagliare le pagine del libro, ancora unite a due a due.  
 
Elena Gaiardoni
 
28 luglio 2013
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