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Il primo caffè della giornata… in compagnia di Diego Galdino

'Il barista scrittore', una definizione romantica per un uomo che ha regalato la sua passione, la scrittura, a lettrici e lettori che amano leggere e sognare con storie dolci, morbide, avvolgenti forse un pochino anche amare...

‘Il barista scrittore’, una definizione romantica per un uomo che ha regalato la sua passione, la scrittura, a lettrici e lettori che amano leggere e sognare con storie dolci, morbide, avvolgenti forse  un pochino anche amare. Che  lasciano il ‘palato’ dei loro cuori in uno stato ‘caramelloso’ che vorrebbero durasse tanto a lungo, quanto serve per rendere migliore la loro giornata e perchè no la loro vita.  Ogni mattina alle cinque Diego apre il suo  bar preparandosi a deliziare i  clienti con ogni tipo di caffè e con le  parole dei suoi due libri. Due grandissimi successi che grazie alla prestigiosa Casa Editrice Sperling & Kupfer lo hanno fatto conoscere ad un vasto pubblico, non solo italiano e non solo femminile.  Naturalmente parlo de ‘ Il primo caffè del mattino ‘ e l’ultimo ‘Mi arrivi come da un sogno.’

– Prima di rispondere alle tue domande ci terrei a ringraziarti per avermi dato la possibilità di parlare di me e dei miei libri. Non sono il tipo di scrittore che dice ‘scrivevo fin da bambino…’, anzi, in realtà ho iniziato a scrivere tardissimo. Avevo ventinove anni quando mi è venuta la voglia di cimentarmi in un’avventura letteraria. Tutto è iniziato a causa di un romanzo d’amore, I cercatori di conchiglie di Rosamunde Pilcher. Nel libro l’autrice descriveva il paesaggio delle verdi scogliere della Cornovaglia in un modo che ha acceso in me la folle idea di andare a vedere questo posto di persona. Così ho fatto un viaggio lampo di un giorno: sono arrivato al tramonto in cima alle scogliere di Land’s End, mi sono seduto per alcuni minuti a contemplare l’oceano, e all’alba del giorno dopo ho ripreso il treno che mi avrebbe riportato a Londra e da lì a casa. Una volta tornato a Roma ho deciso di scrivere una storia tutta mia ambientata a Land’s End. Beh da allora non mi sono più fermato e ho continuato a scrivere fino ad arrivare a Il primo caffè del mattino

Personalmente mi viene direttamente dal cuore ringraziare Diego. Ho letto entrambi i libri in un soffio. E nell’attesa di sognare di nuovo parlo  un pò con lui.

Benvenuto, Diego, mi fa molto piacere averti all’interno del mio blog, ci tenevo molto. I tuoi libri, scusa la banalità e forse poco romantica frase,  ‘lasciano il segno’. Ho letto che  scrivi la mattina all’alba prima di aprire il bar.  Cosa ti ha spinto e cosa ti spinge a scrivere?
So che oltre a scrivere storie d’amore, leggi anche molti libri che raccontano d’amore. Posso chiederti quando hai iniziato e perché? E’ abbastanza difficile, forse anche raro trovare un uomo che sappia in primis  raccontare storie così teneramente coinvolgenti e ‘in secundis’ (cit. Massimo, Il primo caffè del mattino) leggere d’amore.

Se adesso mi chiedessero di scegliere tra leggere e scrivere io sceglierei sempre di leggere, perché ancora adesso io mi sento più un lettore che uno scrittore. Ho iniziato ad appassionarmi alla lettura all’età di tredici anni con un romanzo regalatomi da un amico di famiglia Le nebbie di Avalon. Sono rimasto folgorato da Morgana che deve avermi fatto un incantesimo perché da quel momento mi sono innamorato perdutamente della lettura e dei libri. In particolare del genere romantico, che ha caratterizzato sicuramente il mio modo di essere scrittore, ma soprattutto uomo.

La tua storia personale  mi ha molto colpita perché credo sia anche un segnale positivo in questo tetro e buio momento dove i sogni spesso devono essere lasciati nei cassetti. Come è cambiata la tua vita da quando sei diventato  ‘ Il barista scrittore’ che narra favole meravigliose per adulti? Una grande responsabilità, non pensi?
Mi sento un privilegiato, uno scrittore fortunato che ha avuto una grande occasione. Sono consapevole che potrebbero esserci centinaia di scrittori più bravi di me a cui purtroppo il destino non concederà la stessa possibilità che ho avuto io, per questo cercherò di non sprecarla affrontando questa mia carriera letteraria con grande umiltà.

Parlando dei tuoi libri,  ti ho conosciuto con ‘Mi arrivi come da un sogno’, letto nel giro di una notte e la mattina successiva non avendo una libreria sotto casa, ho scaricato la versione digitale del tuo primo libro ‘ Il primo caffè del mattino.’ Come nascono le tue storie? Immagino che i tuoi clienti siano una grandissima fonte di ispirazione. Anche la  tua vita?
Spero di non darti una delusione nell’affermare che né la mia vita e tanto meno i miei clienti sono per me fonte d’ispirazione… questo, ovviamente, se si esclude l’eccezione de Il primo caffè del mattino. Scrivere per me è un modo di evadere dal mio contesto quotidiano, una sorta di camera iperbarica, dove ossigenare il mio cuore e la mia mente.
Le mie storie nascono nella mia testa grazie a reminiscenze sonore e visive, come quando ad un profumo associ un ricordo. A volte alcune canzoni o immagini accendono la mia fantasia creando una dimensione parallela mentale in cui io vivo la vita dei miei protagonisti, o meglio mi calo nei panni di un regista che guida due attori sul set di un film che sta girando, mentre ne scrive la sceneggiatura.

Diego grazie  per queste parole, per esserti seduto con me in questo bar  virtuale. E con davanti una tazzina di caffè, per te, e una di tè verde per me (sono una tè dipendente … )  hai  aperto la porta del tuo cuore.

‘Non ho rimpianti perché so che malgrado tutto continueremo a stare insieme e saremo ancora invincibili come il tè nero alle rose.’
Il primo caffè del mattino.
Diego Galdino

‘Se mi sono innamorata di te una volta, non vedo perché non possa accadere una seconda.’
Mi arrivi come da un sogno
Diego Galdino

26 febbraio 2014

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