“Il pappagallo muto”, Maurizio De Giovanni torna in libreria con un’amatissima protagonista

4 Giugno 2025

Con “Il pappagallo muto”, Maurizio De Giovanni è tornato in libreria raccontando un’avvincente storia che è già bestseller.

“Il pappagallo muto”, Maurizio De Giovanni torna in libreria con un’amatissima protagonista

Si trova già fra i libri più venduti della settimana in Italia “Il pappagallo muto”, il nuovo romanzo di Maurizio De Giovanni che vede protagonista uno dei suoi personaggi più amati: Sara. Scopriamo insieme qualcosa di più sul libro e sui suoi retroscena.

“Il pappagallo muto” di Maurizio De Giovanni

La trama del libro

In un parco qualunque, su una panchina silenziosa, due figure anziane osservano il mondo che scorre. Sembrano due passanti tra tanti, ma chi li guarda non immagina che quei volti tranquilli appartengono a due tra i migliori agenti che i Servizi abbiano mai avuto: Sara Morozzi e Andrea Catapano.

Così si apre “Il pappagallo muto. Una storia di Sara”, l’ultimo romanzo di Maurizio De Giovanni, uscito il 20 maggio 2025 per la collana “Nero” di Rizzoli.

È una trama che scivola con passo felpato nel cuore del thriller, ma resta saldamente ancorata alla dimensione più intima e umana. I Servizi segreti tornano a cercare Sara e Andrea per un incarico delicato: niente tecnologia, solo l’arte antica dell’ascolto e dell’intuizione.

Ma l’operazione si rivela più pericolosa del previsto, una rete di interessi occulti che li inghiotte lentamente, costringendoli a confrontarsi con i fantasmi del passato e i limiti del presente. Ad affiancarli, una squadra ormai affiatata: la grintosa Teresa, i fidati Pardo e Viola, e il grande Bovaro del Bernese, Boris, sentinella silenziosa tra affetti e misteri.

L’indagine si dipana tra colpi di scena e fragilità umane, in un crescendo che non tradisce mai l’equilibrio narrativo.

Il ritorno di Sara Morozzi

Questo nuovo episodio segna un ulteriore passo avanti nella raffinata costruzione del personaggio di Sara Morozzi, già nota ai lettori per la sua invisibilità operativa e la sua profonda introspezione. Ex agente dei Servizi con un passato doloroso e uno sguardo limpido sul presente, Sara è figura fuori dagli schemi, guidata non tanto da regole quanto da un istinto lucido e compassionevole.

Ne “Il pappagallo muto”, la sua vulnerabilità si affaccia con naturalezza, senza incrinare la fermezza del suo carattere. Il romanzo, come ha spiegato De Giovanni in alcune interviste, nasce dal desiderio di raccontare un’eroina “diversa”, in cui il fattore umano prevale sul tecnicismo: una donna che agisce con sensibilità, con intelligenza, con memoria. «Sara è l’unico personaggio che non ho mai descritto fisicamente — ha dichiarato l’autore — perché il suo volto cambia ogni volta a seconda degli occhi che la osservano».

In questo romanzo, come nei precedenti, l’azione investigativa è sempre accompagnata da un movimento interiore, una riflessione sull’essere, sul tempo, sui rapporti. La scrittura è sobria, mai compiaciuta, e alterna il passo teso del noir all’eco sommessa dell’intimità. Ne risulta un thriller dell’anima, dove ogni dettaglio ha un peso e ogni silenzio parla.

Il successo di Maurizio De Giovanni

Maurizio De Giovanni continua così a confermarsi uno dei narratori più amati e riconoscibili del panorama letterario italiano. Nato a Napoli nel 1958, ha creato nel tempo una costellazione di personaggi capaci di restare nel cuore dei lettori: dal malinconico commissario Ricciardi, ai Bastardi di Pizzofalcone, passando per Mina Settembre.

La sua scrittura è diretta, empatica, e sa raccontare il dolore e la speranza, la giustizia e l’ambiguità. Il successo di Il pappagallo muto non è che l’ennesima conferma di un’autorialità solida e generosa. De Giovanni è riuscito, con i suoi romanzi, a far avvicinare alla lettura anche chi non si considerava lettore abituale, creando una connessione sincera con il pubblico. I suoi personaggi, pur immersi in vicende complesse, restano umani, accessibili, veri.

E forse è proprio questo che i lettori premiano, libro dopo libro: la capacità di raccontare storie che non si dimenticano, di portare nel genere noir la carezza di una voce autentica.

Con “Il pappagallo muto”, quella voce si fa ancora più nitida, sussurrando una storia avvincente che è anche una riflessione sulla fedeltà, sul coraggio e sull’arte di rimanere se stessi, anche quando tutto intorno sembra chiedere il contrario.

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