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“Il Mondo al contrario”, i libri e le parole possono generare odio e violenza

Le polemiche giustificate per il libro "Il Mondo al Contrario" di Roberto Vannacci, reo di discriminare le minoranze, ci spinge a riflettere sull'importanza delle parole e dei libri. Possono scatenare odio e violenza

L’uscita del libro Il Mondo al contrario di Roberto Vannacci ha sollevato un vespaio di polemiche, ma offre spazio ad una riflessione molto importante. Le parole contenute nei libri possono davvero far male.

I libri nascono per esprimere opinione, per dare senso al pensiero del suo autore. Per questo i libri sono fonte inesauribile di conoscenza. Ma, i libri possono essere pericolosi, soprattutto se nel pensiero espresso si mettono in evidenza intolleranza, disparità, offesa, prevaricazione.

Chi scrive pensa che i libri non possano essere censurati, qualsiasi cosa sia scritta all’interno. Non bisogna mai cadere nel tranello di creare dei martiri del pensiero libero.

Ma è giusto evidenziare che in nome dei libri si sono compiuti i peggiori gesti, si sono massacrate popolazioni e sterminate culture. I libri hanno generato rivoluzioni e dato il via a guerre intestine.

Non dimentichiamo le guerre di religione, nate da libri che ancora oggi sono i più letti al Mondo e che al loro interno di tutto parlano tranne che di odio e violenza, anzi emerge quasi sempre il rispetto e l’amore per gli altri .

Il potere delle parole e dei libri

I libri, le parole hanno un potere enorme, soprattutto quando riescono a dare linfa all’esasperazione, alla frustrazione, al disagio sociale. Sono delle micce in grado di accendere lo scontro e provocare violenza.

Oggi, assistiamo ad un dibattito sconvolgente, nato proprio dal libro, Il Mondo al Contrario. L’autore è Roberto Vannacci, generale di divisione e comandante dell’Istituto geografico militare di Firenze.

Oggi il generale è stato destituito da questo incarico per le parole usate nel suo libro.

Roberto Vannacci nelle oltre 300 pagine del libro ha preso di mira le minoranze, femministe, ambientalisti, la comunità Lgbtq+.

Nel libro del generale Roberto Vannacci, Il mondo al contrario, sono contenute prese di posizione estreme in cui, sostanzialmente, si afferma che la società è schiava delle minoranze, delle lobby.

Parlando di omosessuali e coppie gay, Roberto Vannacci descrive che “normali non lo siete, fatevene una ragione!”.

E ancora: “la normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionali”.

Nella quarta di copertina Roberto Vannacci scrive che “Quando si spende più per un immigrato irregolare che per una pensione minima di un connazionale e quando le città si trasformano in luoghi per single benestanti e alternativi mentre lavoratori, operai e famiglie sono costretti ad abbandonarle” appare esplicito l’attacco alle minoranze etniche e per le lobby.

Nel testo anche riferimenti alla questione migranti e alle “discutibili regole di inclusione e tolleranza imposte dalle minoranze”.

Il Generale non è persona qualsiasi ha fatto parte delle forze speciali italiane come la Folgore , è stato incursore ed ha nel suo curriculum ben tre lauree e parla sei lingue.

Ha avuto diverse decorazioni per missioni di recupero da contesti di guerra nei luoghi più pericolosi del Pianeta, come l’Afghanistan e il Rwanda.

Come lui ama definirsi non stiamo parlando di una persona qualsiasi, ma di uno speciale.

Di certo è persona coraggiosa e allo stesso tempo sensibile alla diplomazia.

Ma, da persona speciale e responsabile non ha compreso che sollecitare l’odio e la discriminazione potrebbe essere molto pericoloso. Potrebbe dare il via alla caccia alla diversità.

La replica di Roberto Vannacci

Roberto Vannacci però respinge le accuse, sostenendo di essere stato strumentalizzato.

“Sono state estratte frasi dal contesto – sottolinea Vannacci – e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo a delle opinioni.”

Il generale mette in mezzo anche Giordano Bruno, affermando che “lo hanno bruciato perché aveva un pensiero controcorrente, meno male abbiamo superato quei momenti”.

“La frase sugli omosessuali viene da uno, ovvero io, che è scappato tutta la vita dalla normalità.”

“Per questo dico – sottolinea Roberto Vannacci – che sono a fianco degli omosessuali nella caratteristica di essere al di fuori della normalità”.

“Sono un esponente delle forze speciali e rivendico l’anormalità, – precisa il generale – nel senso che ho fatto cose che la gente normale non fa. Per questo dico che sono a fianco degli omosessuali in questo. Nel libro spiego che l’anormalità non è migliore o peggiore, non è buona o cattiva”.

Il Mondo al Contrario li libro più venduto su Amazon

Il libro del generale Vannacci si è autoprodotto è diventato un bestseller. Ancora oggi è il libro più venduto su Amazon e ciò da il senso del pericoloso seguito che è riuscito a creare.

Sia chiaro, quanto accaduto solleciterà ancor più le vendite, nella convinzione che purtroppo chi segue il pensiero del generale Vannacci non è, purtroppo, un numero esiguo di persone.

Questo è il dato più pericoloso da cogliere. Bisogna considerare che lo scontro sociale nell’attuale società è ai livelli più alti.

Trovare i capri espiatori del malessere di una popolazione è cosa che abbiamo già visto nella Storia di tutti i tempi e gli effetti sono stati devastanti per le minoranze.

In nome dei luoghi comuni si sono uccisi milioni di persone in tutte le epoche. La diaspora è l’esempio tangibile di ciò che affermiamo.

Pertanto, carissimo generale, qualsiasi sia il suo pensiero, da persona speciale qual è, non ha compreso il potenziale danno che potrebbe provocare.

Non tutti hanno gli strumenti per comprendere fino in fondo le sue giustificazioni e invece in tanti possono prendere dal libro il senso più evidente: i diversi sono un pericolo.

Saro Trovato

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