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Il Mio Libro, la libreria dove è esploso il fenomeno del ”libro sospeso”

Ecco come è nato il fenomeno del 'libro sospeso'. Tutto comincia con la presentazione di un volume presso Il Mio libro, una libreria milanese, al termine della quale un uomo...

La libraia Cristina Di Canio spiega come, all’interno della sua libreria, il fenomeno virale del #librosospeso sia solo la punta dell’iceberg

MILANO – Ecco come è nato il fenomeno del ‘libro sospeso‘. Tutto comincia con la presentazione di un volume presso Il Mio libro, una libreria milanese, al termine della quale un uomo acquista due copie non del libro presentato, bensì di un altro. Quando la libraia gliele porge, però, lui ne accetta solo una, spiegando: «Questo è un libro speciale per me. Voglio che possa diventarlo anche per qualcun altro. Una copia la lascio a te, regalala a chi vuoi. Un po’ come il caffè sospeso che si fa a Napoli. La pago io per chi entra dopo di me». Cristina, la libraia appunto, è stupita ma accetta volentieri e, per non fare preferenze, decide che ad aggiudicarsi l’inaspettato dono sarebbe stata la prima persona che avrebbe varcato la soglia della sua libreria l’indomani.

GLI INIZI – Facciamo un passo indietro. La storia di questa simpatica libraia (che nega tale titolo, ma per noi lo è) comincia nel 2010 quando, dopo essersi licenziata da un lavoro redditizio ma noioso, comincia a lavorare part-time in una libreria.  Nei mesi successivi si impegna senza pause, immergendosi in quel mondo che fino ad allora ha solo sognato, prendendo dimestichezza con il meccanismo dei fornitori e delle rese. Unico neo, sembra che Cristina parli troppo coi clienti, come le fanno notare. «Come se vendessimo pane, qui!» si lamenta lei. Il 1 settembre del 2009 trova un piccolo negozio in affitto in via Sannio, una traversa di corso Lodi, in Porta Romana. È amore a prima vista. Un paio di mesi e vengono ripitturati i due locali, creata l’insegna, comprati i primi libri. Cristina decide di gestire autonomamente le scelte editoriali future, invece di affidarsi a un solo fornitore per la selezione di libri,  scelta che ancora adesso le permette di offrire una scelta di volumi personalizzata, amata e coccolata. Sono questi i segreti di Cristina e della sua libreria Il Mio Libro: l’estrema ospitalità per il cliente e la cura riservata a ogni minimo particolare.

OFFRIRE IL MEGLIO – Qui tutti sono benvenuti, ma non per questo si deve pensare che sia un luogo dove tutti si recano. Come ammette la stessa Cristina, «c’è una selezione naturale all’ingresso»: l’ambiente piccolo, il sorriso aperto della libraia al tuo ingresso e una selezione di titoli ricercata, infatti, scoraggia chi con i libri non si sente proprio a suo agio, o non li conosce bene. Il Mio Libro però, al contrario, può essere il posto ideale dove cominciare a conoscere davvero i libri. Il suo centro focale è la Libreria del buon romanzo, che raccoglie volumi selezionati da un comitato segreto formato da esperti dell’editoria, giornalisti, critici e via dicendo. Questo è il fulcro dell’idea di Cristina: un luogo che non si limiti a essere un contenitore di libri ma che ne offra solo il meglio. Come trovarlo, questo meglio? Non leggendo classifiche di vendita ma chiedendo a chi nel negozio ci entra, a chi coi libri ci lavora, a chi si impegna quotidianamente perché l’editoria non muoia: in questo modo, ogni libro presente nella Libreria del buon romanzo altro non è che un libro che si è rivelato importante per qualcun altro, in un particolare momento della sua vita. Sapete quei dieci libri che non scorderete mai? Eccoli tutti qui, i vostri e quelli di molti altri, che aspettano solo di essere speciali per qualcun altro.

LIBRO SOSPESO – Il fenomeno del libro sospeso non nasce da Cristina, che ha il solo merito di aver reso virale l’evento parlandone sui social. Un caso, la fortuna, chiamatela come volete. Altri ci hanno provato prima di lei, ma senza successo. Perché in questo caso, invece, l’iniziativa non accenna a fermarsi? Perché non è il libro sospeso a essere speciale, ma il luogo che lo ospita e la persona che ha saputo crearlo, questo luogo, che lo cura ogni giorno con amore e gli permette di crescere. La generosità che i lettori testimoniano l’uno verso l’altro non è particolarmente degna di nota: quanti esempi ci sono di persone che donano i propri libri alle biblioteche, o che li lasciano nei punti di scambio del bookcrossing? Il libro sospeso è una trovata ingegnosa, senza dubbio, ma in questo particolare caso il suo valore aggiunto è l’aver messo in luce una piccola realtà davvero unica e a cui mi sento di augurare tutta la fortuna del mondo.

Gloria Somaini

14 aprile 2014

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