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Il gioco per mantenere viva l’arte

Se mi seguite saprete quanto Blogario sia social (mamma mia come sono cool, trendy ed altre ovvietà del genere ...) e se siete social saprete anche che, dopo Se i quadri potessero parlare, adesso ogni bacheca di Facebook è invasa da un nuovo trend: il gioco per mantenere viva l’arte...

Se mi seguite saprete quanto Blogario sia social (mamma mia come sono cool, trendy ed altre ovvietà del genere …) e se siete social saprete anche che, dopo Se i quadri potessero parlare, adesso ogni bacheca di Facebook è invasa da un nuovo trend: il gioco per mantenere viva l’arte.

E’ semplice: un nostro amico partecipa e noi mettiamo mi piace sotto un’immagine da lui scelta. A questo punto sarà lui ad assegnarci l’artista e, anche se non lo conosciamo, dovremo cercare la foto di una sua opera e partecipare a nostra volta.

Il gioco continua all’infinito ma, se volete, è sempre attivo un altro modo per mantenere viva l’arte ed è andare in libreria alla ricerca della monografia o dell’antologia, magari su un determinato stile o movimento, che più fanno al caso nostro.

Ma se proprio non avete idee vi segnalo l’uscita dell’ultimo di Philippe Daverio: Guardar lontano, veder vicino (Rizzoli). Una personale, è proprio in caso di dirlo, in cui viene affrontato il Rinascimento con il piglio pratico e sincero del divulgatore che tutti noi conosciamo.

Naturalmente non posso esimermi e se volete partecipare ho scelto Van Gogh e la sua lettrice di romanzi.
Ma quale metodo per mantenere viva l’arte vi piace di più?

11 dicembre 2013

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