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“Il figlio sbagliato” di Camilla Läckberg, la regina del giallo nordico torna nelle librerie italiane

Oggi scopriamo insieme la novità editoriale firmata da Camilla Läckberg, "Il figlio sbagliato", già ai primi posti fra i libri più venduti della settimana in Italia.

Da settimane è fra i libri più venduti in Italia. Con le sue oltre 28 milioni di copie vendute in 60 paesi, Camilla Läckberg si conferma una grande scrittrice con il suo “Il figlio sbagliato“, uscito nelle librerie italiane lo scorso 30 maggio e diventato già un successo.

La regina del giallo nordico ha sfornato un libro avvincente, che come sempre mette al centro della narrazione l’amata terra d’origine, la Svezia, e che questa volta vede protagonista il mondo della cultura, fra artisti e scrittori che finiscono nel mirino di un misterioso omicida.

“Il figlio sbagliato”, la sinossi

A Fjällbacka è arrivato l’autunno e una fitta nebbia grigia si rifiuta di mollare la stretta sulla costa. Anche se la maggior parte dei turisti è già andata via, in paese sono in corso i preparativi per un’importante mostra fotografica: Rolf Stenklo, noto artista dello scatto, sta per esporre le sue opere più personali, e la curiosità per cosa svelerà l’allestimento è grande.

Ma quando mancano solo due giorni all’inaugurazione, qualcuno entra nella galleria e lo uccide. Poco dopo, anche la casa del celebre scrittore Henning Bauer, candidato al premio Nobel per la letteratura in pieno blocco creativo, è sconvolta da un’aggressione brutale. Difficile non pensare che i crimini siano in qualche modo legati.

Tanto più che i due uomini si conoscevano bene, essendo entrambi tra i fondatori del Blanche, un club culturale aperto a un ristretto numero di prescelti. Luogo di potere e contatti necessari a farsi strada nel cangiante mondo delle arti, il Blanche è una tappa obbligata per chiunque sulla scena svedese voglia ottenere fama e visibilità con un romanzo, una raccolta di poesie o un’installazione. Mentre le indagini di Patrik Hedström e della sua squadra procedono a fatica, Erica è alle prese con un nuovo libro.

E nelle sue ricerche su un caso di omicidio che risale al 1980, riesce a trovare un collegamento proprio con il Blanche e le persone coinvolte negli eventi che hanno di recente scosso Fjällbacka. A riprova che l’eco delle menzogne risuona sempre a lungo.

Camilla Läckberg

Jean Edith Camilla  Eriksson, meglio nota come Camilla Läckberg (Fjällbacka, 30 agosto 1974), è una nota scrittrice svedese. Laureata in economia ed impegnata con una professione legata al mondo del marketing, scopre la passione della scrittura in giovane età. Quello che nasce come un hobby, però, si trasforma presto in un vero e proprio lavoro, perché il suo “Principessa di ghiaccio” diventa il primo di una lunga serie di romanzi amatissimi dal pubblico svedese e non solo!

L’autrice de “Il figlio sbagliato” ha infatti pubblicato ben undici romanzi e due raccolte di racconti, ed è al momento una delle scrittrici più vendute in Svezia e fra le più apprezzate, nel campo del thriller, in ambito internazionale.

Marsilio ha pubblicato in Italia i dieci libri della serie di Fjällbacka – che hanno ispirato la serie tv Omicidi tra i fiordi –, la raccolta di racconti Tempesta di neve e profumo di mandorle e i due romanzi della Storia di FayeLa gabbia dorata e Ali d’argento. Camilla Läckberg ha firmato come autrice anche la serie televisiva Hammarvik – Amori e altri omicidi. Nata e cresciuta a Fjällbacka, vive a Stoccolma con il marito e i quattro figli. Dopo Il codice dell’illusionistaLa setta è il secondo episodio della trilogia scritta a quattro mani con Henrik Fexeus.

La vocazione per la scrittura

In un’intervista a “La Repubblica”, Camilla Läckberg ha rivelato che la sua passione per la scrittura, ed in particolare per il mondo dei gialli, è nata in tenera età e non si è mai sopita. A quattro anni, la scrittrice immaginava già le prime scene del crimine, disegnando Babbo Natale che uccideva sua moglie. Nelle sue opere, Läckberg crea un universo di personaggi che ruotano attorno alla Svezia e che non fungono da semplici vittime o assassini, ma veicolano anche tematiche importanti, come quella femminista, che è spesso affrontata nelle opere di Camilla Läckberg.

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