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I Sussurri del cuore, amore e letteratura tra le pagine di un manga

Libri, sogni, intrecci amorosi, pittura, racconti fantastici. Sono questi gli ingredienti essenziale del manga di Aoi Hiragi, I Sussurri del cuore...
Dal manga al film, l’opera di Aoi Hiragi riadattata in versione cinematografica da Hayao Miyazaki vede protagonista una ragazza, Shizuku, la quale si innamora di un ragazzo con il quale condivide la passione per gli stessi libri

MILANO – Libri, sogni, intrecci amorosi, pittura, racconti fantastici. Sono questi gli ingredienti essenziale del manga di Aoi Hiragi, I Sussurri del cuore (in giapponese, Mimi wo sumeseba, letteralmente “se tendi l’orecchio”). Una storia che ha visto la luce in due serie: la prima, datata 1989, ha visto la luce nel 1990; il seguito, edito nel 1995, è intitolato “Momenti felici”.

LA STORIA – Il manga ruota attorno alle vicende della piccola Shizuku, una ragazza giapponese appena iscritta alle scuole medie. Spensierata e di buon cuore, Shizuku ha però una passione che la coinvolge immensamente: la lettura.
Non trascorre giorno senza che la ragazzina dedichi ore a leggere i suoi amati romanzi fantastici, ed è proprio attraverso i libri che Shizuku arriverà a conoscere Seiji. Un giorno, in biblioteca, nota infatti che ogni libro da lei letto era stato precedentemente tenuto in prestito da un misterioso ragazzo.
Incuriosita dalla coincidenza, Shizuku dipinge con l’immaginazione un idilliaco incontro con Seiji, ma prontamente verrà delusa dalla realtà dei fatti: il ragazzo è infatti burbero e scontroso, e non esita a prendere in giro la piccola Shizuku. Eppure basteranno una serie di circostanze inattese ad avvicinare i due ragazzi, facendogli a vicenda venire a conoscenza di lati dei loro caratteri prima d’allora inarrivabili.

IL MANGA – La struttura interna del manga si sviluppa su più livelli narrativi, poiché, oltre alla storia che vede protagonisti Shizuku e Seiji, un ruolo di spicco è ricoperto dai romanzi che i due ragazzi leggono di volta in volta. Un coinvolgente viaggio guidato dall’immaginazione attraverso il mondo della letteratura e della pittura rende sogno e realtà indistinguibili, trascinando i lettori in ambienti sconosciuti e tutt’altro che limitati agli amori adolescenziali.

HAYAO MIYAZAKI E LO STUDIO GHIBLI – Particolarmente meritevole di attenzione è però l’adattamento cinematografico, intitolato I sospiri del mio cuore, offerto dallo Studio Ghibli e che porta l’inconfondibile firma del grande Hayao Miyazaki. L’edizione italiana, distribuita nel 2011, ha seguito l’originale giapponese di ben 16 anni. Nonostante ciò, lo straordinario lavoro dello studio d’animazione (già vincitore di un Leone d’Oro e di un Oscar per il miglior film d’animazione con La città incantata), porta gli spettatori fuori da qualsiasi contesto temporale, accompagnandolo per mano attraverso le immagini e le musiche che appartengono ad un mondo privo di spazio e di tempo come solo quello della letteratura sa esserlo.

Andrea Arricale

8 maggio 2013

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