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I dodici posti di Londra che ogni booklover dovrebbe visitare

Molti amanti dei libri la conosceranno giร  bene, altri magari ci vivono o ci hanno vissuto un periodo della propria vita, alcuni la immaginano cosรฌ come viene fuori dalle pagine dei tanti libri in cui รจ descritta...

Tra le città più belle da visitare per ogni booklover, sicuramente non può mancare Londra, patria di tantissimi scrittori che hanno fatto la storia della letteratura inglese.

 

MILANO – Molti amanti dei libri la conosceranno già bene, altri magari ci vivono o ci hanno vissuto un periodo della propria vita, alcuni la immaginano così come viene fuori dalle pagine dei tanti libri in cui è descritta: Londra è una città che per chi ama i libri ha un fascino particolare. Esistono diversi punti nella città nati per celebrare gli scrittori che l’hanno fatta vivere attraverso le proprie opere, luoghi assolutamente da visitare per ogni booklover. Il sito Buzzfeed propone una selezione di questi luoghi:

 

Il George Inn, al 77  Borough High Street, consigliato per i fan di Charles Dickens e William Shakespeare. Risalente al 16esimo secolo, l’edificio può vantare sia Shakespeare che Dickens fra i propri ospiti. Ammirando le sue forme provenienti da un’epoca così diversa, è quasi possibile convincersi di aver viaggiato nel tempo.

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I giardini di Bloomsbury, a Camden, tra Euston Road e Holborn, ideali per i fan di Virginia Woolf, John Maynard Keynes, E. M. Forster, Lytton Strachey, T.S. Eliot e Mary Shelley. I bellissimi giardini, noto punto di ritrovo di scrittori, artisti e intellettuali negli anni ’20 e ’30, hanno anche altre forme di legami letterari. Da Gordon Square, ad esempio, è possibile vedere le case di  Lytton Strachey, John Maynard Keynes e Virginia Woolf; da Russel Square si può osservare  Faber & Faber, dove T.S. Eliot ha lavorato, oppure dare un’occhiata all’87 Marchmont Street, casa di   Mary e Percy Bysshe Shelley.

 

La British Library, al 96 Euston Road, ideale per i fan di Jane Austen, Virginia Woolf, Charles Dickens, Shakespeare, e in generale dei manoscritti originali e dei testi storici. Fermata necessaria per i booklovers, anche solo per il fatto che la British Library è la più grande libreria al mondo per numero di libri catalogati. Oltre alla vastissima fornitura del catalogo, la libreria vanta anche una splendida collezione di documenti storici e manoscritti originali, tra i quali  Beowulf, i Canterbury Tales, Jane Eyre, e Mrs Dalloway.

 

Il negozio di Harry Potter al binario  9¾, presso la stazione di King’s Cross, tappa obbligata per i fan della saga targata J.K. Rowling, e in generale per chi ama la magia. Una metà carrello, con tanto di gabbia per i gufi, sotto al cartello ‘Platform 9¾’ e tanto basta per sentirsi a metà strada verso Hogwarts. Ma la magia dura il tempo di scattare una foto, e gli aspiranti maghi possono consolarsi con il negozio dedicato al mondo di Harry Potter, tra bacchette magiche Ollivander e Gelatine Tuttigusti+1.

 

Le colonne d’Ercole, al 7 Greek Street, dedicate ai fan di Charles Dickens, Martin Amis, Julian Barnes e Ian McEwan.

Il pub risale al 1910, ma una taverna con lo stesso nome ha occupato lo stesso posto sin dal 1730. Sembra che il posto abbia ispirato Dickens al punto di usare il nome ne Le due città, e anche recentemente ha attirato il meglio della scena letteraria londinese, tra cui Martin Amis, Julian Barnes e Ian McEwan.

 

La casa di Sherlock Holmes, al 221b Baker Street, sogno segreto per tutti i fan dei libri di Sir Arthur Conan Doyle, e per gli amani dei gialli e dell’età vittoriana. Ogni edificio intorno al 221b di Baker Street parla di lui: il grande investigatore nato dalla penna di Conan Doyle attira sempre tantissimi turisti e curiosi all’interno della sua casa-museo, ricreata secondo quanto descritto dal suo inventore. È possibile poi trovare tanti oggetti che faranno impazzire gli amanti di Sherlock Holems nel negozio di souvenir: non solo le classiche tazze, magliette e portachiavi, ma anche cappelli, bastoni da passeggio e, ovviamente, libri.

 

La Taverna Fitzroy, al 16 Charlotte Street, per i fan di Dylan Thomas e George Orwell.

Luogo di ritrovo per gli artisti tra gli anni ’30 e ’40, tra i suoi nomi più celebri la Taverna Fitzroy può vantare Dylan Thomas e George Orwell, le cui foto sono appese sul muro Bar degli Artisti e degli Scrittori.

Il museo di Charles Dickens, al 48 Doughty Street, da vedere per i fan dell’epoca vittoriana e del grande scrittore.

Nato all’interno della casa in cui Dickens ha vissuto dal 1837 al 1839, il museo ricostruisce perfettamente l’abitazione, con pregiati mobili d’epoca:  perfetto ritratto della vita di Dickens, ma anche in generale dello stile di vita delle classi agiate nella Londra vittoriana.

 

Il negozio di libri di Charing Cross Road, tra Leicester Square e Tottenham Court Road, per gli amanti dei libri. E basta. Al 72 di Charing Cross Road sorge un luogo sacro per i book lover: Quinto & Francis Edwards è un meraviglioso negozio di libri, infatti, che offre una vasta selezione di libri rari e antichi. Al numero 6 sorge invece Any Amount of Books, dove sembra che i libri fuoriescano direttamente dalle pareti. Foyles, al 113-119, offre invece una vastissima selezione di libri sia nuovi che di seconda mano. Insomma, ce n’è per tutti i gusti (e tasche).

 

La French House, al 49 Dean Street, consigliata ai fan di Dylan Thomas e Brendan Behan.

Altro punto di ritrovo bohemienne, il pub si fregia di essere un posto ideale per le conversazioni, al punto da seguire una rigida politica di ‘no musica, no televisione e no cellulari’.

 

Il monumento A Conversation with Oscar Wilde, ad Adelaide Street vicino Trafalgar Square, dedicato ai fan di Oscar Wilde.

Perchè non sedersi sulla panchina e scambiare quattro chiacchiere il grande scrittore? Magari usando qualcuna delle sue memorabili citazioni, come quella incisa nel granito: ‘Siamo tutti a terra, ma alcuni di noi guardano verso le stelle’.

 

Lo Shakespeare’s Globe, al 21 New Globe Walk, conclude la lista per tutti gli amanti di Shakespeare e dell’era elisabettiana. La lista non sarebbe completa senza la fedele ricostruzione dell’ Elizabethan Globe. Anche in questo caso, non può mancare la visita al negozio di souvenir, dove è possibile acquistare molti oggetti che sembrano provenire dall’epoca del grande drammaturgo, oltre naturalmente alle sue immortali opere.

Elena Liguori

21 maggio 2014
 
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