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I 10 labirinti letterari italiani e artistici famosi in tutto il mondo

Il labirinto è una struttura, solitamente di vaste dimensioni, costruita in modo tale che risulti difficile per chi vi entra trovare l'uscita. Simbolo indiscusso della mitologia greca, in epoca moderna si è ripreso il simbolo del labirinto con nuovo interesse...

Il tema del labirinto è stato ripreso da vari artisti, nella letteratura come nelle arti grafiche, sfruttando di volta in volta diverse metafore evocate dall’immagine del labirinto. Scopriamo insieme i 10 labirinti letterari e dal forte richiamo artistico più affascinanti che contraddistinguono il nostro Paese

MILANO – Il labirinto è una struttura, solitamente di vaste dimensioni, costruita in modo tale che risulti difficile per chi vi entra trovare l’uscita. Simbolo indiscusso della mitologia greca, in epoca moderna si è ripreso il simbolo del labirinto con nuovo interesse, metafora della condizione dell’uomo moderno. Il tema del labirinto è stato ripreso da vari artisti, nella letteratura come nelle arti grafiche, sfruttando di volta in volta diverse metafore evocate dall’immagine del labirinto. Lo scrittore argentino Jorge Luis Borges ha dedicato diverse novelle al tema del labirinto, che spesso simboleggia l’imperscrutabilità del disegno divino che ha creato l’universo (come ne La biblioteca di Babele, La casa di Asterione), o l’universo stesso (come ne I due re e i due labirinti), o la conoscenza umana, pur sempre limitata però rispetto a quella divina (L’immortale, oppure Esame dell’opera di Herbert Quain). E proprio al celebre autore argentino sono dedicati diversi labirinti, ultimo quello di bambù ideato dall’editore Franco Maria Ricci a Fontellato in provincia di Parma. Esso è il più grande d’Europa, ma non è l’unico labirinto della Penisola.  Eccovi di seguito i 10 labirinti italiani più affascinanti:

Villa Pisani, Stra, Veneto

 
Villa Pisani (costruita a partire nel 1721 per la nobile famiglia veneziana dei Pisani di Santo Stefano) è, infatti,  famosa per il suo labirinto di siepi di bosso, uno dei tre labirinti in siepe sopravvissuti fino ad oggi in Italia. Declamato dal poeta D’Annunzio, usato da Pasolini per le riprese del film Porcile, qui è possibile ripercorrere con gli occhi un pezzetto di storia della letteratura italiana e godere di un paesaggio insolito e poetico.
 
Labirinto di Borges all’Isola San Giorgio, Venezia

Si tratta di una ricostruzione del giardino-labirinto che l’architetto Randoll Coate progettò in onore di Jorge Louis Borges , in occasione dei 25 anni dalla morte dello scrittore argentino. E’ ispirato a “Il giardino dei sentieri che si biforcano”, uno dei racconti più noti di Borges, ed è composto da 3250 piante di bosso che riproducono il nome del poeta come se fosse scritto sulle pagine di un enorme libro aperto.
 
Castello di Donna Fugata, Ragusa

Fiore all’occhiello della provincia, il Castello di Donna Fugata rappresenta una delle più suggestive opere architettoniche di tutto il territorio, e viene spesso accostato al castello del celebre romanzo il “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa; accostamento improprio se si pensa che il castello in questione è quello di Palma di Montechiaro (situato a circa cento chilometri di distanza). All’interno del parco troviamo il labirinto in pietra, particolarmente suggestivo e realizzato secondo la tipica costruzione dell’intero territorio ragusano del muretto a secco.
 
Villa Giusti, Verona

Si tratta di uno dei labirinti più antichi d’Europa: in siepi di bosco, piccolo ma difficile nel tracciato, era già inserito nell’originale impianto cinquecentesco. Con una scala a chiocciola che si snoda dalla torretta-campanile e che porta alla terrazza del belvedere, l’atmosfera romantica richiamata dal labirinto sembra ispirarsi ai grandi romanzi d’amore come Romeo e Giulietta.

 
Villa Garzoni, Collodi

Un “cortese” palazzo di fine 600 nasconde un grazioso labirinto, che separa il giardino dalla villa. Di gusto squisitamente Barocco anche all’interno di questo maniero il labirinto assurge a preludio della zona ombrosa che portava ai luoghi d’ incontro tra dame e cavalieri. Ci lavorò come giardiniere anche il padre di Carlo Lorenzini, autore de Le avventure di Pinocchio.

 
Giardini di Boboli, Firenze

Patrimonio Unesco , il Giardino di Boboli, sorge nello straordinario parco della reggia dei Medici. Meraviglia indiscussa di Firenze, questa geometria di siepi e cespugli racchiude la famosa Fontana dei Mostaccini, la cui sequenza di cascatelle costituisce un’eccezionale testimonianza secentesca degli antichi abbeveratoi per gli uccelli da richiamo.

 
Il labirinto vinicolo di Kranzelhof, Merano

Il Giardino Labirinto della tenuta Kränzel: unico nel suo genere nasce a seguito dell’ampliamento di una tenuta vinicola, in seguito ad uno scambio d’opinioni tra amici ed eventuali partner. L’idea del labirinto nacque in virtù della costellazione della tenuta e dell’estensione dell’area.  Al suo interno, oltre alle vigne tradizionali, la Tenuta medievale e uno spazio per le esposizioni artistiche.

 
Castello San Pelagio, Padova

A Padova, precisamente al Castello di San Pelagio, esiste una villa che, nel ‘700, viene interamente rimaneggiata dai Conti Zaborra per meglio svolgere le funzioni agricole alle quali è da sempre adibita. Due i labirinti racchiusi in questo scrigno di mura: quello del minotauro e quello degli specchi. Il secondo è dedicato a D’Annunzio: il corridoio di specchi simboleggia il concetto di ‘doppia identità’.
 
Il labirinto di bambù di Franco Maria Ricci a Fontanellato

Franco Maria Ricci, divenuto celebre grazie a libri d’arte sofisticati e una rivista che ha fatto storia (FMR) ha progettato a Fontanellato (Parma) il più grande labirinto verde al mondo. Otto ettari di labirinto, 300 metri quadrati, tre chilometri di percorso totale sotto gallerie vegetali alte cinque metri, si tratta di un labirinto completamente vegetale che si inerpica su canne di bambù. “Ho discusso di labirinti  tutta la vita, con Italo Calvino, con Roland Barthes, con Jorge Luis  Borges. Lui ne era ossessionato, li citava continuamente nei suoi  racconti, come nel Tema del traditore e dell’eroe, dal quale Bernardo Bertolucci trasse il suo La strategia del ragno. Borges rimase ospite  a casa mia venti giorni, negli anni Ottanta, e fu allora che iniziai  a pensare di costruire un labirinto vero“.

 
Parco della Preistoria, Rivolta d’Adda

Partite carichi di entusiasmo per visitare il meraviglioso labirinto verde sito nel Parco della preistoria a Cremona: in un bosco secolare sulla sponda sinistra del fiume Adda, su una superficie di oltre 100 ettari di terreno, in un ambiente dove si fondono le paludi con i prati, i laghetti ed il fiume, è stato costruito questo parco tematico, in cui prendono forma gli animali della preistoria e successivamente la storia dell’uomo primitivo. Costruito con siepi imponenti e fitte, ricalca le migliori reminiscenze favolistiche di grandi e piccini.
 
14 giugno 2015
 
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