Arriva nelle sale il fenomeno editoriale che ha conquistato l’America e che si appresta a diventare cult anche in Italia
MILANO – Distribuito dalla Warner Bros arriva in Italia il kolossal tratto dalla trilogia della scrittrice americana Suzanne Collins. Con i suoi oltre 350 milioni di dollari incassati fino ad oggi, Hunger Games si appresta a bissare il successo planetario di pellicole come Harry Potter e Twilight. Il film, diretto dal regista Gary Ross, è il primo della serie e, grazie ad una trama ricca di colpi di scena e al talento della giovane attrice Jennifer Lawrence, tiene lo spettatore col fiato sospeso fino all’ultima scena.
LA STORIA – In Hunger Games viene descritta una società abbagliata da una ricchezza ostentata, fomentata da icone dell’entertainment create ad hoc in cruenti reality show che servono ad intrattenere le persone per distoglierle dai problemi reali e renderle più facilmente manipolabili. Lo scenario descritto è quello di un futuro post apocalittico in cui si è ossessionati dall’intrattenimento ad ogni costo, dalla spettacolarizzazione delle guerre e dalla totale assenza di valori. La storia inizia quando Katniss, la giovane protagonista, si offre volontaria al posto della sorellina estratta a sorte per partecipare agli annuali Hunger Games, i giochi mortali in cui 24 giovani, appartenenti ai 12 distretti dell’immaginaria città di Panem, sono costretti a sfidarsi in un combattimento all’ultimo sangue nell’arena televisiva. Alla fine del ci sarà solo un vincitore, quello che sarà riuscito a rimanere in vita uccidendo tutti gli avversari. Il crudele reality è una sorta di punizione dovuta all’antica ribellione di uno dei distretti e serve al governatore di Panem per mantenere un regime di terrore e avere pieno controllo sui suoi sudditi.
DA ORWELL A GOLDING – Il libro di Suzanne Collins è un’amara riflessione su tematiche che vanno oltre la mera storia di Katniss ma spaziano dalla spettacolarizzazione dei sentimenti all’analisi dei regimi totalitari. Un sapiente mix tra “1984” di Orwell e “Il mondo nuovo” di Huxley, due classici della letteratura che sviscerano e portano all’estremo le dittature, mostrando come, in assenza di diritti e di libertà, la prima cosa a venir meno sia il rispetto, per sé stessi e per il prossimo, e come l’individuo venga portato quasi alla de-umanizzazione. Una condizione che viene resa ancor più emblematica ne “Il signore delle mosche” di Golding in cui l’autore presenta il ritratto di una società in cui la natura umana è corrotta fin dall’infanzia. Nella trilogia di Suzanne Collins, tuttavia, emerge la scintilla di un possibile riscatto: la giovane Katniss, eroina coraggiosa che continua a lottare nonostante il sistema del quale fa parte tenti di instillare in lei il seme della corruzione, dimostra come alla fine avere dei valori saldi ai quali aggrapparsi possa davvero fare la differenza.
LA SAGA CHE HA CONQUISTATO I GIOVANI – Hunger Games è il primo libro della trilogia che ha fatto impazzire milioni di ragazzi in tutto il mondo ed è stato tradotto in ben 26 paesi. In Italia, sia il primo che il secondo volume, “La ragazza di fuoco”, sono editi da Mondadori e il 15 maggio è prevista l’uscita del terzo e ultimo episodio dal titolo “Il canto della rivolta”. Ma cosa si nasconde dietro questo successo planetario? Nonostante le tematiche a tratti cruente e le innumerevoli difficoltà che i protagonisti sono costretti ad affrontare, ciò che permea tutto il libro sono i sentimenti e la delicata purezza di Katniss che, nonostante tutto, rimane fedele a sé stessa e ai suoi ideali. E forse questo è ciò che oggi come oggi colpisce e affascina allo stesso tempo. Hunger Games è un prodotto pensato per un pubblico giovane ma ha il pregio di travalicare la trama e offrire spunti di riflessione.
2 maggio 2012
