Henri Émile Benoît Matisse è stato un pittore, incisore, illustratore e scultore francese. Il suo stile è caratterizzato dalla predominanza del colore, che diventa protagonista al di là della forma. Influenzato dai post-impressionisti, ha trovato la sua strada diventando uno dei maggiori esponenti della pittura del ventesimo secolo
MILANO – Oggi il mondo dell’arte ricorda la scomparsa di uno dei più importanti pittori del XX secolo, Henri Matisse, scomparso proprio il 3 novembre 1954 a Nizza. Matisse cominciò a dipingere all’età di vent’anni, quando, a seguito di un attacco di pendicite, si vide costretto a letto. Ovviamente la scelta non piacque per nulla al padre, che cercò di ostacolarlo in tutti i modi.
LA VITA – I primi soggetti dipinti da Matisse furono nature morte e paesaggi, in piena tradizione fiamminga. Nel 1896 espose 5 tele al salone della Société Nationale des Beaux-Arts e lo stato francese ne acquistò due. Nel 1897 e 1898 visitò al largo delle coste della Bretagna.il pittore John Peter Russell, che lo introdusse all’Impressionismo e ai lavori di Van Gogh, segnando una svolta nello stile di Matisse. Influenzato dai lavori dei post-impressionisti come Paul Cézanne, Gauguin, Van Gogh e Paul Signac, ma anche dall’arte giapponese, fece del colore l’elemento cruciale dei suoi dipinti. Nel 1905 si trasferì nel sud della Francia, per lavorare con André Derain.
IL FAUVISMO – Al Salon d’Automne del 1905, diversi artisti presentarono quadri dai colori violenti, spesso dissonanti, per esprimere emozioni, senza riguardo per il colore naturale del soggetto. Matisse mostrò Finestra aperta e Donna col cappello. Gli artisti vennero presto denominati Fauves (fiere, bestie selvagge) e Matisse fu riconosciuto come uno dei suoi maggiori esponenti. Attorno al 1904 Matisse incontrò Pablo Picasso, di 12 anni più giovane. I due divennero grandi amici, ma anche artisticamente rivali. Matisse e Picasso si incontrarono per la prima volta nel salotto parigino di Gertrude Stein e della compagna Alice B. Toklas. Durante la prima decade del ventesimo secolo Gertrude Stein, assieme ai fratelli fu un’importante collezionista e sostenitrice del lavoro di Matisse. Tra il 1937 e il 1954, Mtisse esplorò la tecnica dei ritagli, i famosi “Cuts-Out”: composizioni figurative a collage, a uno o più colori, per i quali usava cartoncini leggeri, sia per lo sfondo sia per il disegno. E proprio i “Cuts-Out” sono protagonisti di una grande mostra al MoMA di New York fino all’8 febbraio 2015.
3 novembre 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA