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Giuseppe Parini, le frasi più belle del padre del Neoclassicismo italiano

Nel 1729 nasceva Giuseppe Parini, uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo e dell’Illuminismo italiano. Oggi, per ricordare la sua opera letteraria abbiamo selezionato le sue citazioni più famose...

Nel 1729 nasceva Giuseppe Parini, uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo e dell’Illuminismo italiano. Oggi, per ricordare la sua opera letteraria abbiamo selezionato le sue citazioni più famose

 

MILANO – Figlio di un modesto mercante di stoffe, frequentò le scuole di S. Alessandro o Arcimbolde, tenute dai barnabiti. Nel 1752, grazie alla modesta sicurezza economica dovuta alla rendita della prozia Annamaria Lattuada (che aveva ottenuto nel 1751 in seguito ad una causa con l’esecutore testamentario, Antonio Rigola), il giovane chierico pubblicò una prima raccolta di rime, Alcune poesie di Ripano Eupilino (Ripano è l’anagramma di Parino, Eupili è il nome greco del lago di Pusiano: Parino da Eupili) sotto forma di novantaquattro componimenti di carattere sacro, profano, amoroso, pastorale e satirico, che risentono della sua prima formazione culturale e soprattutto dello spirito bernesco. Da questi versi semplici e non encomiastici, emerge l’immagine di un giovane ancora socialmente e intellettualmente isolato, che non conosce i dibattiti dell’ambiente lombardo ma che è ancora rivolto all’ambito dell’Accademia dell’Arcadia e del classicismo cinquecentesco. Oggi, per ricordare la figura di Giuseppe Parini, uno dei più grandi poeti italiani, abbiamo selezionato le sue frasi più celebri. Leggete e condividete.

 

“Tutta la sapienza consiste nel diffidare de’ nostri sensi e delle nostre passioni.”

 

“Se io avessi a resuscitare, io per me prima d’ogni altra cosa desidererei d’esser uomo dabbene; in secondo luogo d’essere uomo sano, dipoi d’esser uomo d’ingegno, quindi d’esser uomo ricco.”

 

“O tiranno signore de’ miseri mortali, o male, o persuasore orribile di mali, Bisogno, e che non spezza tua indomita fierezza…”

 

“Me non nato a percuotere le dure, illustri porte,
nudo accorrà, ma libero, il regno della morte.”

 

“Amor con l’età fervida convien che si dilegue; ma l’amistà ne segue fino a l’estremo dì. Le belle, ch’or s’involano schife da noi lontano, verranci allor pian piano lor brindisi ad offrir. E noi compagni amabili che far con esse allora? Seco un bicchiere ancora bevere, e poi morir.”

 

“Chi de la gloria è vago sol di virtù sia pago.”

 

“Ben folle è quegli che a rischio de la vita onor si merca.”

 

“Dall’alma origin solo han le lodevol’opre. Mal giova illustre sangue ad animo che langue.”

 

23 maggio 2015

 

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