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Giuda edizioni, la piccola casa editrice di fumetti che vuole ridisegnare il mondo

Le fortune del graphic novel, il romanzo grafico, stanno crescendo sempre più in Italia. Non adeguatamente valorizzato in passato, il fumetto sta ora attirando l'attenzione degli editori, tanto che sono nate case editrici specializzate in questo campo. Tra queste, Giuda edizioni è una fucina di progetti grafici avanguardistici: così ce la presenta Elettra Stamboulis...

Elettra Stamboulis della redazione di Giuda ci presenta la storia e la linea editoriale della casa editrice

MILANO – Le fortune del graphic novel, il romanzo grafico, stanno crescendo sempre più in Italia. Non adeguatamente valorizzato in passato, il fumetto sta ora attirando l’attenzione degli editori, tanto che sono nate case editrici specializzate in questo campo. Tra queste, Giuda edizioni è una fucina di progetti grafici avanguardistici: così ce la presenta Elettra Stamboulis, che oltre a far parte della redazione è anche sceneggiatrice per il fumetto e ha collaborato con numerosi autori come autrice di testi per graphic novel. È inoltre curatrice di Komikazen – Festival Internazionale del fumetto di Realtà che si tiene ogni anno a Ravenna e come curatrice ha curato le mostre di Marjane Satrapi, Joe Sacco, Danijel Zezelj e altri importanti autori del fumetto internazionale e nazionale.

Com’è nata, quando e con quale intento Giuda edizioni?
Giuda è nata come costola di associazione Mirada nel 2009, sostanzialmente per editare un progetto di rivista dall’omonimo titolo che indaga il rapporto tra geografia, che è disegno del mondo, e fumetto. Poi è diventata una casa editrice per gli autori del collettivo della rivista, dove possono pubblicare progetti di ricerca grafica particolarmente avanguardistici, senza l’ansia del marketing ma solo della ricerca. Successivamente, incontrando altri autori per noi interessanti o per i temi o per lo stile, ha ampliato i titoli, rimanendo sempre un piccolissimo editore, che però ricerca sempre una qualità intensa sia di contenuto sia di forma.

Quali sono le linee guida del vostro progetto editoriale?
Disegnare il mondo, ridisegnarlo, segnarlo.

Quali titoli e autori hanno maggiormente contribuito a definire la vostra identità?
Gli autori di Giuda sono sostanzialmente membri del collettivo della rivista G.i.u.d.a Geographical Institute of Unconventional drawing art. Però sicuramente coloro che ne hanno fatto una casa editrice più ad ampio spettro sono Pino Creanza, che con il suo “Cairo blues” tradotto in Francia e Spagna nel 2014 porta il marchio all’estero, e Gord Hill, che con Felipe Cava e Raul sono gli autori stranieri pubblicati in italiano.

Ci può anticipare qualche novità in uscita?
Oltre a Gord Hill, che è il primo autore nativo a realizzare un fumetto pubblicato in Canada sulla storia dell’occupazione europea del continente americano, segnalo l’uscita anche di “Cattive abitudini” disegnato da Gianluca Costantini su testi delle canzoni di Emidio Clementi dei Massimo Volume. Pura musica per gli occhi.

19 gennaio 2014

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