Sei qui: Home » Libri » Giornata Mondiale del Libro, l’AIB lancia la campagna ”The right to e-read”

Giornata Mondiale del Libro, l’AIB lancia la campagna ”The right to e-read”

La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'Autore รจ per l'Associazione Italiana Biblioteche (AIB) l'occasione per richiamare l'attenzione sulla necessitร  di promuovere il diritto alla lettura digitale in biblioteca...

In occasione del 23 aprile 2014, l’Associazione Italiana Biblioteche promuove una campagna di sensibilizzazione al diritto della lettura digitale in biblioteca. Ne abbiamo parlato con la referente dell’iniziativa Rosa Maiello

MILANO – La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore è per l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) l’occasione per richiamare l’attenzione sulla necessità di promuovere il diritto alla lettura digitale in biblioteca. L’AIB organizza così, d’accordo con EBLIDA (The European Bureau of Library, Information and Documentation) la campagna di sensibilizzazione “The right to e-read”. L’obiettivo è quello di ottenere una riforma della legislazione in materia di diritto d’autore chiara, in grado di fornire alle biblioteche e a tutti i loro utenti l’accesso alle ricchezze della conoscenza e dell’immaginazione umana, indipendentemente dal formato e dal mezzo di comunicazione.

LO SBILANCIAMENTO DEL DIRITTO D’AUTORE – “Il diritto d’autore si basa sulle direttive europee, poi recepite a livello di legislazione nazionale”, spiega Rosa Maiello, coordinatore dell’osservatorio AIB sul Diritto d’Autore e Open Access e referente gruppo Information Law di EBLIDA. “Fondamentalmente, come abbiamo sottolineato anche in occasione della consultazione dell’Unione Europea per la riforma del diritto d’autore, questo sconta un problema fondamentale, condiviso a livello internazionale. Si è infatti venuto a creare uno sbilanciamento, soprattutto con la diffusione delle tecnologie digitali, tra gli interessi dei titolari dei diritti, e in particolari degli intermediari,  e quelli degli utenti, che le biblioteche contribuiscono a rendere effettivi. A nostro modo di vedere il sistema, che avvantaggia gli interessi dei titolari dei diritti, mette a repentaglio lo sviluppo e la diffusione della conoscenza.”

LA CRITICITÀ DEGLI EBOOK – “Uno dei punti di maggiore criticità si è evidenziato con lo sviluppo degli ebook”, prosegue Rosa Maiello. “Le biblioteche hanno da sempre offerto servizi fondamentali alla comunità, che vanno dall’acquisizione di libri e riviste adatti al pubblico di riferimento alla messa a disposizione di questi documenti attraverso la consultazione, il prestito e così via. Visto che le nuove tecnologie lo permettono, perché non consentirci di erogare questi servizi anche a distanza? Naturalmente nei limiti di un uso ragionevole, riproducendo le condizioni di utilizzabilità che sono valse per tanto tempo nelle biblioteche tradizionali. Il servizio di prestito tradizionale non è mai entrato in frizione con gli interessi dei titolari dei diritti, anzi è stato sempre recepito come un modo per far conoscere la letteratura disponibile e ampliare il pubblico dei lettori. Questo equilibrio è saltato, ingiustamente, quando si è passati al digitale. Non è blindando con misure tecnologiche di protezione estremamente restrittive, o con licenze d’uso che non permettono neanche le utilizzazioni  normalmente consentite con le pubblicazioni tradizionali, che si producono vantaggi a lungo termine per l’editoria. Di fatto i dati sulla lettura in Italia sono scoraggianti, e si sa che i servizi offerti dalle biblioteche sono fondamentali per conquistare nuovi lettori forti. I paletti e gli ostacoli, che arrivano fino al rifiuto a vendere da parte degli editori, non sono vantaggiosi neppure per loro.”

IL PARADOSSO DEL DIRITTO D’AUTORE – “Ci sono preoccupazioni smisurate per il rischio di infrazioni”, conclude Rosa Maiello. “In genere le leggi si basano sulla presupposizione che la maggior parte delle persone non commetta infrazioni, mentre il diritto d’autore si basa sul presupposto contrario: assume che l’infrazione sia diffusa e pone sempre più paletti per prevenirla.”

COSA CHIEDE L’AIB – L’AIB chiede dunque che le biblioteche possano comprare e-book a prezzi accettabili e li possano usare a condizioni ragionevoli, mentre molti editori allo stato attuale vendono gli e-book a prezzi elevati, o non li vendono affatto alle biblioteche.   
Chiede inoltre di poter offrire agli utenti delle biblioteche le edizioni più recenti, come si fa con i libri a stampa. Il problema è che alcuni editori (il 50%, secondo indagini recenti) rifiutano di fornire alle biblioteche le licenze d’uso necessarie a tale scopo.  
Chiede infine che tutti i cittadini, non solo quelli in grado di spendere, possano accedere liberamente al prestito di e-book nelle biblioteche pubbliche.

IL QUADRO GIURIDICO SUL PRESTITO DEGLI EBOOK – L’attuale quadro giuridico impedisce alle biblioteche di svolgere efficacemente i loro servizi di base per quanto riguarda l’acquisto e il prestito di e-book. Per i libri cartacei il diritto esclusivo di distribuzione si esaurisce in ambito comunitario dopo la prima vendita, il che consente a una biblioteca di selezionare e acquistare edizioni a stampa, e di prestarle agli utenti secondo le loro politiche di accesso alle collezioni, orientate alla massima soddisfazione dei bisogni del maggior numero di utenti possibili. Secondo l’interpretazione prevalente, l’accesso a contenuti online è un servizio non soggetto al regime di esaurimento comunitario, cosicché i titolari dei diritti sono liberi di decidere di volta in volta se consentire l’accesso ad un contenuto, con quali modalità, a quali condizioni tecniche ed economiche e per quanto tempo. Con questa interpretazione, saranno gli editori, e non i bibliotecari, ad avere il potere decisionale sulle collezioni e sui servizi digitali delle biblioteche. Ciò significa che le biblioteche non saranno più in grado di garantire il libero accesso ai contenuti, alle informazioni e alla cultura per i cittadini europei.
Nel luglio 2012, la Corte di Giustizia europea ha tuttavia stabilito che il regime di esaurimento relativo all’acquisto di software si applica sia ai download elettronici sia ai supporti fisici. Alcuni esperti legali sostengono che il regime di esaurimento dovrebbe valere anche per gli e-book.

L’EVENTO SU FACEBOOK – La campagna di sensibilizzazione prevede anche un evento social, promosso dall’AIB su Facebook, che culmine proprio oggi in occasione delle celebrazioni per la Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’Autore. Per aiutare l’AIB, basta aderire all’evento e divulgarlo tra i propri amici.

23 aprile 2014

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ยฉ Riproduzione Riservata