I giallisti italiani continuano a vivere una stagione d’oro, alimentata dalla loro passione che sa rinnovare le regole del genere, unendo tradizione e innovazione. Che si tratti di polizieschi classici o thriller psicologici, investigazioni di provincia o noir metropolitani, sono sempre più numerosi i lettori che scelgono il crimine “made in Italy” per le loro letture.
Dalla realtà quotidiana dei commissari di provincia al noir psicologico, dal giallo ironico alla tensione storica, questi cinque autori offrono una panoramica potente e appassionante del poliziesco italiano di oggi. In comune hanno la capacità di raccontare il nostro presente (o il nostro passato) attraverso l’investigazione: ogni delitto diventa il pretesto per indagare i meccanismi più oscuri della società e della mente umana.
Tra esordi folgoranti e voci già riconosciute, i giallisti italiani dimostrano che il genere è tutt’altro che statico. E che dietro ogni omicidio letterario, si nasconde una storia capace di raccontare molto più di un crimine.
Giallisti italiani: 5 autori tra esordi e riconferme
Antonio Fusco – Il commissario che indaga con la penna e la pistola
Poliziotto nella vita reale, scrittore nel cuore. Antonio Fusco è ormai un punto di riferimento per chi ama i gialli realistici e ben documentati. Il suo commissario Casabona è uno dei personaggi più amati del noir italiano: un uomo concreto, lontano dai cliché dell’eroe perfetto, con una profonda umanità e un senso della giustizia che vacilla, ma non cede mai. Il successo è arrivato con Il metodo della fenice, La pietà dell’acqua.
La sua scrittura è asciutta, precisa, costruita sull’esperienza diretta delle indagini. Non a caso, i suoi romanzi colpiscono per la verosimiglianza e per la capacità di raccontare le ombre del crimine senza spettacolarizzazioni, ma con una forte componente morale e introspettiva.
Piergiorgio Pulixi – Il noir che scava nell’anima
Piergiorgio Pulixi, classe 1982, è tra le voci più potenti del noir italiano contemporaneo. Cresciuto nella “scuola Sabot” di Massimo Carlotto, Pulixi ha costruito nel tempo una narrativa nera intensa e riflessiva, che intreccia mistero, indagine e grandi domande morali. Con la serie della polizia di Cagliari (La settima luna, Un colpo al cuore) e soprattutto con la trilogia dedicata a Biagio Mazzeo, ha dimostrato di saper trattare il lato oscuro della legge con lucidità e inquietudine.
Il suo romanzo Per mia colpa, finalista al Premio Bancarella, lo ha consacrato anche presso un pubblico più ampio. Nei suoi libri, la Sardegna è sfondo e personaggio, mentre i detective sono spesso divisi tra giustizia e compromesso, tra verità e istinto. Pulixi è uno di quegli autori che ti costringe a riflettere anche dopo aver chiuso il libro.
Luca D’Andrea – L’horror del crimine nelle montagne del Trentino
D’Andrea ha esordito nel 2016 con La sostanza del male, un thriller ambientato tra i ghiacci dell’Alto Adige che ha conquistato editori internazionali ancora prima dell’uscita italiana. Da allora, i suoi romanzi si sono distinti per una miscela perfetta di tensione narrativa, paesaggi naturali spaventosi e atmosfere che ricordano i migliori noir scandinavi.
Con Il respiro del sangue, Lissy e il recente La ragazza sbagliata, Luca D’Andrea ha confermato la sua capacità di costruire storie ipnotiche e claustrofobiche, capaci di far tremare i lettori. I suoi gialli sono romanzi psicologici travestiti da thriller: scavano nei segreti delle comunità montane e nei traumi dei protagonisti, mantenendo una scrittura coinvolgente e cinematografica.
Francesco Recami – L’ironia e l’indagine nella porta accanto
Per chi ama i gialli con un pizzico di ironia, Francesco Recami è la scelta giusta. Autore della serie cult della Casa di ringhiera, Recami ha inventato un mondo di piccoli delitti, intrighi condominiali e personaggi irresistibili, che si muovono tra cortili milanesi e scale cigolanti. Il suo protagonista, Amedeo Consonni, è un tappezziere in pensione diventato investigatore per caso, che riesce a risolvere misteri apparentemente insignificanti con sagacia e colpi di genio.
Con La casa di ringhiera, Il segreto di Angela, Commedia nera n. 1, Recami gioca con i meccanismi del giallo e della commedia sociale, offrendo una lettura divertente ma anche intelligente. Il suo stile è leggero ma mai banale, e le sue storie sono costruite con la precisione di un orologiaio, pronte a svelare verità amare tra una risata e un colpo di scena.
Marco Vichi – Il giallo storico con cuore toscano
Il commissario Bordelli
Marco Vichi è il creatore del commissario Bordelli, uno dei più amati detective della narrativa italiana. Ambientati nella Firenze degli anni Sessanta, i suoi romanzi mescolano l’indagine con la ricostruzione storica e sociale dell’Italia del dopoguerra. Bordelli è un poliziotto malinconico, pieno di dubbi e di umanità, che riflette i tormenti e le speranze di una nazione che cerca di rinascere.
Con titoli come Il commissario Bordelli, Una brutta faccenda, Non tutto è perduto, Vichi ha dato vita a una saga che attraversa la Storia e racconta, attraverso il crimine, le pieghe nascoste della coscienza collettiva. I suoi romanzi non sono mai solo gialli: sono racconti d’atmosfera, densi di memoria, spesso struggenti.