Finalmente in Italia il romanzo che tutti consigliano e che resterà per sempre nel cuore

14 Agosto 2025

“Quando le gru volano a sud” — titolo originale “When the Cranes Fly South” — è il romanzo d’esordio della scrittrice svedese Lisa Ridzén, che racconta una storia al tempo stesso semplice e universale. Uscito nel 2025 e subito accolto con entusiasmo negli Stati Uniti e nel Regno Unito, il

Finalmente in Italia il romanzo che tutti consigliano e che resterà per sempre nel cuore

Quando le gru volano a sud” — titolo originale “When the Cranes Fly South” — è il romanzo d’esordio della scrittrice svedese Lisa Ridzén, che racconta una storia al tempo stesso semplice e universale.

Uscito nel 2025 e subito accolto con entusiasmo negli Stati Uniti e nel Regno Unito, il libro ha trovato spazio tra le letture più consigliate dell’anno, conquistando il primo posto nell’Indie Next List di agosto 2025 — la prestigiosa selezione mensile curata dalle librerie indipendenti americane.

Un romanzo d’esordio che ha commosso il mondo: “Quando le gru volano a sud”

Parla di vita e di morte, di perdita e di amore, ma lo fa con una delicatezza che spiazza e, come ha scritto The Guardian, è “a novel anyone will take to heart… a simple yet effective meditation on mortality, love and care” — ossia “un romanzo che chiunque porterà nel cuore… una meditazione semplice ed efficace sulla mortalità, sull’amore e sulla cura”.

Un’amicizia che resiste a tutto

Il protagonista è Bo, un uomo burbero, forse troppo diretto e sicuramente poco incline ai sentimentalismi. Da lui ci si aspetterebbe di tutto da lui, eccetto vederlo prendersi cura di qualcuno… Eppure, quando la vita lo mette di fronte a un suo vecchio amico malato, Bo accetta la sfida e affronta insieme a lui l’inevitabile.

La storia si muove tra momenti di ironia e di commozione, mostrando quanto l’amicizia possa essere un’ancora anche nei momenti più difficili.

Non c’è melodramma forzato, niente discorsi strappalacrime architettati dall’autrice con lo scopo di far piangere il lettore; insomma, non c’è retorica: il dolore è raccontato per quello che è, senza veli, ma anche senza rinunciare alla leggerezza che a volte la vita ci concede nei momenti meno attesi. È proprio questa alternanza che rende il romanzo così umano, così vicino e, forse, così agrodolce.

L’accoglienza internazionale

Se The New York Times Book Review non gli ha dedicato una recensione ufficiale, il libro ha comunque ricevuto parole di elogio da firme e autori di primo piano. Lo scrittore bestseller Garth Stein, autore de “L’arte di correre sotto la pioggia”, ha scritto:

“A powerful, sneakily emotional meditation on life and death, and the foundational relationships in our lives. This is a book that will echo in your soul.”
“Una potente e sottilmente emotiva meditazione sulla vita e sulla morte, e sulle relazioni fondamentali della nostra esistenza. Un libro che echeggerà nella tua anima.”

Anche Fredrik Backman, autore svedese amatissimo in tutto il mondo per “L’uomo che metteva in ordine il mondo”, lo ha definito:

“The kind of book you give to someone when you’re really trying to say ‘I’ve been thinking about you’… One of those ‘you’ll laugh, you’ll cry, you’ll want to buy twenty copies and give them to everyone you love’ books.”
“Il tipo di libro che regali a qualcuno quando vuoi davvero dire ‘ho pensato a te’… Uno di quei libri in cui ridi, piangi, e poi vuoi comprare venti copie per regalarle a tutti quelli che ami.”

Il Library Journal, rivista statunitense di riferimento per biblioteche e lettori, ha sottolineato la capacità dell’autrice di creare un protagonista che lascia il segno:

“In Bo, Ridzén has created a character who can evoke empathy in anyone.”
“In Bo, Ridzén ha creato un personaggio capace di suscitare empatia in chiunque.”

Il Southern Bookseller Review ha scelto invece un approccio più emotivo:

“Profound, poignant, and achingly sad… perfect reading for anyone who has ever loved and lost someone.”
“Profondo, toccante e dolorosamente triste… una lettura perfetta per chiunque abbia mai amato e perso qualcuno.”

Il blog letterario Man of la Book ha offerto una prospettiva più colloquiale, quasi confidenziale:

“Readable, emotional, and thought-provoking … a gentle kind of sorrow … maybe we’re missing a trick or two on this side of the pond.”
“Scorrevole, emozionante e stimolante… un dolore gentile… forse, da questa parte dell’oceano, ci stiamo perdendo qualcosa.”

Tutte queste voci, pur nella diversità di toni, convergono su un punto: “Quando le gru volano a sud” è un romanzo che parla direttamente al cuore del lettore, senza artifici, e lo fa con un linguaggio limpido e diretto.

Temi e stile di “Quando le gru volano a sud”

Il romanzo affronta temi universali: il legame tra due persone, la malattia, il tempo che scorre, il congedo dalla vita. Ce ne sono tanti come questo, è vero, ma Ridzén non indulge mai nel patetico e ogni scena da lei trattata è costruita con misura. Lascia che siano i gesti dei suoi personaggi, le piccole attenzioni e i silenzi a raccontare quello che le parole non possono; perché alle volte sono anche questi a rendere più verosimile un dialogo.

La prosa è nitida, essenziale, e proprio per questo arriva dritta al punto. Come nota The Guardian, è una meditazione più che una storia lineare, e la sua forza sta nella capacità di alternare momenti di riflessione profonda a episodi di quotidianità, con quella naturalezza che solo chi ha osservato a lungo la vita può restituire.

Un successo anche fuori dai circuiti tradizionali

Oltre al primo posto nell’Indie Next List di agosto 2025, “Quando le gru volano a sud” è stato uno dei titoli più consigliati dalle librerie indipendenti americane e ha avuto un passaparola costante, alimentato anche dalle presentazioni dell’autrice e dalle recensioni entusiaste dei lettori. Le critiche positive di autori come Fredrik Backman e Garth Stein ha contribuito a farlo conoscere a un pubblico ampio, mentre le recensioni su riviste e blog letterari hanno consolidato la percezione di trovarsi davanti a un debutto importante.

Due righe su Lisa Ridzén

Lisa Ridzén è una scrittrice svedese che, prima di pubblicare il suo primo romanzo, ha lavorato per anni in ambito educativo e sociale. Questa esperienza, a contatto con le persone e con le fragilità umane, traspare chiaramente nella sua scrittura: i suoi personaggi non sono mai stereotipi, ma ritratti complessi e reali, capaci di risuonare con chi legge. “Quando le gru volano a sud” segna il suo ingresso ufficiale nel panorama letterario internazionale, con una voce già matura e riconoscibile.

Perché leggerlo

“Quando le gru volano a sud” non è un romanzo che si dimentica facilmente. È un libro che invita a riflettere sulla vita e sulla morte senza paura, ricordandoci che la cura reciproca e l’amicizia sono tra le cose più preziose che abbiamo. È la dimostrazione che la letteratura, anche nei suoi registri più sobri, può toccare corde universali e parlare a chiunque.

Come scrive Garth Stein, è “a book that will echo in your soul” — e, una volta chiuso, resterà lì, come il volo lento e maestoso delle gru che migrano verso sud.

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