Fëdor Dostoevskij (1821-1881) è uno degli scrittori più influenti della letteratura mondiale. Le sue opere affrontano temi come la moralità, la fede, la colpa, il libero arbitrio e la natura umana, spesso con una profondità psicologica straordinaria.
Dostoevskij visse una vita turbolenta: fu arrestato nel 1849 per attività politiche sovversive e condannato a morte, ma la sentenza fu commutata in lavori forzati in Siberia. Questa esperienza segnò profondamente la sua visione del mondo e della società, portandolo a riflettere sulla sofferenza, la redenzione e il destino dell’uomo.
Dostoevskij è spesso considerato il precursore dell’esistenzialismo e della letteratura psicologica moderna, influenzando scrittori come Nietzsche, Freud, Camus e Sartre. La sua scrittura intensa, ricca di dialoghi interiori e riflessioni filosofiche, continua a essere studiata e amata in tutto il mondo.
Leggere Fëdor Dostoevskij significa immergersi nelle profondità dell’animo umano, affrontare dilemmi morali universali e interrogarsi sul senso della vita.
Fëdor Dostoevskij: 5 libri da leggere
Delitto e castigo (1866)
Uno dei romanzi più celebri di Fëdor Dostoevskij, Delitto e castigo è un viaggio nei meandri della coscienza umana. Il protagonista, Rodion Romanovič Raskol’nikov, è un ex studente in gravi difficoltà economiche che, convinto di appartenere a una classe di uomini superiori destinati a compiere grandi imprese, decide di uccidere un’avara usuraia per dimostrare la propria teoria e liberarsi da ogni vincolo morale.
L’omicidio, però, non lo porta alla libertà sperata: invece di sentirsi sollevato, Raskol’nikov è consumato dal senso di colpa e dalla paura. Il romanzo esplora il tormento psicologico del protagonista e il suo progressivo avvicinamento alla redenzione, grazie anche all’incontro con Sonja Marmeladova, una giovane costretta alla prostituzione per aiutare la sua famiglia, che rappresenta la compassione e la possibilità di salvezza attraverso la fede.
L’opera affronta temi come la moralità, la giustizia, la colpa e la possibilità di redenzione, ponendo interrogativi fondamentali sulla natura umana.
I fratelli Karamazov (1880)
Considerato il testamento spirituale di Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov è un imponente romanzo filosofico e psicologico che affronta il conflitto tra fede e ragione, bene e male, libero arbitrio e destino.
La storia ruota attorno ai tre fratelli Karamazov, Dmitrij, Ivan e Aleksej, e al loro dispotico e corrotto padre, Fëdor Pavlovič. Quando quest’ultimo viene assassinato, si scatena una serie di eventi drammatici che mettono a confronto le diverse visioni del mondo dei protagonisti.
Dmitrij, passionale e impulsivo, è il principale sospettato del delitto; Ivan, intellettuale e ateo, lotta con il problema del male e della sofferenza nel mondo, mentre Aleksej, novizio in un monastero, rappresenta la purezza e la fede. Nel celebre capitolo del Grande Inquisitore, Ivan presenta una visione nichilista e scettica della religione, in contrasto con la spiritualità di Aleksej.
L’opera è un viaggio profondo nell’animo umano e nei dilemmi esistenziali, ponendo domande che ancora oggi restano senza una risposta definitiva.
Memorie dal sottosuolo (1864)
Memorie dal sottosuolo è un romanzo breve ma potentissimo, spesso considerato il primo vero esempio di esistenzialismo nella letteratura. Il protagonista, un uomo senza nome che si autodefinisce un uomo del sottosuolo, è un impiegato in pensione che vive isolato dalla società e nutre un disprezzo profondo per il mondo e per sé stesso.
Attraverso un monologo interiore frammentato e caotico, il narratore esprime la sua visione nichilista e paradossale dell’esistenza, opponendosi alle idee di progresso e razionalismo che dominavano il suo tempo. Nella seconda parte del romanzo, racconta un episodio della sua giovinezza in cui ha cercato, senza successo, di stabilire un legame con una prostituta di nome Liza.
Il testo è un’introspezione radicale sull’autoinganno, il risentimento e l’incapacità di adattarsi alla vita sociale. Il protagonista rappresenta l’uomo superfluo della letteratura russa, ma anche il precursore degli antieroi moderni.
L’idiota (1869)
Con L’idiota, Fëdor Dostoevskij si proponeva di creare un personaggio perfettamente buono e di esplorare come una tale figura potesse sopravvivere in un mondo corrotto e cinico. Il risultato è il principe Lev Nikolaevič Myškin, un uomo ingenuo e compassionevole, ma considerato idiota dalla società che lo circonda.
Myškin, dopo un periodo di cura in Svizzera per l’epilessia (disturbo che condivide con l’autore stesso), ritorna in Russia e si trova coinvolto in un triangolo amoroso con due donne: la tormentata e bellissima Nastas’ja Filippovna e la dolce Aglaja Epancina. Il suo desiderio di salvare Nastas’ja dalla rovina lo porta a essere manipolato e deriso, fino a un tragico epilogo.
Il romanzo esplora il conflitto tra idealismo e realtà, mettendo in discussione la possibilità dell’innocenza e della bontà assoluta in un mondo dominato da egoismo e violenza. L’idiota è un’opera struggente, che riflette sulla fragilità dell’anima umana e sul destino degli uomini puri in una società che non sa riconoscerli.
I demoni (1872)
Con I demoni (o I posseduti), Fëdor Dostoevskij offre una feroce critica ai movimenti rivoluzionari e nichilisti che stavano emergendo nella Russia del XIX secolo. Il romanzo è ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto: l’assassinio del giovane Sergej Nečaev da parte dei suoi stessi compagni rivoluzionari.
La storia ruota attorno a un gruppo di giovani radicali guidati dal carismatico e spietato Pëtr Stepanovič Verchovenskij, che cerca di seminare il caos per rovesciare l’ordine sociale. Accanto a lui c’è Nikolaj Stavrogin, un personaggio enigmatico e tormentato, diviso tra desideri distruttivi e un’inquieta ricerca di senso.
Attraverso una narrazione intensa e visionaria, Fëdor Dostoevskij denuncia il vuoto morale e la pericolosità delle ideologie che rifiutano ogni principio etico in nome della rivoluzione. Il romanzo è una riflessione profetica sui totalitarismi del XX secolo e sulla disgregazione dei valori tradizionali.