Il medico chirurgo e nutrizionista vincitore di Masterchef protagonista in libreria con un libro che vuole fornire un nuovo punto di vista sul cibo e sulla cucina
MILANO – Fornire un nuovo punto di vista sul cibo e sulla cucina, passando dagli studi di Masterchef alle librerie d’Italia. E’ questa la nuova sfida dello chef Federico Ferrero, vincitore del talent show culinario e autore del libro “Missione leggerezza”, in cui lo chef racconta le ricette, i segreti e le proprie passioni. In una finale vista da un milione e mezzo di telespettatori, Federico ha saputo convincere i tre giudici di MasterChef, Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich, dell’eccellenza della sua tecnica e della sua visione culinaria. Oggi le sue idee e i suoi segreti diventano un libro, per un concetto nuovo di cucina: sana e leggera ma straordinariamente gustosa e coinvolgente. Un viaggio nei sapori e nella passione, attraverso ricette da provare e da rielaborare.
Non solo ricette. Di cosa si parla all’interno del libro?
Il libro racconta la mia storia di vita con il cibo, raccogliendo le sensazioni, emozioni e i sapori che ho incontrato, imparato e fatto miei. Nel libro sono presenti 13 conversazioni sul cibo, ognuna sarà lo spunto per fornire al lettore la possibilità di fare un esperienza personale con le proprie memorie, sapori, con il proprio desiderio di gusto, con la propria passone per il cibo e per la vita.
Secondo lei cosa è stato apprezzato maggiormente di lei dai severi giudici?
La stessa cosa che è stata apprezzata dagli spettatori a casa: l’esperienza, l’onestà intellettuale e i contenuti.
Qual è la sua idea di cucina?
Credo che la cucina oggi debba partire da un’idea, procedere dalla memoria, parlare al cuore, tutelare il corpo e permanere nell’emozione.
Che ne pensa dei diversi libri di cucina che negli ultimi anni hanno letteralmente “invaso” l’offerta libraria in Italia?
La grande attenzione per la cucina dimostra come il cibo sia ancora uno degli interessi primari dell’uomo in questo momento, in quanto garantisce emozioni reali, o almeno immaginarie, in un mondo ormai affidato al virtuale. Il libro come il cibo è la garanzia di un bene che si può toccare , assaporare, condividere alla presenza fisica dell’altro. Vi invito a dedicare dieci minuti alla lettura, in silenzio, anche di uno solo dei capitoli del mio libro, e sono certo che potrete apprezzare lo sforzo che ho fatto per presentare un nuovo punto di vista sul cibo e sulla cucina.
4 maggio 2014
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