Quanti serial killer esistono al mondo? Quante vite hanno strappato, quanti volti hanno assunto nel corso della storia, quanti meccanismi oscuri si nascondono dietro i loro crimini? Se almeno una volta ti sei posto queste domande guardando “Monster”, “Mindhunter” , “True Detective” o leggendo cronache di nera che sembrano uscite da un film horror, allora la risposta è già qui, rossa sangue e racchiusa in un volume dalla grafica impeccabile: “Enciclopedia dei Serial Killer” di Flavia Forestieri, edita da Burno, è la guida definitiva a uno dei lati più inquietanti della mente umana.
Con oltre 300 schede corredate da immagini, riferimenti pop, analisi e curiosità, questo libro si presenta come una vera e propria mappa del terrore, perfetta per Halloween, ma anche per tutto l’anno, per chi ama confrontarsi con l’abisso.
“Enciclopedia dei Serial Killer” quando l’orrore diventa realtà
“Enciclopedia dei serial killer” si distingue per completezza, chiarezza, impatto visivo e intelligenza narrativa. È un libro da leggere per conoscere, per capire, ma anche per interrogarsi sui confini del male. Una guida oscura ma necessaria, che trasforma la paura in sapere e l’orrore in consapevolezza. Per Halloween, o per ogni volta che vuoi affrontare il lato più oscuro dell’animo umano, questa enciclopedia è il compagno perfetto. Ma attenzione: una volta aperta, potresti non guardare più nessuno allo stesso modo.
Perché ci affascinano i serial killer?
Non si tratta solo di voyeurismo o morbosità: la fascinazione collettiva verso i serial killer è un fenomeno sociale e culturale che racconta molto del nostro bisogno di comprendere ciò che ci spaventa. Da sempre, il male assoluto esercita una strana attrazione, come se conoscere i suoi volti ci permettesse di esorcizzarlo. “Enciclopedia dei serial killer” non si limita a elencare nomi e numeri, ma li contestualizza, li analizza, li smonta pezzo per pezzo, esplorando non solo i crimini, ma anche le infanzie, le ossessioni, le derive psichiche e i riflessi culturali che ogni assassino seriale porta con sé.
Un catalogo dell’orrore: da Ted Bundy al Mostro di Firenze
Il libro è organizzato in schede sintetiche ma dettagliate, dove ogni killer viene raccontato con ordine e precisione: nome, alias, periodo di attività, area geografica, tipologia di vittime, modus operandi, diagnosi psicologiche ipotizzate, impatto mediatico. Si parte dai nomi più noti, quali: Jeffrey Dahmer, Ted Bundy, John Wayne Gacy , Richard Ramirez, e si arriva a casi meno famosi ma altrettanto disturbanti, fino ad approdare anche alla scena italiana, con la figura cupa e controversa del Mostro di Firenze, che ancora oggi genera dibattiti e ipotesi.
Ogni profilo è arricchito da foto, illustrazioni, citazioni dai processi, collegamenti a film e serie TV, creando un ponte continuo tra realtà e rappresentazione. Una scelta editoriale brillante, che rende il volume non solo un’enciclopedia criminologica, ma anche un oggetto di cultura pop, capace di parlare al pubblico delle piattaforme, dei documentari Netflix, dei podcast true crime e delle community online appassionate di cold case.
Un libro per chi ha amato Monster: da The Jeffrey Dahmer alla storia di Ed Gein
Se Monster 3 ti ha lasciato con quella sensazione mista di disgusto e attrazione, rabbia e pietà, “Enciclopedia dei serial killer” ti porterà ancora più a fondo. La figura di Dahmer, presente nel libro con una scheda completa, diventa una chiave di lettura per comprendere altri profili simili: uomini spesso insospettabili, capaci di duplicare la loro personalità tra normalità apparente e abisso interiore. Ma attenzione: il libro non mitizza, non spettacolarizza la violenza, anzi, la scompone, la analizza, la depotenzia attraverso lo studio.
Il fascino macabro che molti serial killer esercitano viene continuamente messo in discussione, e ogni scheda ci costringe a chiederci: cosa trasforma un essere umano in un mostro? Quale ruolo gioca l’ambiente? E quanto, di quel male, ci riguarda tutti?
Una grafica da collezione: sangue e stile
Non è solo il contenuto a colpire, ma anche la cura grafica del volume, che merita un paragrafo a sé. La copertina nera e rossa, con colature che sembrano sangue fresco e un sigillo con teschio da parental advisory, è già un biglietto da visita potente. Ma è sfogliando le pagine che il lettore entra davvero nel mood giusto: layout chiari, infografiche, impronte digitali, richiami visivi al noir, al pulp, al dossier investigativo, fanno di questo volume un oggetto da esporre, leggere, regalare.
Ogni scheda è impaginata come un file segreto da dossier FBI, con colori e font che richiamano lo stile crime files e investigative journalism.
Un libro da leggere o da temere?
Il sottotitolo del libro dice molto: “300 schede corredate da immagini, curiosità e riferimenti pop per un inquietante e preciso quadro dell’efferatezza della mente umana.” Ecco il punto: questo non è solo un libro da sfogliare, è un esperimento di discesa nel male, un viaggio che mette alla prova il lettore, costringendolo a guardare senza filtri ciò che troppo spesso si nasconde sotto il tappeto della società.
Perfetto per chi cerca una lettura adrenalinica, disturbante ma intelligente, rigorosa ma accattivante, “Enciclopedia dei serial killer” è il titolo perfetto da tenere sul comodino la notte di Halloween. E per chi ama spingersi oltre, può essere l’inizio di un percorso di letture (e visioni) che passano per saggistica, psicologia, criminologia, cinema, letteratura nera.
