Nel cuore dell’Ottocento inglese, in un’epoca dominata dai giganti del romanzo come Dickens, Thackeray e le sorelle Brontë, una voce si è fatta largo con grazia e potenza: quella di Elizabeth Gaskell. Oggi la sua fama sta conoscendo una rinnovata fortuna grazie a nuove edizioni raffinatissime come la Gaskell Collection pubblicata da Elliot Edizioni, che ripropone alcuni dei suoi titoli più iconici, come: “Nord e Sud”, “Lois la strega”, “Delitto nella notte”, “Lontano nel tempo”, con copertine ispirate alle stampe floreali di William Morris e una cura attenta. Ma perché è importante conoscere (o riscoprire) Elizabeth Gaskell nel 2025? E cosa rende la sua opera così attuale?
Elizabeth Gaskell 4 libri da riscoprire nella loro nuova veste
Con la nuova Gaskell Collection proposta da Elliot, Elizabeth Gaskell torna nelle nostre librerie come merita: non solo come autrice classica, ma come una delle voci più necessarie e sorprendenti della letteratura inglese. Le sue storie non sono mai neutre: ci interrogano, ci mettono a disagio, ci consolano.
Perché raccontano la realtà, e soprattutto le donne, senza veli né indulgenze. Se non l’hai mai letta, è il momento giusto per iniziare. Se già la conosci, è il momento perfetto per riscoprirla. Perché Elizabeth Gaskell non è solo “una scrittrice dell’Ottocento”: è una di quelle voci che continuano a parlarci, anche lontano nel tempo.
Una vita tra femminismo, religione e letteratura
Elizabeth Cleghorn Gaskell nasce nel 1810, figlia di un pastore unitariano e cresciuta in un ambiente fortemente intellettuale. La sua vita si intreccia con quella del filantropo William Gaskell, anch’egli pastore e impegnato nel sociale. Ed è proprio nella Manchester della prima rivoluzione industriale che Elizabeth trova la materia viva della sua narrativa: fabbriche, disuguaglianze sociali, condizioni delle lavoratrici, conflitti morali e religiosi.
Ma Gaskell non è solo una “scrittrice sociale”: è anche una finissima osservatrice dell’animo umano, una narratrice di destini femminili, una pioniera nella costruzione di personaggi femminili complessi, liberi, imperfetti. Conosce bene il dolore, la perdita (perderà alcuni dei suoi figli in tenera età), ma anche la determinazione e la resilienza. In questo senso, è una delle voci più moderne del panorama vittoriano.
“Nord e Sud”: un classico sul conflitto di classe e desiderio
Pubblicato nel 1854-1855 a puntate sulla rivista Household Words diretta da Charles Dickens, “Nord e Sud” è forse il romanzo più celebre di Elizabeth Gaskell. Racconta la storia d’amore (e conflitto) tra Margaret Hale, giovane donna del Sud, e John Thornton, proprietario di una fabbrica tessile nel Nord industriale.
Ma ridurre “Nord e Sud” a una semplice vicenda romantica sarebbe ingiusto: il romanzo è una vera e propria riflessione sul capitalismo nascente, sulle tensioni tra lavoratori e padroni, sui pregiudizi culturali tra le classi sociali. Margaret non è una protagonista passiva: è una donna che riflette, giudica, lotta per i propri ideali, prende posizione.
Thornton non è un eroe tutto d’un pezzo, ma un uomo che impara a cambiare. Il loro rapporto è fatto di scambi, di rotture, di crescita reciproca. Il vero tema, qui, è il compromesso tra rigore morale e desiderio. E Gaskell lo esplora con una penna sottile e avvincente.
“Lois la strega”: streghe, puritani e paura del diverso
Molto lontana dal registro sociale di “Nord e Sud”, “Lois la strega” è una novella gotica che ci porta nella Salem del Seicento, nel cuore dell’isteria collettiva che portò alla caccia alle streghe. Lois è una giovane inglese orfana, spedita in America presso parenti puritani: un ambiente chiuso, sospettoso, profondamente patriarcale.
In questa nuova vita, Lois scoprirà quanto l’ignoranza, la superstizione e la misoginia possano trasformarsi in violenza. Qui Gaskell dà voce a una critica feroce della religione come strumento di controllo e delle dinamiche di colpevolizzazione del femminile. Il male, suggerisce l’autrice, non è il diavolo: è l’egoismo, la gelosia, la paura dell’altro. Un racconto che oggi può essere letto anche in chiave femminista, anticolonialista e perfino queer, in quanto esprime tutta la violenza sistemica contro chi non si conforma.
“Delitto nella notte”: scandali borghesi e fantasmi morali
In “Delitto nella notte” , Gaskell mette in scena il lento scivolare di una famiglia borghese verso la rovina. Il protagonista è Edward Wilkins, avvocato di campagna con velleità artistiche, la cui ambizione di scalare i ranghi della società lo porterà a schiantarsi contro la realtà di un mondo ipocrita e spietato.
È un romanzo sull’alcolismo, sulla vergogna, sulla paternità fallita. Ma è anche un libro che esplora i compromessi morali a cui costringe la società vittoriana. Al centro, la figura di Ellinor, la figlia devota, che cerca di tenere unita la famiglia, ma si trova coinvolta in un “delitto nella notte” che cambierà tutto. È un racconto cupo, attraversato da un senso costante di colpa e fatalismo, eppure mai privo di empatia. Gaskell riesce sempre a dare profondità psicologica anche ai personaggi più fragili, più compromessi.
“Lontano nel tempo”: sorellanza, autonomia, tenacia
Ambientato nelle campagne inglesi, “Lontano nel tempo” racconta la storia di Susan Dixon, costretta a prendersi cura del fratello malato dopo la morte dei genitori. Di fronte a una proposta di matrimonio da parte dell’uomo che ama, ma che le chiede di abbandonare il fratello, Susan sceglie l’autonomia, la responsabilità, la solitudine.
Un racconto che potrebbe sembrare semplice, ma che in realtà parla di una resistenza femminile fortissima. Nel tempo, Susan diventa un punto di riferimento per la comunità, simbolo di quella forza silenziosa e dignitosa che spesso la letteratura ha relegato ai margini. In un mondo che chiede alle donne di scegliere tra amore e dovere, tra famiglia e sé stesse, Elizabeth Gaskell racconta la possibilità di non scegliere affatto, ma di tenere insieme tutto, con grazia e fatica.
Perché oggi è fondamentale leggere Elizabeth Gaskell?
Perché Elizabeth Gaskell parla di temi che oggi ci toccano più che mai: la tensione tra amore e indipendenza, il lavoro femminile, il diritto alla scelta, la denuncia delle ingiustizie sociali, le dinamiche del potere religioso e patriarcale, il coraggio di chi resta ai margini.
È una scrittrice che si muove con intelligenza tra il realismo sociale di Dickens e l’introspezione psicologica di George Eliot, con un’attenzione rara al punto di vista femminile. Le sue protagoniste non sono mai semplici vittime: sono donne in cammino, spesso costrette a pagare il prezzo delle proprie decisioni, ma sempre consapevoli della propria forza.
Lo sai che…
Charles Dickens fu uno dei primi editori e sostenitori di Elizabeth Gaskell, ma i due ebbero anche accesi contrasti, soprattutto per via del tono moralmente sfidante di alcune sue opere.
Gaskell fu grande amica di Charlotte Brontë, di cui scrisse anche la prima biografia ufficiale dopo la sua morte, destando non poche polemiche nell’ambiente letterario.
Molte delle opere di Gaskell sono state adattate per la TV dalla BBC, tra cui Nord e Sud (2004) con Richard Armitage e Daniela Denby-Ashe, divenuto oggi un cult.
