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Diversità culturale, 5 libri da leggere che raccontano la ricchezza dell’alterità

Cinque libri che emozionano, arricchiscono e fanno riflettere su quanto la diversità culturale sia fonte di ricchezza.

Ogni anno, il 21 maggio, si celebra la Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo, una ricorrenza concepita dall’UNESCO nel 2001 a seguito dell’adozione della Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale.

Nel corso degli anni, ci si è reso conto di quanto il dialogo interculturale possa costituire l’unica chiave per una pace duratura, per un mondo più sostenibile, per una vita più consapevole su piccola e su grande scala.

Per celebrare questa importante giornata e dimostrare quanto anche la cultura si arricchisca grazie alla diversità culturale, ti raccontiamo 5 libri, fra saggi, diari e romanzi, in cui la tematica interculturale si sviluppa in modo forte ed emozionante.

5 libri da leggere sulla diversità culturale come ricchezza

Americanah” di Chimamanda Ngozi Adichie

Il primo romanzo che ti consigliamo di leggere se vuoi celebrare e approfondire il tema della diversità culturale è la sensibile, ironica e commovente epopea intergenerazionale che si dipana fra Nigeria e Stati Uniti, nata dalla penna di Chimamanda Ngozi Adichie.

Ifemelu ha una borsa di studio a Princeton ed è l’autrice di «Razzabuglio», un blog di largo seguito che denuncia con arguzia i pregiudizi ancora diffusi negli Stati Uniti.

Ne ha fatta di strada da quando, tredici anni prima, appena arrivata dalla Nigeria, faticava a pagare l’affitto e si sforzava di adeguare accento e aspetto agli standard americani. Eppure c’è qualcosa che Ifemelu non riesce a lasciarsi alle spalle: il ricordo di Obinze, il ragazzo amato e poi d’improvviso abbandonato.

Tornare indietro nel tempo è impossibile, ma non nello spazio. Contro il buon senso e il parere di tutti, Ifemelu sale su un aereo per Lagos intenzionata a riprendere il filo di una storia interrotta.

Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun

Diversità culturale, lotta al razzismo e desiderio di cambiare le cose attraverso i piccoli gesti quotidiani sono alla base di gran parte degli scritti di Tahar Ben Jelloun. “Il razzismo spiegato a mia figlia” ne è uno degli esempi lampanti. L’autore lo racconta così:

Un bambino è curioso. Fa molte domande e si aspetta risposte precise e convincenti. Non bariamo con le domande di un bambino. Mentre mi accompagnava a una protesta contro un disegno di legge sull’immigrazione, mia figlia mi ha chiesto del razzismo. Abbiamo parlato molto.

I bambini sono in una posizione migliore di chiunque altro per capire che non nasciamo razzisti ma a volte lo diventiamo. Questo libro, che cerca di rispondere alle domande di mia figlia, è per i bambini che non hanno ancora pregiudizi e vogliono capire meglio la realtà.

Per quanto riguarda gli adulti che lo leggeranno, spero che li aiuti a rispondere alle domande, più imbarazzanti di quanto pensano, dei propri figli.

Patagonia Express” di Luis Sepúlveda

Uno dei modi più interessanti di scoprire quanta ricchezza e diversità culturale abiti il nostro mondo è leggere libri di viaggio, diari di bordo come l’affascinante “Patagonia Express” di Sepúlveda.

Il diario di viaggio di Luis Sepúlveda in Patagonia e nella Terra del Fuoco: un libro in cui personaggi leggendari rivivono sullo sfondo di una natura indimenticabile. Riflessioni, racconti, leggende e incontri che si intrecciano nel maestoso scenario del Sud del mondo, dove l’avventura non solo è ancora possibile, ma è la dimensione quotidiana del vivere.

Le voci di Marrakech” di Elias Canetti

Ciò che è altro da noi è, a ben vedere, parte di noi, delle infinite possibilità cui possiamo andare incontro vivendo ogni giorno. A volte, allontanarsi da noi stessi aiuta a capirci meglio. La diversità culturale ci rende consapevoli delle nostre proprie diversità.

Elias Canetti soggiornò per un certo periodo a Marrakech, nel 1954. Il grande lavoro su “Massa e potere” era giunto a un momento di stasi e lo scrittore sentiva il bisogno di nuove voci, di voci incomprensibili, come quelle che lo avvolsero nella splendida città marocchina.

Vagando per i suk, per le strette vie, per i mercati e le piazze, fra cammelli, mendicanti, donne velate, cantastorie, farabutti, ciechi e commercianti, Canetti capta forme e suoni: “gli altri, la gente che ha sempre vissuto là e che non capivo, erano per me come me stesso”.

Pane e acqua zuccherata” di Abe Kobe Zar

Pane e acqua zuccherata è vita, è paura, è depressione, è discriminazione e rifiuto, è morte e sopravvivenza, è creazione e distruzione, è amore e desiderio, è speranza e cambiamento, ma soprattutto è dignità e determinazione. Un romanzo commovente, in cui la diversità culturale si fa protagonista insieme ai personaggi principali.

Il signor Addo, in una calda giornata a Singapore legge e racconta la travagliata ed intensa storia di Kofi.

Nato ad Accra, Kofi si trasferisce in tenera età in Italia con la mamma e il fratello Kwame. Verranno soprannominati i fratelli K.K.

Qui scopre per la prima volta di essere nero, in una parte di mondo dove il colore della sua pelle sarà, spesso, posto davanti a tutto ciò che è.

Inizia presto un percorso tremendamente difficile per l’accettazione di sé, che passerà per il disprezzo del proprio colore, alle numerose discriminazioni, ad una denuncia diventata virale, fino alla consapevolezza di poter fare qualcosa per sé e per le persone come lui.

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