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Diego Abatantuono, ”Nel mio libro racconto il fascino del cinema”

E' stato presentato ieri, presso il Mondadori Multicenter di Piazza Duomo a Milano ''Ladri di cotolette'', il libro in cui Diego Abatantuono si racconta, partendo dal suo ricettario...

Diego Abatantuono ha presentato a Milano “Ladri di cotolette”, libro che ripercorre gli aneddoti più divertenti dei set cinematografici che lo hanno visto protagonista, tutti uniti da un unico filo conduttore: la buona cucina

MILANO – E’ stato presentato ieri, presso il Mondadori Multicenter di Piazza Duomo a Milano “Ladri di cotolette”, il libro in cui Diego Abatantuono si racconta, partendo dal suo ricettario, e svelando gli aneddoti ed i dietro le quinte di tutti i film che lo hanno visto protagonista. Alla presentazione ha partecipato anche Giorgio Terruzzi, noto giornalista sportivo e co autore del libro.

LADRI DI COTOLETTE – “Ladri di cotolette”, titolo che allude al “Ladri di saponette” del regista Maurizio Nichetti, è il libro in cui l’attore milanese Diego Abatantuono ripercorre la sua vita e la sua carriera partendo da alcune ricette della tradizione, a lui molto care, per andare a svelare i retroscena del magnifico mondo del cinema, di cui è protagonista ormai da molti anni. “Il libro parte dal presupposto di come è bello fare cinema, e si propone di essere proprio un elogio di questa splendida arte”. La passione per il cibo diventa quindi il pretesto per raccontare aneddoti e vicende svoltesi sui set che hanno visto Abatantuono protagonista, accanto a numerosi volti noti del cinema.


IL RICORDO PER RACCONTARE COS’E’ DAVVERO IL CINEMA
– Abatantuono spiega come, di tutti i film citati nel libro, non possa stilare una classifica di preferiti, in quanto di tutti porta un ricordo molto profondo. Sui set infatti, oltre alle storia raccontata dal film, esistono tantissime altre storie, per prime quelle d’amore. “Nel corso degli anni ho visto nascere tantissime famiglie e disgregarsene altrettante. Anche io ho conosciuto mia moglie proprio sul set di un film”. Uno dei propositi del libro è raccontare, attraverso i ricordi, tutto quello che sta dietro alla produzione di un film:“Si immagina che il cinema sia fatto soltanto dagli attori che si vedono sul grande schermo; in realtà si tratta di un carrozzone in cui lavorano centinaia di persone, che girano per tutta l’Italia o addirittura in tutto il mondo”.

ANEDDOTI CINEMATOGRAFICI, RICETTE E VITA PRIVATA – Abatantuono spiega che i titoli di tutti i capitoli del libro, che contengono una ricetta o un particolare riferimento al mondo culinario, sono dedicati ai film più importanti e più belli della sua carriera cinematografica, o ad aneddoti direttamente connessi. Si parte da “Un giallo della Madonna”, in cui vengono svelati i retroscena del film “Per amore, solo per amore” di un giovanissimo ed esordiente Giovanni Veronesi, per passare al “Fegato di Ernesto”, in cui a farla da padrone sono una descrizione tutta particolare del mal d’Africa, il film “Nel continente nero” ed il grande scrittore Ernest Hemingway, sino ad arrivare a “Il cavallo dei pantaloni di Zorro”, in cui ricordi d’infanzia, esperienze sul set e testimonianze si fondono, per dar vita ad un racconto dai toni esilaranti.

 

 

25 ottobre 2013

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