Il delitti può avvenire anche nei luoghi più impensabili e la cucina è proprio uno di questi, dove nascono sapori, ricordi… e a volte anche casi misteriosi.. In bilico tra padelle fumanti e intrighi ben conditi, questi sei romanzi gialli dimostrano che il mistero può annidarsi anche tra biscotti, arancini e dolci natalizi. Non si tratta solo di gialli con l’odore del ragù sullo sfondo, ma di storie in cui il cibo diventa ingrediente narrativo, simbolico, perfino risolutivo.
Delitto e crostate: 6 libri gialli com ambientazione cullinaria. Quando il mistero è servito con il dolce
Questi sei romanzi dimostrano che il cibo non è solo nutrimento, ma spesso anche rivelazione. Nelle mani giuste, può diventare arma, indizio, memoria o maschera. E tra un assaggio e un’indagine, il lettore si ritrova coinvolto in trame che saziano la mente quanto lo stomaco.
Un’antologia saporita che mette insieme alcune tra le firme più amate del giallo contemporaneo: Alicia Giménez-Bartlett, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Andrea Camilleri, Francesco Recami, Gianni Biondillo, Carlo Lucarelli e molti altri. Ognuno ha scritto un racconto in cui l’indagine si mescola al cibo, trasformando la tavola in scena del crimine.
Si va dalle trattorie di paese agli chef stellati, dalle ricette della nonna ai piatti esotici, in un insieme variegato che racconta il legame fortissimo tra noir e gastronomia. Ironico, godibile, perfetto per chi vuole assaporare più stili e penne in un unico volume.
Il caso del dolce di Natale di Agatha Christie
In questa raccolta di racconti, Agatha Christie riporta sulla scena l’inconfondibile Hercule Poirot in atmosfere natalizie dove il candore della neve contrasta con la crudeltà del crimine. Il racconto che dà il titolo al volume ruota attorno a una sontuosa cena di Natale e a un omicidio travestito da morte naturale.
Il dolce tipico delle feste diventa così uno snodo narrativo, un “aiuto” per il fiuto infallibile di Poirot. La Christie ci regala, come sempre, trame perfette e una scrittura tagliente. Il volume è ideale per chi ama il giallo classico, con il tocco rétro delle grandi famiglie e delle eredità contese sotto l’albero.
Gli arancini di Montalbano di Andrea Camilleri
In questa raccolta di racconti, Camilleri fa incontrare il commissario Montalbano con alcuni dei piatti più iconici della tradizione siciliana. Il racconto Gli arancini di Montalbano, in particolare, è un piccolo gioiello: il protagonista si trova combattuto tra il desiderio di trascorrere un Capodanno tranquillo con Livia e l’invito irresistibile della signora Adelina a gustare i suoi leggendari arancini.
Ovviamente, in mezzo c’è un delitto da risolvere. Camilleri usa il cibo come chiave d’accesso all’anima siciliana, ma anche come elemento di identità, memoria e verità. Una lettura che profuma di mare, fritto e nostalgia.
Biscotti, omicidi e profumo di mandorle di Elke Pistor
Annemie Engel ha tre grandi amori: le melodie che fanno da colonna sonora alle sue giornate, il gatto Belmondo che le tiene compagnia nel silenzio del laboratorio, e l’arte della pasticceria, che pratica con dedizione e una punta di perfezionismo. Delle persone, invece, farebbe volentieri a meno: il suo rifugio ideale è tra impasti, glassa e biscotti speziati, lontano dal caos del mondo.
Ma quando il fratello Harald viene accusato di omicidio, l’equilibrio meticoloso della sua vita si infrange all’improvviso. Per tener fede a una promessa del passato, Annemie è costretta a uscire dal suo guscio e affrontare la realtà, quella vera, fatta di sospetti, bugie e verità scomode. Così, tra bancarelle illuminate e vin brûlé, si ritrova a indagare nei meandri nascosti del mercatino di Natale di Niedelsingen, scoprendo che dietro l’atmosfera fiabesca si celano segreti tutt’altro che innocenti.
Tra indagini, imprevisti e tanto profumo di cannella, Biscotti, omicidi e profumo di mandorle è un cozy crime irresistibile e in appendice, 24 ricette natalizie tutte da provare.
Delitto all’ora del tè di Catherine Coles
Winteringham, 1947. Dopo aver brillantemente risolto un caso di omicidio, Martha Miller viene invitata come ospite d’onore alla fiera del villaggio: un’occasione perfetta per rilassarsi, giudicare i cani più belli del concorso e sorseggiare tè accanto all’affascinante reverendo Luke Walker, lontana da intrighi e sguardi sospettosi.
Ma la tranquillità dura poco. È la sua inseparabile setterina irlandese, Lizzie, a far riaffiorare l’ombra del mistero: proprio dietro il tendone del tè, viene ritrovato il corpo senza vita di una giovane donna. Chi l’ha uccisa? E perché?
Mentre l’intero villaggio sprofonda nei bisbigli e nei sospetti, Martha capisce che c’è molto più di quel che appare dietro i sorrisi cortesi della fiera. Insieme a Luke, si ritrova di nuovo al centro di un’indagine, tra segreti ben custoditi, rivalità nascoste e rivelazioni inaspettate.
Un’ambientazione incantevole, un mistero da risolvere e una protagonista arguta e fuori dagli schemi: non c’è mai pace per Martha Miller, ma di certo non le manca lo spirito per fare luce anche questa volta.
Perfetto per chi ama il fascino dei cozy crime ambientati nell’Inghilterra del dopoguerra.
Biscotti e sospetti di Stefania Bertola
Violetta e Caterina Chiarelli non sono certo le coinquiline più adatte per una villa elegante sulla collina, eppure è lì che finiscono: la prima fa la commessa e ha il sarcasmo sempre pronto, la seconda è una minuta sarta con una piccola attività in proprio e una grande propensione a cacciarsi nei guai. E se le due sorelle sembrano stonare nel nuovo contesto, bastano pochi giorni per accorgersi che anche gli altri inquilini non sono esattamente il ritratto della rispettabilità borghese.
C’è Rebecca Demagistris, madre separata alle prese con tre figlie e un passato sentimentale talmente complicato da coinvolgere persino mirmecologi infedeli e pastori metodisti potenzialmente omicidi. Mattia Novalis, architetto d’interni dal pessimo gusto (ma con un fisico da capogiro), pare più interessato agli specchi dorati che alla coerenza estetica. E infine Emanuele Valfré, romantico erede delle famose vetrerie Valfré, appena rientrato da Calcutta con una moglie misteriosa e un’aria da uomo in trappola.
Tra battibecchi, amicizie improbabili, attrazioni impreviste e situazioni al limite del surreale, nella villa si respira tutto fuorché tranquillità. E quando le nuove arrivate iniziano a mettere scompiglio tra i residenti storici, si accende un irresistibile intreccio di scene comiche, tensioni domestiche e momenti di poesia urbana.
Una commedia brillante, piena di ritmo e umanità, dove il grottesco convive con la tenerezza, e i drammi quotidiani si stemperano nel calore delle relazioni che cambiano la vita.