Il debutto straordinario che vince il Premio Viareggio 2025: “La mia ultima storia per te”

11 Agosto 2025

"La mia ultima storia per te" è il coraggioso debutto di Sofia Assante uscito per Mondadori nel 2025 e riconosciuto dal Premio Viareggio. Scoprilo...

"La mia ultima storia per te", un debutto che vince il Premio Viareggio 2025

La mia ultima storia per te”, romanzo d’esordio di Sofia Assante — pubblicato da Mondadori nel 2025 — è un racconto audace in prima persona che ha già conquistato critica e pubblico, ottenendo il Premio Viareggio-Rèpaci Opera Prima 2025 .

Un debutto come non se ne sono mai visti

Una storia che, come scrive Serena Dandini su iO Donna, è “sorprendente perché densa, profonda e matura per una ventinovenne, ma piena di freschezza e ironia”. Parole che sintetizzano bene la natura di questo libro: capace di unire lucidità e leggerezza, profondità e ritmo narrativo, senza mai cadere nei cliché del romance o del romanzo di formazione.

Un’ispirazione che cambia tutto

Al centro della vicenda c’è Andrea — una scelta narrativa insolita e coraggiosa per un’esordiente donna, quella di affidarsi a un protagonista maschile. Lui è un ventinovenne romano trapiantato a New York e la sua vita procede tra abitudini consolidate e un presente apparentemente ordinato, fino a quando riceve una telefonata inaspettata da Elettra, giovane fiamma del passato. Quella voce, che riemerge dopo anni di silenzio, diventa la miccia che fa esplodere ricordi, dolori e desideri mai sopiti…

Attraverso una struttura narrativa che alterna presente e flashback, Sofia Assante costruisce un intreccio fatto di segreti familiari e amori impossibili, di verità taciute e legami spezzati. L’ambientazione spazia tra Roma e New York, ma è la capitale italiana a dominare l’immaginario del lettore: viva, pulsante, capace di diventare riflesso dell’anima dei personaggi.

Un amore adolescenziale sospeso nel tempo

Accade raramente che un romanzo d’esordio riesca a lasciare una traccia così netta, e il merito sta anche nella scelta di parlare di un amore adolescenziale rimasto sospeso, che non si è trasformato ma si è cristallizzato nei ricordi. Andrea ed Elettra si incontrano per la prima volta a dodici anni: lui, figlio di un ristoratore romano; lei, appartenente a un’aristocrazia decadente.

Il loro legame cresce in un’epoca in cui il tempo scorre lento e le giornate hanno il profumo delle estati infinite. Poi, un evento improvviso rompe l’incanto: l’incidente della madre di Elettra, seguito dal ritrovamento di una lettera, basta a cambiare ogni cosa. Da quel momento, il silenzio si insinua tra i due, un silenzio che durerà anni. Fino alla telefonata che apre le porte a un presente intriso di nostalgia e dolore, e che costringe Andrea a interrogarsi sul passato e sul proprio futuro.

Temi che colpiscono al cuore

Uno dei punti di forza di “La mia ultima storia per te” è la capacità di parlare di sentimenti senza giri di parole: Sofia Assante affronta il tema della distanza emotiva con uno sguardo autentico. Il tempo separa, ma non cancella; la memoria conserva, ma distorce; l’amore, quando non trova compimento, diventa una ferita che a volte si preferisce non rimarginare: questo è quanto.

C’è poi il fascino del segreto familiare, elemento caro a una larga fetta di lettori italiani e qui usato come detonatore emotivo. Non si tratta solo di un mistero da svelare, ma di un nodo che condiziona le vite, che plasma silenzi e allontanamenti, e che spiega perché due persone destinate a incontrarsi si siano, di fatto, perdute.

La scrittura: maturità e leggerezza

Sofia Assante riesce a combinare maturità e freschezza nella scrittura. Le frasi sono piene di ritmo, l’ironia si alterna a momenti di pura malinconia, e la voce narrante di Andrea ha una credibilità che sorprende. Non è un uomo idealizzato, ma un personaggio complesso, capace di slanci e meschinità, di affetto e rancore.

Questa capacità di entrare nella mente di un protagonista del sesso opposto con tale naturalezza è stata sottolineata anche dalla critica. Antonio Manzini ha definito il romanzo “un libro denso, profondo, commovente, ironico” e ha aggiunto: “Sofia Assante è puro talento”.

Per Valentina Berengo, su RadioBue.it , si tratta di “un romanzo vibrante, capace di rimbombare nel petto. Talmente intenso che sembra quasi impossibile descriverlo senza tradirlo”. Due voci critiche differenti, ma accomunate dall’impressione di trovarsi davanti a un’opera prima fuori dal comune.

Un premio che conferma il talento

L’assegnazione del Premio Viareggio-Rèpaci Opera Prima 2025 ha consolidato il successo del romanzo. Un riconoscimento che non si limita a celebrare un libro, ma sancisce l’ingresso dell’autrice nella narrativa italiana con una credibilità rara per un debutto. La giuria ha apprezzato la qualità della scrittura, la costruzione dei personaggi e la capacità di mantenere alta la tensione emotiva per tutta la durata della storia.

Un contesto culturale che dialoga con il lettore

“La mia ultima storia per te” non è solo un romanzo d’amore. È anche una riflessione sul tempo e sull’identità, sul peso delle origini e sulla possibilità — o impossibilità — di emanciparsene. Roma diventa un personaggio a sé: la città delle estati infinite dell’adolescenza e, al tempo stesso, il luogo che conserva le ombre e le parole mai dette.

Il contrasto con New York, metropoli frenetica e impersonale, amplifica la sensazione di sradicamento di Andrea, diviso tra due mondi e due tempi della sua vita. È un elemento che arricchisce la lettura e che contribuisce a far emergere la cifra internazionale della scrittura di Assante.

Una parte di sé in un’altra persona

È una storia che ci ricorda come certi amori non finiscano davvero, ma restino sospesi in un tempo che non avanza più. È anche un invito a confrontarsi con i segreti, con le domande mai poste e con le verità che potrebbero cambiare tutto.

Come ha sottolineato Serena Dandini , si tratta di un’opera “piena di freschezza e ironia” pur affrontando temi delicati. E come conferma il Premio Viareggio , è la dimostrazione che nella narrativa italiana c’è spazio per voci nuove capaci di mescolare intimità e respiro universale.

© Riproduzione Riservata