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D’Avenia e Carofiglio, “Futuro roseo per l’Italia grazie ai libri e al digitale”

DAL NOSTRO INVIATO ALLA FIERA DEL LIBRO DI TORINO - Abbiamo intercettato due tra i protagonisti del Salone del Libro di Torino per farci dire la loro sulla situazione attuale dell’Italia e su cosa si può fare in prospettiva per migliorarla...

Intervista a due protagonisti del Salone del Libro sul futuro del Belpaese 

 

Qual è il futuro dell’Italia? Lo abbiamo chiesto a due dei protagonisti della kermesse culturale che si sta tenendo in questi giorni a Torino: Alessandro D’Avenia e Gianrico Carofiglio.

FUTURO NEI GIOVANI – Il giovane scrittore e insegnante palermitano Alessandro D’Avenia, presente al Salone con il libro “Cose che nessuno sa”, volge il suo personale augurio all’Italia. “Innanzitutto, che vinca gli europei! A parte gli scherzi, il futuro è nelle mani delle nuove generazioni, che spero prendano esempio dai loro maestri di vita. Il mio è stato Peppino Impastato, i cui insegnamenti hanno profondamente segnato la mia crescita personale”.

LETTURA IN CRESCITA – Rispetto alla maggior parte degli addetti ai lavori, il più delle volte disfattisti quando si parla di giovani e lettura, D’Avenia va controcorrente. “Basta col dire che i giovani non leggono. Io credo che tra gli under 18 la lettura sia in crescita. Basta pensare ai fenomeni editoriali degli ultimi tempi come Harry Potter e il Signore degli Anelli. Questi libri devono fare da apripista per una buona abitudine alla lettura”. D’Avenia è favorevole alle nuove tecnologie per la diffusione della cultura tra i più giovani, che come insegnante conosce molto bene. Basti pensare che il giovane scrittore ha infatti riassunto i 24 libri dell’Odissea in 140 caratteri per pubblicarla su Twitter. Un successone, considerato il numero dei followers raggiunto.

DIGITALE COME OPPORTUNITA’ – Anche Gianrico Carofiglio, magistrato, scrittore e politico italiano, dice la sua sul futuro del nostro Paese. “Sono ottimista, il peggio è passato”. Una fiducia alla quale fa seguito quella che secondo Carofiglio è la necessità più urgente per l’Italia: riformare la giustizia. “Occorre livellare le disuguaglianze e combattere i soprusi nel nostro Paese. In questo senso, il libro può rappresentare uno strumento per superare le ingiustizie”. In un’epoca volta sempre più al digitale, Carofiglio vede i new media come un’opportunità da sfruttare. “Le tecnologie non devono rappresentare uno spauracchio. Occorre superare le diffidenze e considerare in positivo l’aspetto digitale”.

 

12 maggio 2012

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