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Dalla fusione di Random House e Penguin nasce un nuovo gruppo editoriale leader nel mercato mondiale

Il media group tedesco Bertelsmann e il britannico Pearson hanno ufficializzato ieri un accordo per la fusione delle loro divisioni editoriali, rispettivamente Random House e Penguin. Secondo i termini di questo accordo, da cui nascerà il nuovo marchio Penguin Random House, Bertelsman avrà una quota di partecipazione del 53% e Pearson del 47%...

Il media group tedesco Bertelsmann e quello britannico Pearson hanno annunciato ieri la fusione delle loro divisioni editoriali, Random House e Penguin

MILANO – Il media group tedesco Bertelsmann e il britannico Pearson hanno ufficializzato ieri un accordo per la fusione delle loro divisioni editoriali, rispettivamente Random House e Penguin. Secondo i termini di questo accordo, da cui nascerà il nuovo marchio Penguin Random House, Bertelsman avrà una quota di partecipazione del 53% e Pearson del 47%. Il termine per la conclusione della transazione è fissato per la seconda metà del 2013. Da questa nuova realtà imprenditoriale congiunta resteranno escluse le attività editoriali di Bertelsmann in Germania, mentre Pearson potrà continuare a usare in tutto il mondo il marchio Penguin nel settore della scolastica.

 

LA FUSIONE TRA DUE COLOSSI – La fusione unisce due realtà leader nel mercato editoriale in lingua inglese, con competenze e punti di forza complementari.  Random House è per fatturato il principale editore in lingua inglese  negli Stati Uniti e nel Regno Unito, mentre Penguin è il marchio editoriale più famoso al mondo e ha una forte presenza in mercati che sono attualmente in rapida crescita. Entrambe le compagnie hanno una lunga tradizione d’eccellenza alle spalle ed entrambe sono state pioniere nella drammatica transizione dell’industria e della distribuzione editoriale verso il digitale. Dopo aver analizzato le tendenze di lungo termine e i cambiamenti che stanno coinvolgendo il mercato, il Gruppo Bertelsmann  e Pearson hanno entrambi concluso che un’impresa editoriale congiunta avrebbe potuto disporre di una piattaforma più forte e di maggiori risorse da investire nei contenuti, nell’innovazione digitale e nella crescita dei mercati emergenti.

UNA PIETRA MILIARE NELLA STORIa DI BERTELSMANN – L’annuncio della fusione è stato dato ieri a Gütersloh, in Germania, dal Presidente e CEO di Bertelsmann Thomas Rabe, e a Londra dall’Amministratore Delegato di Pearson Marjorie Scardino. “L’annuncio di oggi”, ha dichiarato Thomas Rabe, “rappresenta una pietra miliare nella storia non solo di Random House, ma anche dell’intero Gruppo Bertelsmann, con i suoi centosettantasette anni di attività editoriale alle spalle. L’importanza di questa operazione per i nostri affari e per la risonanza culturale delle nostre pubblicazioni in tutto il mondo si può paragonare con accordi di tale portata quali l’acquisizione di Goldmann Verlag nel 1977, di un pacchetto azionario di Bantam Books nello stesso anno – il nostro primo investimento nel mercato statunitense –, di Doubleday nel 1986 e soprattutto di Random House nel 1998. Ciascuno di questi accordi era mirato ad accrescere il volume e la qualità della pubblicazioni del Gruppo, come farà la nuova compagnia.”

GLI OBIETTIVI STRATEGICI DI BERTELSMANN – Per Bertelsmann la fusione segna anche un significativo passo avanti verso l’attuazione dei quattro obiettivi strategici divenuti prioritari sotto Thomas Rabe: consolidamento dell’attività principale del gruppo, transizione al digitale, creazione di piattaforme e sviluppo di nuove aree di crescita. “La fusione tra Random House e Penguin in primo luogo rafforza l’attività editoriale libraria, uno dei nostri settori principali”, commenta Rabe a tal proposito. “In secondo luogo, accelera la trasformazione digitale su una più ampia scala. Terzo, consente di incrementare la nostra presenza in mercati attualmente in crescita, come Brasile, Cina e India.”

LA FUSIONE ACCRESCERÀ LE FORTUNE DI PENGUIN – “Penguin è una divisione di Pearson di successo, molto amata e rispettata”, ha dichiarato dal canto suo Marjorie Scardino. “Questa fusione con Random House – una compagnia che per cultura, standard e vocazione all’eccellenza in campo editoriale  è pari a Penguin – accrescerà le sue fortuna e le sue opportunità. Insieme, le due realtà editoriali saranno in grado di dividere gran parte dei costi, di investire di più negli autori e di rischiare maggiormente nella sperimentazione di nuove soluzioni nel mondo eccitante e in continua trasformazione del digitale.”

 

30 ottobre 2012

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