Sei qui: Home » Libri » Cracovia, la Città della Letteratura ”fondata” sui libri

Cracovia, la Città della Letteratura ”fondata” sui libri

Dopo tre anni di tentativi Cracovia ha ricevuto il titolo di “Città della Letteratura” Unesco. La decisione è stata comunicata il 21 ottobre 2013 al Sindaco di Cracovia Jacek Majchrowski. Per festeggiare la nomina dell’ Unesco a città della letteratura, un set di lettere giganti sono state collocate nella medievale piazza del mercato (Rynek), formando una scritta: “Cracovia, città della letteratura”...

Casa di due festival letterari, fiere del libro affollate e circoli letterari, Cracovia è la città dove le persone fanno la coda per la poesia

MILANO – Dopo tre anni di tentativi Cracovia ha ricevuto il titolo di “Città della Letteratura” Unesco. La decisione è stata comunicata il 21 ottobre 2013 al Sindaco di Cracovia Jacek Majchrowski. Per festeggiare la nomina dell’ Unesco a città della letteratura, un set di lettere giganti sono state collocate nella medievale piazza del mercato (Rynek), formando una scritta: “Cracovia, città della letteratura” in polacco (Miasto literatury). Per tutta la notte i cittadini hanno dimostrato il loro spirito creativo riarrangiando le lettere con dei loro messaggi.

LA MOTIVAZIONE – Cracovia vive e respira letteratura, e ha ben meritato questa nomina: ospite di due festival letterari internazionali all’anno, una fiera del libro e un numero imprecisato di letture di poesie pubbliche. Inoltre è casa dell’Istituto polacco del libro, una superba organizzazione pubblica che promuove la letteratura polacca sia in patria che all’estero, oltre che di diverse case editrici più o meno moderne. Ma anche i suoi cittadini hanno contribuito alla fama letteraria della città: tra di essi infatti troviamo alcuni premi Nobel per la letteratura, come i poeti Czeslaw Milsoz e Wislam Symborska, lo scrittore di fantascienza Stanislaw Lem e il satirico Slawmoir Mrozek. A Cracovia si pensa anche alla letteratura internazionale con il Conrad festival e il Milosz festival, rispettivamente ad ottobre e maggio, ai quali presenziano regolarmente autori da tutto il mondo, come Seamus Heaney, Orhan Pamuk, Robert Hass. La città ha numerosi luoghi ideali per eventi culturali ( teatri, musei, chiese medievali, sinagoghe restaurate, caffè suggestivi) tutti a pochi passi dal Rynek.

NON SOLO FESTIVAL – Non vi preoccupate se non passate per Cracovia durante uno di questi festival o fiere del libro, la città infatti riverbera poesia e letteratura per tutto l’anno. Basta entrare in uno dei caffè nelle piccole strade del Rybek, o in un pub del vecchio quartiere ebraico Kazimierez per vedere qualcuno che siede davanti ad un computer in procinto di scrivere una poesia o un racconto; se rimanete fino a sera potrete anche sentire lo scrittore leggere ad alta voce quello che ha composto durante il giorno.

TALKING DOG – Uno degli eventi più affascinanti è il mensile “Talking Dog” durante il quale scrittori e attori sono invitati a parlare di tutto quello che vogliono per cinque minuti; i minuti sono scanditi da cinque lampadine rosse che si spengono allo scadere del tempo. Un’edizione inglese del Talking Dog è stata lanciata il 21 novembre al Pikney Pies pub. Altro importante appuntamento è quello con il Piwinca Pod Branami cabaret, dove scienziati si mescolano con gli artisti, e così possiamo vedere l’eminente fisico e saggista Andrej Szczeklik suonare il pianoforte mentre lo storico Norman Davies suona il suo accordino e il filosofo Leszek Kolakowski canta arie da opere famose.

MOMENTI INDIMENTICABILI – Cracovia offre molti momenti indimenticabili: nel 1990, quando Czeslaw Milosz tornò a vivere a Cracovia dopo diversi anni di esilio, presenziò ad un incontro con altri diciotto poeti dall’est e dall’ovest, tra i quali Paul Muldoon, Tomas Transtormer, Tomas Venclova, K Williams e Natalia Gorbanevsakaya. Dopo diverse letture i poeti entrarono in un caffè e presero dei tavoli singoli per firmare autografi e chiaccherare con i lettori. Per lo stupore degli organizzatori si formò una coda molto lunga “perchè siete in coda?” chiedevano i passanti incuriositi “per i poeti” si sentivano rispondere, e si mettevano loro stessi in coda.

Greta Parigi

26 novembre 2013

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione Riservata