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Corrado Augias, ”L’Italia è un paese con al suo interno diverse contraddizioni”

DAL NOSTRO INVIATO A CUNEO - Il nostro paese lascia senza fiato. Per la sua bellezza, certo, ma anche per la sua irrisolvibilità. Si è parlato dell’Italia e le sue contraddizioni a Scrittorincittà nel corso dell'incontro ''Il paese dei segreti''. Protagonista Corrado Augias, autore del libro ''I segreti d’Italia. Storie,luoghi, personaggi nel romanzo di una nazione''...

Lo scrittore e giornalista è stato protagonista della prima giornata di Scrittorincittà, nel corso della quale ha reso omaggio a Giacomo Leopardi

 

CUNEO – Il nostro paese lascia senza fiato. Per la sua bellezza, certo, ma anche per la sua irrisolvibilità. Si è parlato dell’Italia e le sue contraddizioni a Scrittorincittà nel corso dell’incontro “Il paese dei segreti”. Protagonista Corrado Augias, autore del libro “I segreti d’Italia. Storie, luoghi, personaggi nel romanzo di una nazione” (Rizzoli 2012), il quale ha condotto il pubblico in una riflessione sulla storia collettiva dell’Italia, scadente in tanti contesti e ambiti storici ma costruita spesso da individui di grande valore. Questa caratteristica del nostro paese, che è come un Giano Bifronte, impedisce di darne un giudizio univoco e rende ambigua l’ottica verso noi Italiani.

 

DUALISMO ITALIANO – Augias ha portato numerosi esempi di questa duplicità del nostro paese: partendo dalla letteratura, con il confronto tra Il Piacere di D’Annunzio e Cuore di De Amicis dove i protagonisti rappresentano due modi di essere individuali, l’Italiano “perbene” e l’Italiano “permale” e poi proseguendo in un viaggio più di carattere geografico in città italiane la cui storia e vita sociale sono particolarmente efficaci nell’esprimere questa tipica ambiguità italiana.

 

CAPACITA’ DI REAGIRE NELLE DIFFICOLTA’– Non sono mancati cenni all’arte italiana, con un tuffo in particolare nei Giudizi Universali, veri esempi di educazione civica per la popolazione, e agli esempi che hanno fatto invece onore alla storia del nostro paese, come la Resistenza. A questo proposito Augias ha sottolineato come il fenomeno storico della Resistenza sia quello che ha reso possibile le virtuosissime esperienze vissute nel dopo-guerra a testimonianza di come, differentemente dalla mediocrità melodrammatica dei periodi apparentemente tranquilli, in epoche di emergenza la nostra nazione sappia invece reagire con straordinari esempi di coraggio e impegno civico e civile. Esemplare ha detto Augias, l’esempio della storia della costruzione dell’autostrada A1, storia che, tra l’altro verrà raccontata durante uno dei prossimi incontri di Scrittorincittà, sabato 17 alle ore 18.30 con Francesco Pinto, autore de La strada Dritta (Mondadori 2012)
 
ATTORE-NARRATORE – Augias è stato protagonista anche di “O patria mia… Leopardi e l’Italia”, l’ultimo appuntamento della giornata di scrittorincittà,  questa volta in veste di attore-narratore sul palco del Teatro Toselli. Lo scrittore è stato protagonista di uno spettacolo che si potrebbe anche definire una meravigliosa e avvincente lezione di letteratura e storia. Su una scena spoglia con una voce appassionata e calda, Augias ha raccontato al vita e le opere di Giacomo Leopardi, ripercorrendone la vita, leggendone le opere e recitandone le poesie. Così, seduto sulla sedia e con i fogli appoggiati su un piccolo tavolo, unica scenografia, con la penna in mano, lo scrittore si è trasformato in un professore, che spiegava poesie, narrava episodi storici trasformando la serata in una eccezionale riflessione su Giacomo Leopardi e il suo mondo, come se, per una sera, il Teatro, si fosse trasformato in una particolarissima aula ma anche in una macchina da presa rivolta al grande letterato di Recanati.

 

OMAGGIO A LEOPARDI – In particolare, Augias si è soffermato su alcune pagine delle Lettere e dei Discorsi ma anche dello Zibaldone, che letti oggi dimostrano la loro straordinaria freschezza e modernità. In questi testi moltissimi sono gli spunti di riflessioni e i temi di filosofia politica di stupefacente attualità, i quali hanno offerto allo scrittore l’occasione per proporre letture e interpretazioni, lucide, visionarie e talvolta anche ironiche, al nostro mondo contemporaneo. Ad accompagnarlo la voce femminile di Marta dalla Via e la musica della chitarra di Stefano Albarello, che ha incantato il pubblico con brani musicali del periodo storico di Leoardi, scelti secondo una trama assolutamente coerente con il tema dello spettacolo poiché frutto di una ricerca filologica e musicale molto approfondita.

 

15 novembre 2012

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