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Conversazione con Rossana Copler, autrice di Acqua

Rossana Copler, bergamasca, vive in Canada e ama viaggiare e scrivere.

 

Ciao, Rossana. I lettori di Libreriamo  saranno curiosi di sapere cosa fai dall’altra parte del mondo e poi com’è iniziata l’avventura di scrivere un libro e pubblicarlo.

Ciao, Lia, sono tanti anni ormai che non vivo più in Italia. Mi sono trasferita per la prima volta nel lontano 2002 in Malesia, dove ho vissuto per quattro anni. Nel 2006 mi sono spostata a Seattle (USA), dove sono rimasta per altri quattro anni; e poi Montreal e Kingston, sul lago Ontario, in Canada, dove attualmente vivo con mio marito e i miei due figli. Lavoro da sempre come rappresentante per due aziende italiane nel mondo della moda. La mia passione per la scrittura è maturata nel corso degli ultimi anni e purtroppo è iniziata nel peggiore dei modi. Ho cominciato a scrivere nel 2010 per fare compagnia alla mia migliore amica Paola, che viveva in Italia, lontana da me, e stava percorrendo il tragico cammino verso la morte a causa di una malattia letale. Questo progetto le era molto a cuore e quindi, nei mesi seguenti la sua morte, decisi di completare il manoscritto che le è dedicato. Acqua è stato per me lo strumento per lenire parte delle mie sofferenze.

 

L’amicizia tra due giovani donne, la costruzione della loro personalità, l’amore, la spiritualità, il viaggio non come spostamento da un luogo a un altro ma come ricerca di sé: questi i temi principali di Acqua. È stato laborioso il processo che ha portato alla stesura definitiva? E da quale spunto iniziale sei partita?

È stato molto lungo e faticoso, specialmente per l’argomento che mi toccava personalmente. Sono partita da un’esperienza, per poi fantasticare il contorno mantenendo saldi e precisi i concetti filosofici più cari e veri che intendevo sottolineare.

 

La cultura orientale fa parte della tua vita? Ne faceva parte anche prima che tu scrivessi Acqua?

Ho sempre amato la cultura orientale, fin da quando ero ragazzina. Leggevo molti libri che riguardavano il buddismo e, appena potevo, facevo un viaggio in Oriente. Aver vissuto quattro anni in Malesia è stato poi un completamento della visione spirituale che avevo solo superficialmente percepito prima di allora.

 

La ricerca dell’editore com’è stata? Spesso si tratta di una fase faticosa e in alcuni momenti frustrante; vuoi raccontare la tua esperienza?

Ho fatto una ricerca in Internet e ho seguito alcuni siti dove venivano evidenziate case editrici non a pagamento. Ho inviato il manoscritto a quelle più vicine al mio genere ma la delusione era dietro l’angolo; alla fine, tutte chiedevano soldi o l’acquisto di libri. Giovanelli Edizioni mi ha fatto una buona proposta e mi ha appoggiata in tutte le scelte per il completamento di Acqua.

 

Hai scritto Acqua in italiano o in inglese? Ho visto che circola una versione digitale in lingua inglese del tuo romanzo. Hai fatto promozione anche in Canada, le presentazioni, gli incontri in libreria? Ci sono differenze rilevanti nel modo in cui in Europa e nel continente americano il pubblico si accosta alla cultura?

Ho scritto Acqua in Italiano ma mi sono occupata direttamente della traduzione in inglese con l’aiuto di un editor. Acqua è in vendita sia in formato digitale che cartaceo in inglese, come in italiano attraverso Amazon. Non ho ancora fatto presentazioni, ma le farò presto. Non ho notato differenze considerevoli, forse l’approccio è più legato al mercato e all’informazione digitale.

 

Cosa ama leggere Rossana Copler? Qual è l’ultimo libro che hai letto?

Adoro leggere Oscar Wilde e tutti i classici. L’ultimo libro che ho letto è stato La donna giusta di Marai, splendido libro!

 

Stai scrivendo un altro romanzo? Senza anticipare nulla, puoi almeno indicare il genere?

Sì, sto scrivendo un secondo romanzo che parlerà dei sogni notturni e dell’esperienza singolare che ho vissuto nella realtà, in connessione con i sogni stessi.

 

Grazie, Rossana, per il tuo tempo e le tue risposte.

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