Contromano: 8 libri da leggere che deviano dal solito percorso

23 Giugno 2025

Scopri 8 romanzi fuori dagli schemi, tra gialli anomali, racconti visionari e storie che sfuggono ai binari consueti. Per chi ama leggere contromano e farsi sorprendere.

Contromano. 8 libri da leggere che deviano dal solito percorso

Ci sono libri che seguono una via tracciata, e altri che scelgono deviazioni impreviste, spesso rischiose, sempre affascinanti. In un panorama editoriale saturo di trame ricorrenti, colpi di scena standardizzati e personaggi prefabbricati, alcuni romanzi vanno contromano. Non si accontentano di accompagnarci lungo un sentiero già battuto, ma ci sfidano a perderci.

Otto libri che vanno contromano

Spiazzano con strutture insolite, temi inaspettati, atmosfere non catalogabili. Sono libri che lasciano il lettore disorientato e vivo. Ecco una selezione di otto romanzi che sfuggono alle regole del gioco – perfetti per chi cerca un’esperienza letteraria non convenzionale. Per chi è stufo delle trame scontate e cerca letture fuori rotta, sorprendenti, imprevedibili.

La casa delle belle addormentate” di Kawabata Yasunari

Un romanzo breve ma densissimo, sospeso tra eros e morte, sogno e solitudine. Kawabata racconta la storia di un uomo anziano che frequenta una misteriosa casa dove uomini come lui possono dormire accanto a giovani ragazze addormentate, senza svegliarle, senza toccarle.

Un libro disturbante e poetico, in cui la sensualità si carica di malinconia e il tempo si contrae in una lunga notte d’attesa. Un’esplorazione del desiderio che rifiuta qualsiasi schema narrativo convenzionale.

 

Mi limitavo ad amare te” di Rosella Postorino

Sullo sfondo della guerra in Bosnia, tre ragazzi vengono evacuati da Sarajevo e accolti in un centro di accoglienza in Italia.

Rosella Postorino racconta la perdita dell’innocenza con una scrittura intensa, piena di silenzi e struggimenti. Ma ciò che rende questo romanzo fuori dagli schemi è il suo sguardo sul trauma, che non cerca mai la semplificazione né la catarsi.

È una storia che brucia lentamente, lasciando spazio alla vulnerabilità e alla complessità della sopravvivenza.

 

L’anomalia” di Hervé Le Tellier

Un aereo atterra due volte, con gli stessi passeggeri, a mesi di distanza. Da questo evento impossibile si apre una riflessione collettiva su identità, realtà e possibilità.

“L’anomalia” è molte cose insieme: thriller, romanzo filosofico, satira della società contemporanea, esperimento narrativo. Le Tellier, membro dell’Oulipo, gioca con le forme letterarie e ci offre un’opera poliedrica, che sfida le aspettative e pone interrogativi vertiginosi sul nostro tempo.

 

Vita e opinioni di Tristam Shandy” di Lawrence Sterne

Uno dei romanzi più radicali della letteratura, scritto nel XVIII secolo ma ancora oggi più avanguardistico di molti testi contemporanei.

Lawrence Sterne costruisce una narrazione labirintica, fatta di digressioni, interruzioni, pagine bianche, ironia metanarrativa.

Tristram, il narratore, inizia a raccontare la sua vita ma si perde continuamente: il risultato è un romanzo che smonta la narrazione stessa. Un esercizio di libertà assoluta, che ancora oggi sorprende per audacia e freschezza.

 

La verità sul caso Harry Quebert” di Joël Dicker

Dicker prende il genere del thriller letterario e lo ribalta, mescolando mistero, riflessione sulla scrittura e costruzione del successo. Il giovane scrittore Marcus Goldman indaga su un caso irrisolto che coinvolge il suo mentore, il celebre Harry Quebert.

La verità si frammenta tra livelli temporali e finzioni narrative, portando il lettore in un labirinto di rivelazioni. Un romanzo pieno di colpi di scena, ma anche una critica sottile al mondo editoriale e alla fame di scandali.

 

La bastarda della Carolina” di Dorothy Allison

Un racconto crudo e indimenticabile di violenza domestica, povertà e identità. Allison non offre redenzione né finali consolatori, ma una voce potente e autentica, che sa trasformare la vergogna in coraggio.

La protagonista, Bone, è un personaggio femminile che resta nella memoria: non perché si salva, ma perché resiste. Il romanzo attraversa territori che spesso la narrativa evita, con una lucidità feroce e commovente.

 

La vegetariana” di Han Kang

Un gesto semplice – smettere di mangiare carne – diventa il detonatore di una trasformazione radicale.

Han Kang, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura, esplora il rifiuto del corpo, la ribellione muta, la disintegrazione della soggettività attraverso una narrazione frammentata e profondamente sensoriale.

Tre voci diverse raccontano la protagonista, disegnando un ritratto disturbante e poetico della dissoluzione individuale.

Un romanzo che va letto con tutti i sensi, perché è lì che agisce: sotto la pelle.

 

Le case del malcontento” di Sacha Naspini

Un paese toscano fittizio, un coro di voci taglienti e un intreccio che mescola noir, denuncia sociale e tragedia greca.

Sacha Naspini costruisce una narrazione corale dove ogni capitolo illumina un personaggio, un angolo nascosto, una verità rimossa. È un romanzo che racconta il rancore come forza che modella luoghi e destini, con uno stile incalzante e cinematografico. Perfetto per chi cerca storie che rompono il silenzio.

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