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Compiti delle vacanze, ecco perché i libri da leggere per la scuola non si trovano in biblioteca

Sulle letture assegnate per le vacanze ai ragazzi non c'è coordinazione tra le scuole e le biblioteche, che spesso non sono in grado di fornire velocemente agli studenti quei libri che dovrebbero leggere come compito per l'estate. Perché? Rita Meade, bibliotecaria presso una biblioteca pubblica di Brooklyn, a New York, spiega quali sono le ragioni di questo deficit...
Un articolo del magazine statunitense Book Riot, dedicato ai libri e alla lettura, spiega le ragioni per cui i bibliotecari non sono in grado di far fronte rapidamente alle richieste di libri per le vacanze fatte dai ragazzi 
MILANO – Sulle letture assegnate per le vacanze ai ragazzi non c’è coordinazione tra le scuole e le biblioteche, che spesso non sono in grado di fornire velocemente agli studenti quei libri che dovrebbero leggere come compito per l’estate. Perché? Rita Meade, bibliotecaria presso una biblioteca pubblica di Brooklyn, a New York, spiega quali sono le ragioni di questo deficit del servizio educativo in un articolo apparso su Book Riot, magazine statunitense online dedicato ai libri, alla lettura e alle curiosità letterarie. 
IL TORMENTONE ESTIVO DEL BIBLIOTECARIO – Per Rita Meade, il vero tormentone estivo del bibliotecario è proprio il terrore della lista di letture estive assegnate ai ragazzi a scuola. Un ragazzino entra in biblioteca con un foglio di carta fotocopiato tra le mani, su cui sono appuntati i titoli dei libri che dovrà leggere entro l’inizio della suola. Tutto quello che vuole è cavarsela il più velocemente possibile, per iniziare e soprattutto terminare quanto prima i suoi compiti e godersi il resto delle vacanze. E invece ecco che il bibliotecario è costretto a deluderlo, a rispondergli che in biblioteca non c’è nessuno dei libri da lui richiesti, che bisognerà attendere settimane perché arrivino.
LE RAGIONI DI UN MALFUNZIONAMENTO – Tale deficit del servizio è generalmente dovuto a due ragioni. In primo luogo, la rete bibliotecaria non ha copie sufficienti per coprire una domanda troppo elevata. E questo sia perché gli insegnanti non si preoccupano di consultare i bibliotecari prima di assegnare i compiti delle vacanze, accordandosi per tempo con loro affinché possano rifornirsi di quei titoli, sia perché spesso le biblioteche non hanno il budget necessario per rifornire adeguatamente il loro catalogo. In secondo luogo, spesso i libri assegnati sono fuori stampa da anni e non c’è modo di reperirli. Gli insegnanti troppo spesso scelgono i soliti vecchi titoli: per loro è più semplice e rassicurante – sanno infatti di affidarsi a buoni libri senza dover cercare tra le tante, a volte troppe, novità letterarie.
ERRORI GROSSOLANI – C’è poi un altro controverso problema riguardante queste famose liste di letture estive. Spesso infatti contengono diversi errori, i titoli o i nomi degli autori sono scritti sbagliati, sicché bambini, ragazzi e bibliotecari devono perdere tempo a cercare di risalire alla versione corretta. Un articolo pubblicato di recente sul quotidiano americano Newsday segnala alcuni tra i più colossali errori presenti in una lista di letture estive assegnata alla scuola pubblica superiore di Hempstead, nello Stato di New York. Tra i libri da leggere c’era “The Great Gypsy” di Francis Scott Fitzgerald – in italiano suonerebbe “Il grande zingaro”: una versione meno nota del più famoso capolavoro dello scrittore, “Il grande Gatsby”? Emily Brontë poi era indicata come Emily Bonte, George Orwell diventava George Ornell, l’autobiografia della poetessa americana Maya Angelou – di cui abbiamo parlato in un nostro recente articolo – veniva titolata “I Know Why Caged Birds Sing” anziché “I Know Why The Caged Bird Sings” e il romanzo del 2002 di Alice Sebold, “The Lovely Bones”, era indicato come “The Lovely Bone”. Un bollettino di guerra insomma. E se certi errori possono anche destare ilarità tanto sono grossolani, in alcuni casi scrivere sbagliato un titolo o un autore, magari non noti a tutto il grande pubblico, può far sì che dalla ricerca nel sistema della rete bibliotecaria il libro non risulti presente, quando invece è lì sugli scaffali a prender polvere.
UNA QUESTIONE DI PREPARAZIONE – Il problema, sottolinea Rita Meade nel suo articolo, non riguarda certo soltanto la scuola di Hempstead, sebbene questa sia stata presa un po’ come capro espiatorio. Fortunatamente, scrive lei, i bibliotecari sono professionalmente preparati e sanno venire in aiuto ai ragazzi per risolvere questo genere di problemi – e qui viene da risollevare la questione da noi tante volte posta sulla preparazione dei nostri bibliotecari in Italia, sulla necessità di stanziare risorse per le biblioteche e la formazione del personale in queste impiegato. Poi, certo, sarebbe auspicabile alzare anche lo standard di preparazione dei professori. 
PROFESSORI DISATTENTI PERCHÉ OBERATI DI COMPITI – Ma il punto su cui Rita Meade richiama l’attenzione, e su cui vale la pena soffermarsi perché gli istituti italiani condividono lo stesso problema, è il fatto che le scuole non hanno un’amministrazione stabile, come sottolinea l’articolo di Newsday. Errori come quelli che si riscontrano nelle liste dei libri assegnati per la vacanze non sono indicativi di un più ampio problema riguardante il sistema educativo? Con la quantità sempre crescente di compiti burocratici affidati agli insegnanti, scrivere la lista dei libri per l’estate può essere messo effettivamente al primo posto? Non è che sovraccaricando gli insegnanti di incarichi che non hanno a che fare direttamente con l’educazione dei ragazzi alla fine si danneggia proprio la cura da questi riposta nel svolgere quello che dovrebbe essere il loro incarico principale? Le scuole hanno subito tagli e riduzioni del personale, e la mentalità di “fare lo stesso con meno”, o addirittura “fare di più con meno”, ha un rovescio della medaglia. Nel caos di cose da fare, i professori non hanno tempo o non pensano neppure a chiedere ai bibliotecari della loro città o del loro quartiere, con cui dovrebbero lavorare a stretto contatto, un consiglio su quali letture assegnare durante le vacanze estive. Non si preoccupano di stilare una lista corretta di libri, per facilitare il compito della ricerca. Insomma, gli inconvenienti in cui si incappa riguardo all’argomento “libri per le vacanze” sono sintomi di un problema strutturale. Ed è una questione su cui i nostri organi di governo dovrebbero una volta per tutte soffermarsi a riflettere, se non si vuole che ignoranza e grossolaneria prendano il sopravvento.
30 luglio 2013
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