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Come trovare la felicità, esce oggi in libreria il nuovo libro di Alessandro D’Avenia

Nella sua ultima fatica, "L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita", Alessandro D'Avenia racconta il suo personale metodo per la felicità

MILANO – Secondo Cechov, la felicità è una ricompensa che giunge a chi non l’ha cercata. Per Tolstoj, invece, per essere felice, occorre una cosa sola: amare, e amare con sacrificio di sé. I russi, come i cinesi, gli argentini e gli svedesi, così come tutte le persone di tutti i luoghi e di tutti i tempi, hanno una sola cosa in mente: trovare il modo di essere felici. E’ un dilemma a cui trovare soluzione risulta quanto mai difficile. Mai ci saremmo aspettati che la via per la felicità potesse indicarcela il poeta che è passato alla storia per il suo pessimismo universale, Giacomo Leopardi. Noi non ce lo saremmo aspettati però Alessandro D’Avenia ha trovato la sua via proprio grazie al poeta di Recanati.

L’ARTE DI ESSERE FRAGILI – Nella sua ultima fatica, “L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita“, Alessandro D’Avenia racconta il suo personale metodo per la felicità, scoperto grazie all’incontro con Giacomo Leopardi. D’Avenia in questo nuovo libro riesce a far fruttare la sua esperienza di professore, l’esercizio di scrittore, la passione del lettore e la fragilità dell’essere umano. Sì, perché essere fragile è legittimo e naturale, nonostante l’epoca in cui viviamo ci voglia tutti perfetti. 

LA VIA DI LEOPARDI – Proprio mentre si spacca per il terremoto l’ermo colle cantato nell'”Infinito”, Alessandro D’Avenia ci mostra un Leopardi affamato di vita, capace di difendere il sogno della sua vita: quello di fare poesia. Ed è proprio grazie a queste poesie che l’autore di “Bianca come il latte, rossa come il sangue” cerca di rispondere agli eterni interrogativi che ci cominciamo a porre durante l’adolescenza: “Esiste un metodo per la felicità duratura? Si può imparare il faticoso mestiere di vivere giorno per giorno in modo da farne addirittura un’arte della gioia quotidiana?”. Queste domande cruciali se le pongono tutti i ragazzi d’Italia, alla ricerca di se stessi e di un senso profondo del vivere. Domande che in fondo sono le stesse che si sono posti Saffo e il pastore errante, Cristoforo Colombo e l’Islandese. Non ci sono soluzioni, questo è certo, ma continuare a interrogarsi può aiutarci nel tentativo di seguire la nostra strada.

DALL’ADOLESCENZA ALLA MATURITA’ – Ma non è rivolto solo ai giovani, questo fitto dialogo. Perché dalle inquietudini dell’adolescenza, i due (D’Avenia e Leopardi) parlano delle prove che ci mette di fronte il passaggio all’età adulta, il momento in cui ogni aspirazione si trova a dover fare i conti con la realtà, fino alle ultime tappe prima del traguardo. Saremo capaci di essere fedeli a noi stessi, sapremo finalmente accettare debolezze e fragilità. La vita si può riparare, dobbiamo solo imparare a farlo.

 

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