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Come scrivere un libro, ecco i segreti per trovare la giusta ispirazione

Quante volte ti sei detto: “Io sono uno scrittore. Io so scrivere, devo scrivere e sono pronto a dimostrarlo al mondo”? Ecco, e poi quante volte ti sei messo davanti a una tastiera (o a un quaderno, per i più nostalgici old school) e un vuoto pneumatico...

Per scrivere serve un’ispirazione e qualcosa da voler dire o raccontare. Chiunque abbia mai provato a scrivere un libro conosce la difficoltà nel trovare uno spunto. La soluzione è una soltanto

 
MILANO – Quante volte ti sei detto: “Io sono uno scrittore. Io so scrivere, devo scrivere e sono pronto a dimostrarlo al mondo”? Ecco, e poi quante volte ti sei messo davanti a una tastiera (o a un quaderno, per i più nostalgici old school) e un vuoto pneumatico ha preso possesso della tua mente? All’improvviso, quando dovresti essere lì lì per scaricare sulla pagina tutto il tuo talento creativo, ti rendi conto che non hai niente da dire. Magari avresti voluto scrivere anche tu la biografia del cecchino più letale della storia americana. Però pensi: “Capirai che fatica per lui, lo è stato davvero il cecchino più letale, ha solo dovuto raccontare quello che gli è capitato”. O magari vorresti scrivere un impareggiabile romanzo di avventura ambientato nei posti più esotici del pianeta. Ma se tu in quei posti non ci sei mai stato, come potresti mai parlarne? Non temere, una soluzione per stimolare la vostra ispirazione esiste. E non sarete nemmeno costretti a viaggiare (però vi consigliamo di farlo!) né a diventare degli infallibili cecchini.

 
IL FOLLE CHE SI LESSE UN’ENCICLOPEDIA – Sapete chi è Arnold Stephen Jacobs Jr.? È presto detto. Costui è un giornalista e autore americano che ha trovato un modo brillante (oltre che un pochettino impegnativo) per superare il suo blocco di narratore. Nel 2003 infatti Jacobs ha trascorso un anno intero assorto in un’impresa titanica: la lettura – da cima a fondo – delle 33.000 pagine (42 milioni d parole, 32 volumi) dell’edizione del 2002 dell’Enciclopedia Britannica. Perché dedicarsi a una pazzia del genere? L’obiettivo dichiarato di A.J. Jacobs era quello di diventare, se non la persona più intelligente del mondo, perlomeno quella più preparata. Grazie a questo epico impegno Jacobs è entrato in possesso di una moltitudine di informazioni riguardanti le più impensabili sfere del sapere. Questo nozionismo non è stato certo né sterile né fine a se stesso. Venire a conoscere delle curiosità rare e stimolanti è stato fondamentale per la sua carriera di scrittore.

 
COME SALGARI – Ora, non si può certo pretendere da te lo stesso quasi insormontabile impegno (o meglio, se tu vuoi cimentarti nella stessa impresa, noi non abbiamo nulla da ridire), però la soluzione che ci sentiamo di proporre è la seguente: leggere, leggere e ancora leggere. Solo così infatti potrai approfondire le tue conoscenze, imparare nuove cose, ricevere nuovi stimoli e trovare la giusta ispirazione. Anche senza avere una vita incredibile, anche senza viaggiare in tutto il mondo, è pur sempre possibile trovare storie interessanti da raccontare. Occorre solo fantasia, creatività, applicazione e, soprattutto, informazioni. Per fare un esempio letterario, è risaputo come Emilio Salgari abbia scritto dei formidabili romanzi di avventura ambientati in location esotiche che tuttavia non conobbe mai in prima persona. Lo scrittore era bravissimo nel reperire fonti: in un’epoca in cui le comunicazioni erano limitate, Salgari raccoglieva libri, notizie, appunti di viaggio. Nei suoi racconti ha parlato della rivolta dei Boxer in Cina, del Chrystal Palace a Londra per l’Esposizione Internazionale, del Canale di Panama. Tu hai a disposizione moli di informazioni infinitamente superiori. Sei proprio sicuro di non riuscire a trovare neanche uno spunto che ti piacerebbe approfondire? Sii curioso, informati, dissetati della conoscenza profonda di ciò che più ti appassione, oppure buttati a capofitto in qualcosa di cui invece non sai niente ma che ti attira. E se qualche stranezza o rarità è in grado di colpire la tua curiosità, perché non potrebbe fare altrettanto con quella di qualcuno simile a te, che magari vedendo il tuo ipotetico libro sulle capacità di socializzazione dei bradipi, non resisterebbe all’impulso di sfogliarlo?

 
Leggete, gente, e meditate. E poi leggete ancora. L’unica cura per scrivere, paradossalmente, è leggere.

 

 

 
4 febbraio 2015

 
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